Sono 38.507 i nuovi casi di Covid registrati in Italia nelle ultime 24 ore, contro i 39.317 di ieri. E, soprattutto, i 43.947 contagi di venerdì scorso, a conferma di un trend settimanale in lento, ma costante, calo. I tamponi processati sono 265.647 (ieri 268.654) con il tasso di positività che scende lievemente dal 14,6% al 14,5%. I decessi sono 115 (ieri 130). Le vittime totali da inizio pandemia salgono a 165.091. I pazienti in terapia intensiva sono 7 in più (ieri -4), con 44 ingressi giornalieri, e sono 341 in tutto, mentre nei reparti ordinari sono 251 in meno (ieri -254), 7.907 in tutto.
Viola: “Vaccini nuovi per niente scontati, quarta dose va fatta ora”
“Uno dei motivi per cui le persone non si stanno vaccinando è che si è creata un’aspettativa, sbagliata, che i vaccini anti-Covid che abbiamo sono vecchi, non aggiornati, e che arriverà a settembre un vaccino nuovo, adatto alle nuove varianti. E’ il grande errore di comunicazione che sta passando in questo momento”, questo il parere di Antonella Viola, immunologa dell’università di Padova e direttrice scientifica dell’Istituto di ricerca pediatrica Città della Speranza.
Dopo 12 mesi meno di 1 guarito su 10mila ha avuto ricaduta grave
Il rischio di reinfezione con una forma severa o letale di covid-19 resta estremamente basso, anche a distanza di 12 mesi dalla prima infezione. È quanto rivela un nuovo studio – il primo al mondo con questa scala temporale – pubblicato sulla rivista Frontiers in public health e coordinato da Lamberto Manzoli, professore al dipartimento di scienze mediche e chirurgiche dell’università di Bologna. L’indagine ha seguito i casi di oltre 100.000 pazienti di una regione italiana, l’Abruzzo, che hanno contratto il covid-19 dall’inizio della pandemia fino allo scorso febbraio, indagando il tasso di reinfezione e di malattia secondaria ad oltre un anno di distanza dalla prima guarigione.
Ricciardi: “Finirà quando vaccineremo tutta la popolazione mondiale”
“La pandemia è ancora drammaticamente presente e non finirà fino a quando noi non vaccineremo tutta la popolazione mondiale. E’ questo quello che non si riesce a far capire a leader politici che purtroppo oggi tentennano rispetto a questa soluzione che non verrà se non sarà presa questa decisione della sospensione temporanea dei brevetti”. Lo ha detto Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute Roberto Speranza, partecipando questa mattina, in collegamento video, a un panel nell’ambito dell’Oxfam festival, in corso a Firenze. “E’ importante preservare la proprietà intellettuale, ma non sempre – ha aggiunto Ricciardi – In presenza di una pandemia è necessario privilegiare la salute mondiale sospendendo temporaneamente i brevetti, fino a quando la pandemia non finisce oppure facendo licenze obbligatorie come ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen”.
“Caduta di capelli in un malato su tre”
Tra i tanti problemi causati dal Covid-19 ce n’è uno che, nelle fasi acute della malattia, quando si è tutti presi dalle complicanze respiratorie o di altra natura, può passare inosservato. Sta però emergendo chiaramente che il Covid-19 dà molto spesso problemi di perdita di capelli, addirittura una persona su tre di quelle che hanno contratto il virus presenta una perdita di capelli e soffre di una forma più o meno grave di alopecia, a distanza di due-tre mesi dall’infezione. Ne ha parlato Alfredo Rossi, docente di dermatologia a La Sapienza, al congresso della Società italiana di medicina estetica (Sime) che si è aperto a Roma.