Dalla Basilicata nessuna istanza di richiesta sui finanziamenti predisposti dal Ministero del lavoro per la realizzazione di alloggi per i lavoratori migranti. Spiace rilevare che nessuno dei Comuni lucani abbia partecipato ai bandi dove il Ministro Orlando ha messo a disposizione 200 milioni del PNRR per progetti che non riguardano i centri di accoglienza, ma la realizzazione di appartamenti e servizi. E’ quanto dichiara il capogruppo PD in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli.
È evidente la distanza, che rischia di sfiorare l’indifferenza, che c’è tra il lamento ed il richiamo alle responsabilità altrui e la cultura del fare.
Anche il Governo regionale, continua Roberto Cifarelli, conferma la sua completa mancanza di volontà di affrontare i bisogno che esprimono i lavoratori migranti lasciando da sola la Caritas ed il volontariato a gestire le emergenze, e bene fa Pietro Simonetti a denunciare tale insensibilità.
“Tutti siamo orgogliosi delle fragole del nostro territorio ma nessuno pensa a chi le raccoglie, sembra davvero che a nessuno importa niente del lavoro spesso oscuro che svolgono i migranti. Talvolta crediamo che le persone siano trattori che tutto sommato quando non lavorano non hanno bisogno di nulla”.
Purtroppo questa condizione è frutto di specifiche scelte politiche della Regione Basilicata che ha deciso di non affrontare in modo adeguato il tema dei lavoratori migranti e del caporalato. Questioni affrontate debolmente nonostante il grido di dolore che la Chiesa lucana, le associazioni e gli operatori di settore e le segnalazioni delle forze di polizia.
Del completamento della “Città della Pace” di Scanzano, rileva l’esponente del Partito Democratico, nonostante le manifestazioni dei Sindacati, non ne parla quasi nessuno. Il PD ha già posto al centro della propria agenda politica questi temi e si mobiliterà, come spesso ha fatto su indicazione della segreteria, con i propri militanti, dirigenti ed elettori.
Anche nel bilancio 2022, continua il capogruppo PD, non esiste alcuna previsione di risorse regionali per le politiche migranti, mentre si accumulano i ritardi nella gestione dei finanziamenti UE assicurati nel 2018, a partire dal blocco di 800 mila euro per i corsi di italiano e per la formazione destinati all’Arlab.
Tutto questo appare forse anche banale, conclude Roberto Cifarelli, se consideriamo che Il Presidente Bardi non riesce ad occuparsi dei problemi dei lucani figuriamoci se gli interessa qualcosa dei migranti.