Carmine Croce, Presidente assemblea PD Potenza, in una nota difende il segretario regionale del PD, Raffaele La Regina dalle accuse rivolte a mezzo stampa. Di seguito la nota integrale.
Dalla lettura dei quotidiani odierni apprendo con immenso stupore che le colpe dell’attuale situazione del PD in regione sono del neo-segretario regionale.
Mi corre l ‘obbligo invece di ricordare che Raffaele Laregina è stato eletto nello scorso mese di dicembre ereditando un partito commissariato da anni , privo di una sede, pieno di debiti con impiegati in cassa integrazione e con numerosi paesi senza un circolo attivo. Politicamente è doveroso ricordare ai giornalisti , alcuni dei quali si nascondono dietro sinonimi, che il PD viene da anni di sconfitte alle politiche e alle regionali, dove il simbolo è stato addirittura nascosto in quello di Comunità democratiche. Nei due capoluoghi sono invece già due le tornate elettorali in cui il PD ed il
Centro sinistra vengono sconfitti. Con questi presupposti è sinceramente scorretto ricercare in Laregina il responsabile delle scelte sbagliate degli ultimi dieci anni a meno che non gli si voglia far pagar la giovane età.
La strada intrapresa è invece quella giusta, sicuramente in salita, con tanti pronti a creare e non a risolvere i problemi, ma personalmente ho creduto e continuo a credere che Raffaele sia il Segretario giusto per traghettare il PD , attraverso una fase di rinnovamento , verso ambiziosi traguardi.
Lucia Sileo, portavoce Donne Democratiche e componente direzione nazionale Pd, in una nota difende il segretario regionale del PD, Raffaele La Regina dalle accuse rivolte a mezzo stampa. Di seguito la nota integrale.
Non scrivo per difendere Raffaele La Regina, ma perché in questi mesi dal suo arrivo come segretario regionale abbiamo saputo far nascere un germoglio tra le macerie e dovrà essere cura di molti difenderlo e farlo crescere.
Le macerie: il partito che ha ereditato dopo la sua elezione era commissariato, senza sede, tutt’ora con il personale in cassa integrazione (grazie alle scelte scellerate di chi lo ha preceduto), senza guida e con una conflittualità interna che lo aveva reso inavvicinabile.
In sintesi un campo minato.
Nonostante tutte queste difficoltà affrontate con coraggio e saggezza e malgrado la giovane età – età che per alcuni è motivo di scherno – non si è sottratto e si messo a guidare una ricostruzione possibile.
Forse La Regina paga lo scotto di non riuscire ad essere un punto di incontro tra le tante, troppe e direi ormai fuori luogo aspirazioni di chi quotidianamente lavora a distruggere il germoglio che sta nascendo.
In questi pochi mesi di guida del PD Regionale il segretario regionale sta trovando man mano persone dotate di una generosità e una passione straordinaria, buona per tempi e compiti straordinari.
Addossare a lui responsabilità storiche e fratture mai rimarginate dei territori è strumentale, fuorviante e violento.