“Il miglioramento genetico della razza Podolica è strategico per aumentare le produzioni e il valore in termini economici per le aziende zootecniche della Basilicata”. Ne è convinto il consigliere regionale Piergiorgio Quarto, presidente della Terza Commissione, all’indomani della tradizionale asta dei torelli di razza podolica che si è svolta a Laurenzana, per iniziativa dell’Ara Basilicata e dell’Anabic. ” A margine della manifestazione presso il centro selezione torelli, luogo di riferimento per l’intero settore zootecnico del sud Italia, non posso che sottolineare l’unicità e la particolarità di questo che è diventato un appuntamento importante in Basilicata. La manifestazione richiama, annualmente, centinaia di allevatori e tecnici, provenienti da tutto il meridione d’Italia. Un ringraziamento particolare al presidente e al direttore di Ara Basilicata, Palmino Ferramosca e Giuseppe Brillante, padroni di casa di questa iniziativa. L’allevamento della Podalica- continua Quarto- è da tenere in grande considerazione, poiché è un simbolo di quel modo di fare agricoltura e in particolare zootecnia sostenibile , nel rispetto del benessere degli animali e della cura dell’ambiente che ben si inquadra negli obiettivi generali indicati nelle strategie nazionali e comunitarie del Patto verde Europeo”. “Su questa linea anche l’impegno di Coldiretti, confermato dal presidente regionale Antonio Pessolani, che ha ribadito la ferma volontà di valorizzazione del prodotto della podolica. Si affronta il tema del miglioramento genetico, della sostenibilità ambientale, e soprattutto si pone l’accento sulla valorizzazione delle produzioni agroalimentari di qualità, obiettivi questi che si prefiggono, in particolar modo, le nuove generazioni che subentrano nelle aziende di famiglia. La Basilicata – conclude Quarto- si continua a caratterizzare per un’agricoltura di qualità e sostenibile, e il governo regionale , come testimoniato dalla presenza e dal costante impegno degli assessori dei dipartimenti agricoltura e sanità, Franco Cupparo e Francesco Fanelli, sono certo, continuerà a prestare la dovuta attenzione al settore zootecnico, in un momento economico particolarmente difficile soprattutto per l’aumento dei costi legati alla produzione e alle materie prime”.