“Apprezziamo il rinnovato impegno espresso dal Presidente Bardi, dall’Assessore alla Salute Fanelli, Asp e Asm per affrontare la questione delle liste di attesa. Chiusa definitivamente con la deliberazione di Giunta di ieri di rettifica della precedente la questione delle prestazioni erogate nel 2021 dalle strutture della specialistica ambulatoriale, ci aspettiamo che la nuova volontà trovi conferma nella programmazione delle prestazioni per quest’anno”. Lo affermano in una nota congiunta il presidente di ANISAP Basilicata Roberto Cicchetti e il vicepresidente nazionale FederAnisap Antonio Flovilla ribadendo il “ruolo essenziale svolto dalla specialistica ambulatoriale negli ultimi due anni di pandemia”.
“Senza il lavoro dei laboratori le liste di attesa – aggiunge Cicchetti – sarebbero ulteriormente cresciute con gravissimi ripercussioni sui cittadini. Dunque, l’obiettivo dell’abbattimento delle liste di attesa non può non tenere conto del fatto che una branca della specialistica ambulatoriale, il laboratorio, per sua natura, svolge quotidianamente la sua attività mantenendo i tempi di attesa per l’accesso alle prestazioni pari a zero. Ciò corrisponde ad uno sforzo organizzativo ed economico da parte delle strutture di laboratorio notevole, che si è rilevato maggiormente evidente durante il periodo di emergenza nazionale post lock-down. Come è noto per mesi le strutture pubbliche hanno limitato fortemente o, addirittura sospeso, l’erogazione di prestazioni, con la naturale conseguenza che l’utenza si è rivolta ai centri accreditati. Per mantenere i medesimi standard di qualità e soddisfare la richiesta dell’utenza, che è ulteriormente aumentata oltre le medie annuali fisiologiche, le strutture ambulatoriali di laboratorio – continua Cicchetti – hanno dovuto necessariamente implementare soluzioni operative, con ulteriore aggravio di costi, per tenere le liste di attesa sempre pari a zero, senza alcuna certezza sul rimborso delle prestazioni laddove, come prevedibile si dovessero superare i tetti di spesa assegnati. Adesso, il problema dell’aumento dei costi di produzione in relazione alle conseguenze del periodo pandemico e dello scenario internazionale attuale in cui stiamo operando, dall’aumento dei costi dell’energia, a quello dei trasporti, delle materie prime, del lavoro, costituisce una criticità di primaria importanza. In una regione come la Basilicata dove, per costituzione demografica e territoriale, è praticamente impossibile poter determinare gestioni aziendali orientate alle economie di scala è fondamentale quanto necessario, prendere in considerazione l’aspetto della sostenibilità dei servizi sanitari che le strutture si trovano a dover erogare. Prestazioni sanitarie di qualità – afferma ancora Cicchetti – necessitano di adeguate risorse altrimenti si rischia di scadere in un ambito puramente commerciale che non ci appartiene”.
Per Flovilla “occorre inoltre spostare l’attenzione su profili più complessi e maggiormente organizzati per affrontare in maniera adeguata la prevenzione, diagnosi, terapia, riabilitazione e monitoraggio della patologia, avendo come obiettivo i profili per patologia ovvero i Percorsi Diagnostico-Terapeutici Ambulatoriali. E’ da tempo che chiediamo di utilizzare i Centri privati Accreditati per la loro funzione integrativa al SSN, per la loro diffusione territoriale, per la loro snellezza organizzativa, per la loro capacità di dare risposte di qualità alla sempre crescente domanda di Salute proveniente dai cittadini. Chiediamo, inoltre, di accentrare l’attenzione su Centri di prevenzione, diagnosi e cura per il “long covid”, l’ipertensione, per le malattie cardiovascolari, per le nefropatie, per la malattia diabetica e le sue complicanze, per le Broncopneumopatie, per la malattia reumatica nella sua complessità, per la Medicina Interna anche in relazione al corretto utilizzo dei farmaci, etc….., con pacchetti prestazionali ambulatoriali , coinvolgendo le Strutture Private Accreditate, non in un rapporto conflittuale, ma in una corretta relazione con le Aziende Sanitarie e i Presidi Pubblici del territorio per realizzare un percorso collaborativo virtuoso attento ai problemi di salute dei cittadini. Questo e tanto ancora si potrebbe realizzare, nel pieno rispetto di un sano equilibrio costi-benefici, utilizzando le migliori risorse pubbliche e private di cui è dotato il SSN”.
Cicchetti e Flovilla rilanciano la disponibilità ad accrescere la cooperazione pubblica-privata proprio per abbattere le liste di attesa e migliorare i servizi alla salute.