AISM (Associazione Infrastrutture e Sviluppo per Matera) in una nota denuncia l’esistenza di un danno erariale per il mancato raddoppio della strada statale 7 Matera-Ferrandina. Di seguito la nota integrale.
Su proposta dell’Assessore alle infrastrutture Donatella Merra si è tenuto un incontro nella sala consiliare della Provincia di Matera un incontro con il l’ingegnere Scalamandrè, Responsabile nazionale delle nuove opere dell’ANAS per fare chiarezza sugli sviluppi della strada statale 7 Matera-Ferrandina.
Nessuna scusa, l’ingegnere Scalamandrè parla chiaro, la Regione Basilicata è responsabile della mancata realizzazione della strada statale 7 Matera-Ferrandina.
Gli interventi introduttivi del Presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese e dell’Assessore Regionale alle infrastrutture Donatella Merra hanno sottolineato l’importanza strategica che la Strada Statale 7 Matera-Ferrandina ha per Matera e per l’intero entroterra della Provincia.
Poi è intervenuto l’ingegnere Fidenzio delegato dell’ingegnere Pullano in qualità di responsabile Regionale delle infrastrutture, soffermandosi sullo stato di avanzamento della progettazione e sulla prospettive di realizzazione delle opere stradali in corso.
Ha concluso gli interventi l’ingegnere Antonio Scalamandrè in qualità di responsabile e Coordinatore Nazionale delle nuove opere, spiegando che l’ANAS è un organo attuatore delle direttive di progettazione che giungono dal Ministero sulla base del suggerimento delle Regioni.
Infatti l’ANAS è una Società per Azioni che esegue la Progettazione delle opere e consente attraverso la quantificazione del costo dell’opera stessa di determinare, attraverso l’ordine Consuntivo del Ministero, lo studio di fattibilità delle strade che lo Stato ha deciso di finanziare su richiesta della Regione Basilicata.
In questa prima fase l’ANAS esegue il primo ed indispensabile step necessario per arrivare all’appalto dell’opera, mentre nella fase successiva, la Regione sceglie le strade da appaltate tra quelle poste sul tavolo dall’ANAS.
Infatti la documentazione prodotta dall’ANAS, arriva sul tavolo della Regione, che stabilisce quali opere appaltare, nel senso che la Regione, sulla base dei fondi comunitari di cui dispone e dei costi delle opere determinate dall’ANAS, stabilisce e sceglie gli interventi che dovranno essere appaltati, comunicando al Ministero le sue scelte. In questa fase molto delicata, da cui dipendono le sorti dei territori interessati, la Regione può anche spostare e dirottare i fondi di una strada già finanziata sulla realizzazione o l’ampliamento di un altra.
Dopo quest’ultimo atto, che ripetiamo è un atto legato a scelte strettamente politiche, la Regione comunica al Ministro le opere che intende realizzare, a cui seguirà l’appalto dell’ANAS su commissione del Ministero.
A fronte di quanto correttamente esplicitato dall’ing. Scalamandrè, appare evidente che le scelte politiche effettuate dalla Regione Basilicata siano orientate esclusivamente alla realizzazione di strade ed infrastrutture del Potentino e Potenza in modo particolare, lasciando Matera al palo. Infatti a giudicare dalle strade che sono in corso di realizzazione si osserva l’enorme discrepanza di fondi destinati ai due capoluoghi di Provincia.
Potenza: Raccordo Autosradale Sicignano-Potenza, Strada Statale Potenza-Melfi, Strada Statale Maratea-Acquafredda, Strada Statale Tito-Potenza, Progettazione della Potenza Bari, Progettazione della Potenza Bitonto
Matera: Progettazione delle Ferrovia dello Stato Matera-Ferrandina
Da questa discrepanza di enorme portata si evince che Matera e la sua Provincia sono stato stati totalmente esclusi da ogni opera di possibile miglioramento della viabilità stradale per favorire Potenza ed il suo sviluppo.
