“A prescindere dalla matrice che ha determinato il tragico attentato a Brindisi, dobbiamo rispondere con determinazione allo sgomento che questo evento ha determinato nel Paese e nella nostra comunità”. Lo ha detto il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, intervenendo all’incontro svoltosi stamani in municipio con i presidi delle scuole materane, rappresentanti dell’Ufficio scolastico regionale, delle organizzazioni sindacali, della Prefettura, della Questura e di alcune associazioni al fine di organizzare per il 23 maggio, in occasione dei 20 anni dalla strage di Capaci, una grande manifestazione contro la violenza, contro le mafie, contro il terrorismo. Alla riunione hanno partecipato anche gli assessori comunali Antonio Giordano e Sergio Cappella e il comandante della Polizia locale, Domenico Calia.
“Anche l’ipotesi di un gesto folle isolato, non ci tranquillizza. E’ necessario un presidio civile per respingere con la massima fermezza e determinazione questi gesti anche legandoci al difficile momento economico che il Paese sta vivendo. Non dovrà essere una manifestazione di protesta, ma una straordinaria occasione per rifiutare la barbarie in cui il nostro Paese rischia nuovamente di precipitare. Il tema delle bombe in Italia è evocativo e richiama anni difficili, a prescindere dalla matrice”.
Tutti i presenti hanno convenuto sulla necessità di organizzare la manifestazione al di fuori dell’orario scolastico. “Dobbiamo cacciare la paura che si è determinata. E lo possiamo fare solo continuando ad andare a scuola. Dobbiamo stare tutti accanto agli studenti perché devono avvertire che la società sta dalla loro”, è stato detto durante l’incontro.
Inoltre, è stata ribadita la necessità di non compromettere la festa degli studenti in programma nei giorni 24, 25 e 26 giugno perché può rappresentare la giusta occasione per approfondire i temi della sicurezza e del dialogo.
Si è deciso, pertanto, di organizzare per il 23 maggio, alle ore 18.30, una fiaccolata in piazza Vittorio Veneto dove verrà allestito un palco per gli interventi del sindaco di Matera, degli insegnanti e degli studenti. Al termine previsto un breve concerto dei cori materani.
Intanto, nella serata odierna il prefetto di Matera, Luigi Pizzi, ha convocato d’urgenza una riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica al fine di rafforzare la sicurezza nelle aree vicino gli istituti scolastici.
La lettera inviata dal sindaco Adduce alle scuole della città di Matera
Caro preside, cari insegnanti, cariragazzi,
l’esplosione della bomba davanti alla scuola di Brindisi che è costatalavifa a Melissa Bassi e ha
provocato il ferimento di altre cinque studentesse ci riempie di orrore e sgomento.
Non importa la matrice del tragico affentato: dobbiamo rispondere con determinazione e piena
consapevolezza sapendo che questo episodio riguarda ciascuno di noi e I’intera comunità.
Persino I’ipotesi di un folle gesto isolato non ci tranquillizza.
E’ necessario un presidio civile per respingere con la massima fermezza questi atti di violenza
efferata.
Dobbiamo scacciare la paura e lo sgomento. Dobbiamo continuare a vivere normalmente, ognuno svolgendo le proprie attività. Voi continuando ad andare a scuola.
Al tempo stesso tutti, e voi in primo luogo, dobbiamo fare sentire la nostra voce.
Per questo ieri mattina ci siamo incontrati in Municipio con i Dirigenti scolastici, i rappresentanti della Consulta degli studenti, dei Sindacati dei lavoratori e le forze dell’ordine e abbiamo deciso di organizzare una manifestazione contro la violenza. contro le mafie, contro il terrorismo.
Mercoledì 23 maggio, alle ore 18.30, ci incontriamo tutti per una fiaccolata in piazza
Vittorio Veneto a Matera, in occasione dei 20 anni dalla strage di Capaci dove persero la vita
Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, a cui è intitolata la scuola di Brindisi, e la scorta, trucidati dalle bombe mafiose.
Sarà una occasione straordinaria per dire no alla barbarie ed impedire una nuova spirale di terrore.
Le bombe sono un attentato al vostro futuro, cari studenti. Saremo tutti accanto a voi perché awertiate che la società sta dalla vostra parte e quindi dalla parte del futuro.
Parlerete inpiazza, studenti e insegnanti, sostenuti dai rappresenti delle istituzioni democratiche.
Vi invito, pertanto, apartecipare numerosi a questa importante iniziativa.
Un caro saluto.
Salvatore Adduce, sindaco di Matera
Antezza Annunziata Consigliere comunale PD e Presidente della Commissione Consiliare Permanente Politiche Sociali del Comune di Matera: “Coesione per la tutela dei diritti e della sicurezza delle giovani generazioni”
L’attentato di Brindisi ha destato profondo sgomento in tutto il Paese.
Il gesto efferato che ha ucciso e colpito studenti inermi è tanto più odioso perché commesso davanti ad una scuola, nel luogo simbolo della struttura portante della civiltà, della speranza nel futuro per tanti giovani, in quel particolare spazio del vivere sociale nel quale i nostri ragazzi hanno il diritto di sentirsi più al sicuro che altrove.
Ora è il momento in cui la coesione del Paese, in tutte le sue articolazioni democratiche, sociali ed istituzionali, deve essere il baluardo per respingere con forza e determinazione i vili attentatati alla convivenza civile, per lottare tutti uniti contro la mafia, il terrorismo e tutte le forme di criminalità.
Il momento di particolare difficoltà che sta attraversando la nostra Italia, non deve costituire il terreno di coltura per dissennati attacchi contro lo Stato, immolando la vita di tanti innocenti.
