“Le leggi regionali senza copertura finanziaria devono essere abrogate”. Ha esordito così Leo Montemurro, Presidente Cna Basilicata, al convegno dal titolo “legge Regionale n.29/2015 L’Artigianato tra innovazione e tradizione organizzato a Pignola dall’Amministrazione Comunale, dal Forum 2050 e dal Comitato Comunità e Sviluppo Basilicata. Di seguito la nota integrale.
E’ assolutamente necessario che l’Artigianato esca dalla subalternità culturale nella quale è stato relegato in tutti questi anni anche per la non curanza delle stesse Associazioni di categoria che avrebbero dovuto, invece, fare in modo che tutto ciò non accadesse.
Bisogna ripartire dalla Scuola primaria e dalle scuole medie andando a raccontare con fatti concreti ai ragazzi di come sia possibile costruirsi un futuro pieno di gratificazioni professionali, economiche e sociali anche nel mondo dei Mestieri e delle Professioni Artigiane, oggigiorno caratterizzate molte spesso da un grande utilizzo della tecnologia; quindi non solo tradizione ma anche innovazione tecnologica ma anche organizzativa soprattutto nell’ambito della promozione delle proprie attività.
Valorizzare anche in chiave turistica esperenziale la figura dei Maestri Artigiani diffusi in tutta la Regione creando un itinerario denominato ” Le strade dei Maestri Artigiani”; in tal modo si valorizzerebbero i territori ma anche le attività artigianali. Territori che presentano una serie di peculiarità che potrebbero essere inserite nelle sezioni comunali della Scuola delle Arti e dei Mestieri che Cna sta promuovendo e che verrà intitolata al grande artigiano materano Michelangelo Pentasuglia costruttore da solo e insieme con il padre di oltre 50 carri trionfali in onore di Maria Santissima della Bruna. A Pignola ieri si è parlato delle tre P che caratterizzano le attività artigianali esistenti : pasticceria, pasta fresca e panificazione oltre ad una tradizione casearia non trascurabile; a Calvello le ceramiche, a Viggiano l’arpa viggianese, a Matera la cartapesta e la ceramica e via discorrendo. Rilancio quindi della formazione artigiana tant’è che in sede di rinnovo del CCNL edilizia artigiana sottoscritto qualche giorno fa per la prima volta si prevedono premi per quelle imprese che al loro interno avranno la figura del MASTRO ARTIGIANO in grado di insegnare ai neo assunti le principalI tecniche e metodologie che un buon operaio dell’edilizia deve possedere.
La ricetta Cna per favorire la crescita delle imprese artigiane si sostanzia in tre parole chiave: aggregare, innovare e internazionalizzare da realizzare attraverso azioni specifiche e sinergiche che attengono a queste tre parole contribuendo in tal modo a dare un sostegno concreto a quelle imprese artigiane desiderose di crescere ed innovare qualificando ed ampliando la propria presenza sui mercati nazionali ed internazionali .
Buona parte di queste azioni sono presenti all’interno della legge regionale 29 del 2015 ma accorre finanziare con una dotazione di almeno 2 milioni di euro la stessa; di qui l’appello che l’intera Cna di Basilicata a firma del Presidente regionale ma anche dei due presidenti territoriali di Potenza Renato Zaccagnino e Matera Matteo Buono ha rivolto all’Assessore Allo sviluppo economico della Regione Basilicata Alessandro Galella e a tutti i Consiglieri regionali, legge che come ribadito ieri deve necessariamente essere dotata di un Piano triennale di un piano annuale di attuazione. Non è assolutamente possibile che a fronte della ingente mole di finanziamenti e contributi pubblici di cui già dispone ma soprattutto disporrà nell’immediato futuro ( completamento PNRR, nuova programmazione comunitaria 2021/2027, vecchi e nuovi fondi delle royalties petrolifere) non si riescano a stanziare alcuni milioni di euro per un settore produttivo quello dell’artigianato lucano che conta oltre 10.000 imprese diffuse in tutta la Regione e tra occupati diretti ed indiretti ( titolari, soci, coadiuvanti, dipendenti, apprendisti) da lavoro a quasi 30.000 persone una quota significativa della forza lavoro regionale. Se ciò non accadrà i responsabili saranno solo ed esclusivamente coloro che dovrebbero programmare e pianificare lo sviluppo futuro di questa Regione ma che invece, ancora una volta, si sottrarranno a questa azione che sottende a un solo obiettivo: ridare dignità all’artigianato lucano riportandolo non dico al centro dell’agenda politica regionale ma perlomeno all’interno di essa visto che in tutti questi anni ne è rimasto sistematicamente e scientemente fuori.