La discrepanza appare ancora più evidente se pensiamo ai fondi destinati dal Decreto Semplificazione per la Basilicata, dove emerge una evidente e quanto mai scandalosa distribuzione dei fondi disponibili, infatti vengono destinati:
Potenza: 1.033 milioni di euro
Matera: 33 milioni di euro
Questa impropria distribuzione dei fondi, sta condizionando fortemente lo sviluppo del territorio del Materano, che deve prepararsi all’avvento di una grande evoluzione industriale determinato dalle zone ZES della Val Basento e di Matera Jesce e la Martella, che sono gli elementi cardini della ZES Jonica del Porto di Taranto.
Infatti la Val Basento diventerà l’interporto di Taranto e zona Franca interportuale, inglobando il nodo intermodale di Ferrandina, mentre Matera e le sue aree industriali saranno il perno per lo sviluppo delle ZES 4.0 orientate alle attività tecnologiche e creative, cerniera tra le ZES di Taranto e Bari. La Regione Basilicata sta ostacolando questo sviluppo industriale, non solo bloccando strade per il Materano, ma anche dirottando impropriamente le Royalties del petrolio su altre fonti di spesa.
Infatti, come già rilevato dalla Corte dei Conti, la Basilicata fa un uso improprio delle Royalties del petrolio, che dovrebbero essere utilizzate per lo sviluppo industriale del territorio, invece sono utilizzate per altri scopi, orientati all’uso esclusivo dello sviluppo della città Regione-Potenza. Infatti € 10 Milioni/anno sono utilizzati per il sostegno economico dell’UNIBAS che ha 5 dipartimenti a Potenza ed 1 solo dipartimento a Matera, € 14 Milioni/anno sono utilizzati per il sostegno economico della Facoltà di Medicina a Potenza e la restante parte per pagare gli stipendi degli uffici Regionali concentrati tutti a Potenza con oltre il 60% di esuberi.
La Regione Basilicata sta compiendo un atto veramente indecente nei confronti di Matera soprattutto nell’utilizzo dei fondi disponibili, che sono utilizzati in forma quasi esclusiva per il sostegno economico della città Regione-Potenza che potremmo definire come unica città destinataria dei fondi.
Matera è stanca di questo trattamento poco equilibrato nell’uso dei fondi Europei, Nazionali e Regionali e pertanto propone una gestione autonoma delle Province.
In una Regione con due sole Province, dove una prevale sull’altra, Matera è costretta a subire le conseguenze per una minoranza di rappresentanza. Allora, si dividano i fondi disponibili per cittadino procapite ed ogni Provincia riceva la somma da investire per i propri scopi evitando un uso sproporzionato dei fondi a favore di una o l’altra parte.
Concludiamo e ci auspichiamo che la Strada Statale 7, Appia Matera-Ferrandina, sia raddoppiata in tutto il suo tratto in lotti funzionali ed indipendenti come la scheda PZ139, iniziando dal by-pass da Serra Paducci, a partire dalla SS99 Matera-Altamura-Bari, fino alla SP3 Matera-Metaponto all’altezza dello svincolo di Montescaglioso, già finanziato con fondi comunitari FSC (Fondo per lo Sviluppo e la Coesione) approvato dal CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile) pari a € 69,5 Milioni per 14 Km in raddoppio, da cantierizzare immediatamente nell’arco di 3 mesi e non oltre.
Siamo in attesa di uno sblocco funzionale e indipendente dagli altri tratti della SS7 della scheda PZ139, per evitare interventi legali presso le autorità competenti per danno erariale nei confronti della Regione Basilicata e delle istituzioni coinvolte, poiché il progetto della scheda by-pass Matera PZ139 è già costato € 4 milioni per la progettazione, impatto ambientale ed indagini geologiche. Inoltre si chiede di sbloccare gli altri tratti, per evitare che nell’intero asse della Strada Statale 7, Appia Matera-Ferrandina, avvengano altri infausti incidenti, spesso causa di decessi di giovani vite.
Nella foto l’ultimo incidente sulla strada statale 7 in cui ha perso la vita una ragazza di 31 anni di Pomarico, Carmen Sarli.
È il solito e vecchio vizio “potentino”: Potenza deve fare man bassa di tutto e lasciare solo le briciole a Matera e provincia !!!