Quasi quattrocento gli allevatori giunti dalla gran parte del Mezzogiorno a Laurenzana per la 26^ edizione della tradizionale asta dei torelli di razza Podolica. Tutti i ventinove i tori scelti, allevati per sei mesi all’interno del centro selezione di contrada “Acqua del Salice” sono stati venduti. Sedici provenivano da 11 allevamenti della Basilicata e 13 dalla Calabria. da 11 allevamenti. “Siamo ritornati finalmente con una maggiore tranquillità di incontro a questa asta che è divenuta un tradizionale appuntamento di livello nazionale per tutti gli allevatori di razza Podolica” sottolinea Palmino Ferramosca, presidente dell’Ara di Basilicata. “L’asta torelli negli anni si è caratterizzata quale sistema più idoneo per migliorare geneticamente i singoli allevamenti introducendo capi altamente selezionati – aggiunge Ferramosca – ma l’evento è anche l’occasione per riflettere sulle tematiche di sviluppo del settore zootecnico da carne. Un settore fortemente identitario di un territorio e di un metodo di allevamento legato al pascolo ed al rispetto dell’ambiente e del benessere degli animali”. Soddisfatto il direttore dell’Ara Basilicata, Giuseppe Brillante, per il quale “la Basilicata e la razza Podolica, nel settore zootecnico, costituiscono ormai un binomio indissolubile oltre che per il numero di allevamenti e per le produzioni agroalimentari espresse, dalla carne al caciocavallo podolico, anche per il legame con il metodo della transumanza. Una pratica riconosciuta dall’Unesco quale bene immateriale mondiale e che in Basilicata conta ancora un significativo numero di praticanti. La razza Podolica e la transumanza possono rappresentare per il territorio lucano un forte fattore di attrattività turistica e culturale, necessitano però di un determinante sostegno istituzionale e di riconoscimento del ruolo fondamentale svolto dall’allevatore a salvaguardia dell’ambiente e quale detentore di storia, cultura e tradizioni – conclude Brillante – oltre ad essere rappresentante economico di un settore fondamentale per lo sviluppo della Basilicata”. Presente a Laurenzana, anche Stefano Pignani, direttore Anabic. “L’asta annuale dei torelli, selezionati a Laurenzana – spiega Pignani – rappresenta un momento di esaltazione di queste caratteristiche ed il coronamento di uno scrupoloso percorso di miglioramento genetico svolto da Anabic e dagli allevatori per poter competere sul mercato con strumenti sostenibili e vincenti”. Interessanti anche le quotazioni raggiunte dai tori messi all’asta, il top di 5 mila euro è stato raggiunto da “Navicello”, un torello proveniente da un’azienda di Crotone. Attualmente in Basilicata si contano oltre 15 mila e 300 podoliche, circa 200 in meno rispetto al 2020, di cui quasi 11 mila e 300 nel potentino e oltre 4 mila nel materano. Tra gli intervenuti all’asta , l’assessore regionale alle Politiche Agricole e Forestali, Franco Cupparo, quello alla Sanità, Francesco Fanelli, il presidente della Terza Commissione consiliare, il consigliere regionale Piergiorgio Quarto, il vice sindaco di Laurenzana, Salvatore Urga, e il presidente della Coldiretti di Basilicata, Antonio Pessolani.
Mag 19