Salva Potenza 2, in arrivo altri 30 milioni di euro per il capoluogo di regione, intervento Consigliere regionale Perrino. Di seguito la nota integrale.
“Se, come più di qualcuno afferma, Potenza si ritrova costantemente in deficit a causa dei servizi che offre a tutta la regione, forse è giunto il momento di distribuire tali servizi sul territorio, dal vulture-melfese, al lagonegrese, alla Val d’Agri, al metapontino, al materano. Quando non si riescono ad offrire servizi in maniera efficiente, l’unica soluzione possibile è questa. Si cominci dai corsi universitari e dai servizi sanitari. Questo tema va affrontato subito e senza infingimenti. Ne farò un punto centrale del mio intervento nella discussione di domani in occasione della sessione di bilancio.”
Il consigliere Perrino e la situazione del comune di Potenza
Di seguito la replica dell’ambientalista materano Pio Abiusi (Ambiente e Legalità)
L’intervento del consigliere Perrino è un po’ pasticciato perchè il deficit di Potenza non può essere determinato dai servizi che la città offre a tutta la Regione, non è infatti un fondamento valido. I servizi che la gente del vulture-melfese, del lagonegrese, della Val d’Agri, del metapontino, del materano richiedono in Potenza sono sevizi sanitari ed universitari che hanno o dovrebbero avere un loro equilibrio finanziario ma, comunque, non concorro alla formazione del bilancio comunale. In più la città capoluogo offre ospitalità remunerata sia alberghiera che di ristorazione e ne trae beneficio.
Ci sono invece quei cittadini residenti nei comuni limitrofi, Pignola, Picerno ecc… che si avvalgono dei servizi offerti dalla città capoluogo e questo è emerso già in altre circostanze. E’ bene che quei servizi richiesti da quei cittadini li paghino i comuni in cui quei cittadini hanno la residenza. Potenza aveva uno squilibrio nei costi del TPL,il costo era più del doppio rispetto all’introito circa 8 Meuro l’anno, oggi l’equilibrio è stato ripristinato. C’è ancora qualche disfunzione sul costo delle scale mobili ma la Regione annualmente dà un contributo per farvi fronte. C’è bisogno di una società che esercita il servizio urbano che sia seria ed organizzata. Questo fino ad adesso non si è verificato: prima Le FAL ed oggi Trotta, non sono certo il meglio. Va messo mano al costo dei servizi relativi all’igiene ed alla gestione dei rifiuti. L’Acta è un carrozzone costoso, basta dire che il numero degli indiretti per organizzare il servizio è consistente. Mettendo a gara il servizio c’è la certezza del costo, ovviamente il bando deve essere fatto bene e vanno stabilite certe garanzie. Le società, quelle serie, hanno un numero di indiretti bassissimo perchè realizzano economie di scala anche a livello nazionale. Vi sarebbe anche una certezza finanziaria per le società alle quali vengono richiesti servizi per conto del’Acta e la Regione non dovrebbe fare i salti mortali a supportare impianti per il trattamento rifiuti che non hanno risorse per fare investimenti perchè il Comune di Potenza non paga. Sia chiaro che poi non è tutto oro quello che luccica perchè ci sono alcune sfere di influenza, semmai aviglianesi, che possono destabilizzare!