“L’aerospazio è un settore in continua espansione e l’Italia si sta confermando sempre più un paese leader in questo campo. La Basilicata sta svolgendo il suo ruolo da protagonista in quello che sta diventando un forte elemento di traino nel mondo della ricerca, della formazione, dello sviluppo tecnologico e del tessuto imprenditoriale. La presenza dell’Agenzia Spaziale italiana a Matera, il polo di ricerca dell’Università degli Studi della Basilicata, l’area di ricerca del Cnr di Potenza, gli insediamenti industriali di grandi players internazionali, la rete di PMI che hanno maturato esperienza nell’aerospazio, hanno proiettato la nostra regione nel più ampio scenario europeo”. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, che ha preso parte questa mattina all’evento organizzato dal Cluster lucano dell’Aerospazio – CLAS ETS – per celebrare il decennale del CTNA in cui si è affrontato il tema delle nuove frontiere dell’aerospazio e delle nuove formule dell’innovazione tra competenze locali e mercato globale”.
Il convegno, svoltosi nell’area di ricerca del CNR di Tito, anche sede del CLAS, è stato aperto da Antonio Colangelo, Presidente del CLAS, cui sono seguiti gli interventi di Gelsomina Pappalardo, Direttore del CNR/IMAA, Cristina Leone, Presidente del CTNA, Massimo Comparini, Ceo di TASI (Thales Alenia Space Italia), Maurizio Madiai, Coordinatore del Settore Aerospazio AIAD, e Ignazio Marcello Mancini, Rettore dell’Università degli Studi della Basilicata. Tra le personalità del mondo accademico e scientifico presenti, hanno preso parte anche gli studenti del Liceo classico “Q. O. Flacco” di Potenza giunti secondi alle Olimpiadi nazionali dello spazio.
“Per comprendere meglio i cambiamenti climatici e mitigarne gli effetti sempre più preoccupanti – ha proseguito il presidente Bardi – , si sta potenziando l’attività di ricerca e migliorando l’uso della tecnologia satellitare in grado di monitorare il territorio. Al contempo si stanno attuando tutte quelle azioni utili a favorire l’incontro tra gli enti di ricerca e le imprese lucane al fine di produrre servizi innovativi e ridurre le anomalie che possono essere la causa di terremoti, frane e altre calamità. Il Cluster Lucano dell’Aerospazio, parte del cluster nazionale del sistema aerospaziale, rappresenta oggi uno dei gruppi più qualificati d’Europa insieme ai suoi ricercatori, ai suoi talenti e alle imprese lucane. L’Aerospazio è inoltre una priorità della Smart Specialization Strategy (S3) della Regione Basilicata e lo sarà anche in futuro.
Mi piace ricordare che dal 2019 ho l’onore di essere il Vice Presidente della Rete Europea Nereus, la Rete europea delle regioni utilizzatrici di tecnologie spaziali, che la Regione e i suoi operatori dello spazio hanno contribuito a creare, dopo la firma della carta politica a Tolosa. La rete opera da oltre 12 anni per promuovere in Europa il settore delle tecnologie spaziali, per portare la dimensione regionale all’interno del dibattito politico europeo sullo spazio e per favorire la cooperazione fra gli operatori regionali del settore aerospazio. Nel corso di questi anni, la Regione Basilicata ha sempre giocato un ruolo attivo all’interno del Consiglio di Amministrazione della rete e con gli stakeholder lucani ha contribuito allo sviluppo della rete guidando alcuni gruppi di lavoro, dando contributi sostanziali alla preparazione di documenti strategici, organizzando eventi e workshop regionali ed europei e partecipando a progetti europei con i nostri centri di ricerca, il cluster regionale e l’università.
Dalla nascita di Nereus ad oggi le infrastrutture spaziali europee sono cresciute molto, inaugurando una nuova era di grande e gratuita disponibilità di dati di elevatissima qualità sui quali sarà possibile sviluppare nuove e più efficaci applicazioni al servizio della società. La piattaforma europea ha inoltre lo scopo di facilitare il dialogo e la collaborazione fra le regioni e i loro principali stakeholder del settore spazio, a tal fine si intensificherà il suo dialogo politico con gli attori istituzionali più rilevanti, come il Parlamento Europeo, la Commissione Europea e le sue agenzie, il Comitato delle Regioni e l’Agenzia Spaziale Europea.
