Al teatro “Stabile” di Potenza, sabato scorso, tutto esaurito e minuti di applausi per Otello, una pièce in un concerto, prodotto finale del secondo laboratorio teatrale che la Pastorale giovanile dell’Arcidiocesi di Potenza offre ogni anno ai giovani del nostro territorio come servizio culturale con finalità educativa di formazione
umana e di orientamento.
La vicenda della tragedia OTELLO di W. Shakespeare, “contaminata” nell’epilogo, viene narrata all’interno di un concerto di musiche di Vivaldi e di Rossini.
La parola dell’attore, la musica, la scenografia, le luci, il suono, i silenzi hanno inteso restituire la forza prorompente di un’opera in grado di guidare e illuminare la coscienza dell’uomo di ogni tempo,
offrendo la parabola di una verità che si incarna dentro di noi, che parla a noi di noi e che è capace di interrogarci sui valori che muovono tutte le nostre azioni.
Sotto la luce implacabile dei riflettori ha voluto questa pièce proporre un racconto ambivalente tra ciò che può essere accolto e tra ciò che, pur non gradito, può forse aiutarci a comprendere la sostanza profonda del nostro Cuore, modificare l’orientamento della nostra esistenza e, forse, essere più felici.
In un teatro sold out, il risultato è stato entusiasmante: vari minuti di applausi, regista visibilmente emozionata per lo splendido risultato raggiunto con una compagnia di attori non professionisti
che hanno saputo sentire profondamente e restituire un’opera concepita in un tempo lontano, ma sempre pronta, come tutta la produzione di W. Shakespeare, il nostro eterno contemporaneo, a ricordare all’uomo di sempre la necessità delle leggi morali che rendono grande e sacra la vita, e a ricondurlo ad una comprensione
sacra del mondo.
Mag 10