I programmi di transizione energetica e i progetti contenuti nel Pnrr sono la nuova straordinaria opportunità per candidare ufficialmente la Basilicata ad ospitare centri di trasformazione energetica per la produzione di energie alternative, incluso l’idrogeno. E’ la proposta del Congresso regionale Uiltec (lavoratori comparti tessile, energia, chimica) che si è tenuto a Matera – con la parola d’ordine “sosteniamo il lavoro, lavoriamo al futuro” e l’indicazione di convocare in regione gli Stati Generali dell’Energia – concluso con la riconferma di Giuseppe Martino a segretario regionale e l’elezione degli organismi dirigenti, tra cui la nuova segreteria: con Martino, Angela Di Nardo, Giovanni Ferrante, Walter Ferruzzi, Giovanni Trentadue.
“È tempo – ha detto il segretario regionale UILTEC Giuseppe Martino – di una straordinaria unità di intenti tra i protagonisti di un nuovo sviluppo nella Basilicata, prima regione energetica del Paese. Sia per far avanzare grandi progetti di valorizzazione delle potenzialità territoriali lungo itinerari di un nuovo sviluppo fondato sui beni comuni, sulle persone e sui segmenti sociali più fragili. Ma – aggiunge – determinante è il Patto per l’energia al fine di promuovere tutte le possibili soluzioni che, utilizzando strumenti e approcci dell’ecologia industriale, dimostrano le rispettive potenzialità di decarbonizzazione, per favorire il ricorso a molteplici fonti e vettori rinnovabili e low-carbon e l’utilizzo di asset già disponibili, garantendo la sicurezza, la flessibilità e la competitività del sistema energetico Il lavoro ed il futuro sono gli argomenti che in questo momento storico stanno sempre più caratterizzando le discussioni in ambito sindacale. Noi, i nostri territori, dobbiamo essere più protagonisti della svolta energetica e l’occasione è quella del PNRR, un’occasione unica per accelerare la transizione delineata, superando barriere che si sono dimostrate critiche in passato. La Basilicata – afferma ancora il segretario lucano UILTEC – è terra di idrocarburi e di energie rinnovabili, di un unicum di risorse ambientali, che possiamo definire i nostri beni comuni, ed ha tutte le condizioni per diventare un ‘laboratorio’ per i programmi di investimenti della transizione energetica”.
Il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli ha detto che “con il Progetto di realizzazione di un ‘hub idrogeno’ la Basilicata ha tutte le condizioni per diventare un ‘laboratorio’ per i programmi di investimenti green. La spinta viene dal Recovery Fund che concentra le risorse principalmente su due driver: rendere le aree metropolitane veramente green e l’idrogeno che per noi ha anche un altro valore per accompagnare i programmi di costruzione di nuove auto alimentate con energie alternative “.
Per Tortorelli “così come rivendichiamo l’apertura di un tavolo con il Governo sui Piani e le misure di Giusta Transizione, alla luce della crisi energetica determinata dalla guerra in Ucraina, altrettanto è necessario ed urgente un tavolo specifico con la Giunta Regionale per garantire il passaggio verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile. Il nuovo corso della relazione tra attività estrattiva e Basilicata – continua Tortorelli – non può che essere ancorato a quattro pilastri tematici fortemente interconnessi: ambiente, sicurezza, lavoro, investimenti. Negli anni, il piano di questa relazione si è via via inclinato rispetto agli effetti dell’attività estrattiva su ciascuno di questi temi, ed è necessariamente da questi aspetti che occorre tornare a discutere per giungere a una nuova fase e a un nuovo patto che, uscendo dalla dimensione locale, guardi alla dimensione regionale dello sviluppo da un lato e degli impatti dall’altro”.