Colgo l’occasione – ha sottolineato il Presidente della Regione Basilicata – per informarvi che il prossimo 2 Giugno parteciperò, insieme al Presidente di Nereus, Thierry Cotelle, ad altri membri del CDA della rete e ad alcuni rappresentanti dei cluster regionali dello spazio europei, al Regional Symposium organizzato da Nereus, dall’Agenzia Spaziale Europea e dalla Regione Vallonia presso l’ESA ESEC di Redu in Belgio e al Networking Event presso l’Ambasciata Polacca a Bruxelles. Nel primo evento si discuterà su come costruire uno sviluppo regionale armonioso basato sulle risorse spaziali e su come favorire l’adozione di applicazioni spaziali da parte delle autorità regionali. Nel secondo evento ci sarà un’introduzione del Presidente Ortyl, della Regione polacca Podkarpackie, dell’ESA e dell’Agenzia Spaziale Polacca e seguirà un evento di networking rivolto a imprese, cluster e associazioni europee dello spazio.
È allo studio un’iniziativa simile da realizzare entro il 2023 presso la sede dell’Agenzia Spaziale Europea a Frascati a cui dovrebbero partecipare i Presidenti delle regioni Nereus e una delegazione dei cluster regionali. Inoltre, con un consorzio di regioni europee di cui dovrebbe far parte anche la Basilicata – attraverso Sviluppo Basilicata e stakeholder locali – la rete Nereus sta preparando un progetto Interreg Europe da candidare nella prossima call che dovrebbe essere coordinato dalla Regione Veneto. Il progetto ha l’obiettivo di migliorare le infrastrutture di dati spaziali come quadro per l’elaborazione delle politiche regionali. L’infrastruttura di dati spaziali (SDI) è definita come un quadro di politiche, accordi istituzionali, tecnologie, dati e persone che consentono la condivisione e l’uso efficace delle informazioni geografiche standardizzando formati e protocolli per l’accesso e l’interoperabilità come stabilito dalla direttiva europea INSPIRE. In questa proposta la Basilicata, con il supporto del Prof. Tramutoli di Unibas, si dovrebbe occupare della parte relativa alla formazione e al capacity building dei funzionari delle regioni europee che aderiscono all’iniziativa.
Nereus sta anche ultimando l’implementazione del progetto eo4geo che mira a colmare il divario tra gli sviluppi tecnologici e le competenze specifiche per le persone che sono in grado di guidare e supportare il cambiamento nei settori spaziali/geospaziali.
Il prossimo 20 maggio si terrà l’assemblea generale di Nereus nel corso della quale è previsto un interessante intervento di Benoit De Vrieze (Open Innovation di Verhaert Masters In Innovation) che parlerà del programma UE “Cassini Hackathons & Mentoring”.
Nereus, in collaborazione con la rete Eurisy, sta inoltre organizzando una serie di webinar europei sul tema “Applicazioni spaziali per il monitoraggio delle infrastrutture critiche” con la partecipazione di alcuni funzionari della CE, che presenteranno le call del programma Horizon Europe sulla transizione digitale e ecologica nel settore delle costruzioni, e la rete d’impresa Mille infrastrutture coordinata dai distretti tecnologici TERN per la Basilicata e SIIT per la Liguria, che presenterà il progetto “Mille infrastrutture”.
Alla luce di quanto espresso, – ha concluso Bardi – posso affermare senza ombra di dubbio che il settore dell’aerospazio rappresenta il fiore all’occhiello della Basilicata. Colgo l’occasione per formulare le più sincere congratulazioni alle eccellenze lucane che operano in questo comparto e agli studenti del Liceo classico “Q. O. Flacco” di Potenza per l’importante risultato conseguito alle Olimpiadi nazionali dello spazio. A loro affidiamo le redini di questo nostro impegno che guarda al futuro.”