Per questo, invito tutti a partecipare alla manifestazione organizzata dal Comune di Matera che si terrà domani, 23 maggio, in Piazza Vittorio Veneto, in occasione della celebrazione dei 20 anni dalla strage mafiosa di Capaci.
Lorenzo Creanza: “La strage di Brindisi nell’anniversario di Falcone e Borsellino”
L’anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie e gli agenti di scorta quest’anno è stata turbata con l’attentato di un ordigno fatto esplodere davanti alla scuola professionale di Brindisi intitolata proprio al giudice Falcone ed a sua moglie. L’esplosione dell’ordigno ha provocato la morte di Melissa, una giovane studentessa di Mesagne, mentre la sua compagna versa ancora oggi in gravissime condizioni presso l’Ospedale di Brindisi. Diversi sono stati i giovani studenti feriti materialmente dall’esplosione, mentre altri sono stati feriti moralmente e psicologicamente.
Il barbaro attentato terroristico e criminale avvenuto alla scuola di Brindisi, simbolo dell’innocenza e della cultura, fa rivivere i momenti tragici di Palermo con le stragi di Capaci e via D’Amelio, in cui persero la vita Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e gli Agenti delle loro scorte.
A quell’atto criminale bisogna rispondere e reagire con decisione, le tentazioni di violenza e le provocazioni terroristiche vanno stroncate sul nascere; l’escalation di violenza che sta colpendo il nostro Paese ed ora il nostro Mezzogiorno, già contrassegnato da una crisi economica e lavorativa che colpisce le famiglie monoreddito ed i tanti giovani disoccupati sta colpendo le coscienze dei cittadini.
Bene hanno fatto i presidi brindisini a far sì che il giorno dopo la strage tutti, studenti e professori, riflettessero sulla legalità e condannassero la criminalità.
Tutti abbiamo il dovere di trovare la massima coesione e promuovere quelle culture sane della società civile, l’associativismo, le forze sociali e sindacali per ricordare le stragi di Capaci e di via D’Amelio e condannare con iniziative pubbliche ogni atto criminale, e dopo l’attentato di Genova al direttore dell’Ansaldo, ora è toccato alla scuola di Brindisi, chi sarà il prossimo obiettivo di un folle criminale o di una organizzazione criminale che vuole attentare a chi? Forse ancora allo Stato?
E’ giunto il momento di unirsi nella solidarietà commemorare i giudici Falcone e Borsellino, gli agenti di scorta e di esaltare il lavoro di magistrati e Forze di Polizia che incessantemente lottano contro il fenomeno mafioso e contro ogni forma di criminalità per garantire la serena convivenza civile dei cittadini.
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C’e la necessita di ricordare e di unirsi al dolore delle famiglie di quanti hanno perso i loro cari accomunandosi nel dolore della famiglia della ragazza morta nell’attentato di Brindisi ed ai genitori degli studenti rimasti feriti.
L’orrore e lo sgomento per il tragico attentato di Brindisi riecheggia nel mio stato d’animo come senso di rigetto e di paura per la tenuta della democrazia e delle libertà civili che con il sacrificio di molti si è cercato di debellare dal Paese.
Ad ogni livello Istituzionale e politico in particolare, occorre prendere atto dell’esistenza di un clima insidioso che serpeggia nella società civile e che sta contrassegnando con gesti estremi cittadini che sono sull’orlo della esasperazione a causa di una crisi economica dilagante. Non è più possibile stringere la cinta ed i giovani meridionali, molti dei quali definiti cervelli in fuga, scappano sempre più lontano. Se a tutto questo aggiungiamo anche il clima di timore che si sta riprendendo a respirare in questi giorni, allora non resta che fuggire. Ma nel giorno della commemorazione delle stragi di Capaci e via D’Amelio abbiamo il dovere morale e civile di continuare sulla scia di quei due valorosi magistrati, morti perché volevano un sistema civile più giusto e corretto, perché credevano nei valori della legalità e della giustizia e non hanno mai smesso di lottare e di difendere i valori di una società civile che si ribella alla violenza mafiosa e terroristica per una società più giusta .
La mia esperienza professionale in terra di sicilia per aver lavorato alle dipendenze di magistrati,e aver vissuto gli scontri di piazza negli anni ‘70, la strage di Piazza Fontana e la strategia della tensione in un periodo in cui imperversava anche la lotta armata che teneva in continuo allarme il Paese, mi porta a sostenere ed incoraggiare ogni iniziativa di solidarietà e di promozione della legalità, contro ogni forma di corruzione ed invito tutti a rammentare le frasi citate da Falcone quando affermava “che gli uomini passano le idee rimangono”. Saliamo tutti insieme sulla nave della legalità.
In un momento di instabilità politica, occorre prendere per mano il destino della gente che si sente abbandonata da una politica che deve trovare maggiore coesione e mettere tutti d’accordo per salvare il destino delle famiglie e dei giovani.
Questa mia riflessione è fuori da ogni schema ideologico e in totale libertà di giudizio, quale operaio poliziotto che ha lavorato per oltre 40 anni difendendo le istituzioni e contro il sistema dell’illegalità, che ha visto e vissuto scenari raccapriccianti di questo Paese, ma i cui ultimi episodi di violenza non nascondo un debito timore che la situazione di tensione è ormai insita in ogni persona, in ogni famiglia e non va sottovalutata.
Auspico che la presenza dello Stato, con i suoi massimi vertici presenti in questi giorni a Brindisi, dia già il primo segnale che noi cittadini non siamo soli e che questo Stato che tanto ci sta chiedendo in quest’ultimo anno, voglia ridarci qualcosa, a cominciare dalla serenità di vivere quotidianamente.
Lorenzo Creanza, Coordinatore SIAP Consulta Pensionati Polizia