Di qui l’idea che abbiamo lanciato nei mesi scorsi e che dopo l’annuncio del progetto della centrale gas a Melfi è ancora più attuale di promuovere gli ‘Stati Generali dell’Energia’, con la presenza oltre che di amministratori regionali e locali, di SEL, Aql, Egrib, Unibas e Centri nazionali di Ricerca che sono localizzati in Basilicata, diventano innanzitutto l’opportunità per chiedere ad Eni a che punto è il progetto “Energy Valley”, presentato già da un anno e che prevede un investimento di circa 80 milioni di euro in quattro anni con l’obiettivo di creare in Val d’Agri un distretto produttivo basato sulla diversificazione economica, sulla sostenibilità ambientale e sull’economia circolare. È opportuno candidare ufficialmente la Basilicata ad ospitare centri di trasformazione energetica per la produzione di energie alternative, incluso l’idrogeno, prima che Eni pensi ad altre aree del Paese, contando innanzitutto sulle ingenti risorse naturali di cui è ricca la regione. Determinante sarà la qualità del progetto e le motivazioni del sito da individuare per quello che in Basilicata dovrebbe rappresentare il nuovo distretto energetico che guarda al superamento del distretto Eni Val d’Agri e in sintonia con i nuovi programmi che riguardano Melfi”.
Bruno Di Cuia, della segreteria regionale confederale, ha parlato del nuovo scenario che si apre con la Zes Jonica in Valbasento dove il “sogno” della chimica è naufragato da un pezzo e dove – ha detto – è possibile realizzare nuove condizioni di sviluppo industriale green e in direzione dei progetti di transizione energetica. Per questo – ha detto – c’è la centralità di questa categoria di lavoratori che come ha sottolineato la segreteria Piras ha una grande responsabilità sulle spalle.
Paolo Pirani, segretario generale nazionale Uiltec in video-collegamento, ha ricordato le “storiche proposte” Uil per superare la gestione petrolio in Basilicata “schiacciata” sulle royalties attraverso l’istituzione di un fondo regionale finalizzato alla riconversione dell’attuale apparato industriale. In questo – ha sostenuto – c’è la necessità di rimodulare il Pnrr ribadendo la necessità che questa transizione verde che è già in corso deve andare di passo con la transizione sociale, nessuno deve essere lasciato indietro. I lavoratori vanno tutelati per essere formati e ricollocati ma è fondamentale far sì che tutte le parti sociali interagiscono per un nuovo mercato del lavoro.
I lavori del congresso sono stati presieduti da Andrea Bottaro, segretario organizzativo nazionale UILTEC con le conclusioni di Daniela Piras, segretaria generale aggiunto.
Piras (Uiltec-Uil): indicazione Draghi su Sud hub per gas e rinnovabili si traduca in azioni concrete
“L’indicazione del Premier Draghi presentata al Forum di Sorrento – Il Sud diventi nuovo hub per gas e rinnovabili – ha bisogno di tradursi in azioni concrete in particolare in investimenti con una discriminante. Per il sindacato la Transizione energetica si deve caratterizzare per una giusta equità sociale» Lo ha detto Daniela Piras segretaria generale aggiunto Uiltec Uil intervenendo a Matera al congresso regionale dell’organizzazione di categoria dei lavoratori dei comparti energia, tessile, chimica aderenti alla Uil.
“Intanto – ha aggiunto – al Sud ci sono già asset esistenti che vanno potenziati. Se vogliamo superare l’attuale situazione di dipendenza dal gas aggravata dal conflitto russo-ucraino la transizione energetica va coniugata con le rinnovabili senza sottovalutare le risorse petrolifere, come quelle estratte in Basilicata, che sono comunque un apporto significativo per il fabbisogno energetico del Paese. La Uiltec – ha continuato Piras – proprio con la stagione congressuale si sta preparando ad affrontare una fase epocale per i lavoratori del settore e per affrontare adeguatamente le nuove sfide . Per noi il percorso da seguire è quello di individuare le migliori best practice per evitare ricadute economiche e sociali negative dalla transizione energetica”.