La morte dell’anziano agricoltore di Atella, schiacciato, per cause in fase di accertamento, dal trattore sul quale stava lavorando in un terreno di sua proprietà, purtroppo, è la conferma che la principale causa di infortunio mortale sul lavoro nelle aziende agricole lucane è sempre il ribaltamento del trattore (con il 72 per cento dei casi) o motozappa, seguita, con il 12 per cento, dagli investimenti con mezzi agricoli. A sottolinearlo è Cia-Agricoltori Potenza. Intanto – aggiunge Giambattista Lorusso, presidente Cia Potenza – un uomo di 90 anni non avrebbe dovuto trovarsi alla guida di un trattore ed invece sono sempre più numerosi gli agricoltori lucani over 70 anni che continuano ad occuparsi dei lavori nei campi. Una distorsione che azzera il ricambio generazionale in agricoltura. Il fattore principale è che siamo di fronte -si legge nella nota- a pensioni da fame per chi ha lavorato in agricoltura, le più basse d’Europa. Questo costringe i produttori a continuare l’attività, bloccando il turn-over nei campi. Ma il problema delle cifre rimane e sono quelle che bloccano un’agricoltura italiana troppo anziana -i titolari di azienda sopra i 65 anni sono il 43% del totale della forza lavoro in agricoltura- e incapace di rinnovarsi.
Cia Basilicata sollecita il Dipartimento Politiche Agricole della Regione a promuovere una campagna di prevenzione contestuale all’attività di formazione e di aggiornamento per la guida dei trattori. “L’agricoltura -sottolinea ancora Lorusso – non ha bisogno di grandi e sofisticati sistemi di prevenzione e controllo della sicurezza, ma piuttosto di buone pratiche, di giuste precauzioni tecniche e di una razionale organizzazione del lavoro, elementi di forte incidenza sull’abbattimento dei rischi. Inoltre è necessario investire, in via prioritaria, sulla formazione e l’informazione dei datori di lavoro e dei lavoratori. Uno degli obiettivi che si prefigge il nostro progetto Agriprev è proprio la semplificazione e la modularità degli adempimenti in base alle tipologie dei destinatari. Il nostro traguardo è quello di far in modo che la prevenzione all’interno delle aziende agricole sia sempre più efficace ed efficiente”.
Inoltre, Cia Basilicata propone “un provvedimento per la rottamazione dei vecchi automezzi agricoli e di aiuti per l’acquisto di automezzi nuovi”, per svecchiare un parco macchine complessivo da 1,5 milioni di trattori con un’età media di 25 anni che si rinnova a un tasso di 20mila unità all’anno. Con i nuovi provvedimenti nazionali vengono premiate la determinazione e la perseveranza di Cia, che ha sempre rivendicato la necessità di estendere per equità anche al settore agricolo gli incentivi Industria 4.0, misura strategica per la politica imprenditoriale del Paese.