Gal Start 2020: “Bernalda, un luogo magico con forte profumo di zagara”. Di seguito la scheda di promozione territoriale che riguarda Bernalda e Metaponto.
Nel cuore della costa ionica. A pochi chilometri dalle dorate spiagge Bandiera Blu di Metaponto, sorge Bernalda con il suo caratteristico centro storico, con i suoi scorci e le sue meravigliose attrazioni.
STORIA E COSA VEDERE
Bernalda sorge intorno al 1497, sulle rovine dell’antica città di Camarda, un agglomerato di case verso cui si spostò la popolazione di Metaponto, intorno alla fine del III sec. a.C. in seguito alla distruzione subita dai romani. Bernalda viene fondata dal barone Bernardino de Bernaudo, segretario del re Alfonso II d’Aragona, che decide di spostare il villaggio di Camarda nella zona del castello. Dopo l’Unità d’Italia e alla fine del brigantaggio, Bernalda subisce una fase di spopolamento, ma col tempo si ripopolerà fino ai giorni nostri in cui è diventata una meta storica importante da visitare in Basilicata.
Il Castello Aragonese, sede della Pinacoteca, la Chiesa Madre di San Bernardino da Siena, Piazza San Bernardino, Piazza Plebiscito: tutto a Bernalda ci parla di storia.
La Chiesa Madre di San Bernardino da Siena edificata sull’omonima piazza nel 1530 dal barone Bernardino de Bernaudo, è caratterizzata da mattoni di terracotta e cupole bizantine, all’interno i vari elementi pittorici e decorativi raccontano i quattro secoli di storia di questa chiesa.
Meritano una visita anche la Chiesa del Carmine, che ospita un grande crocifisso ligneo del XVII secolo e la Chiesa del Convento di Sant’Antonio da Padova, che riporta al suo interno il crocifisso ottocentesco raffigurante un Gesù Cristo carico di pathos.
FRANCIS FORD COPPOLA
Da Bernalda ad Holliwood per un successo mondiale
Continuando la passeggiata su Corso Umberto I a Bernalda, si arriva a Piazza Plebiscito, una villa giardino le cui guide prospettiche sono valorizzate da palazzi signorili ottocenteschi, dimore storiche della borghesia locale. Ben noto è diventato Palazzo Margherita, acquistato di recente del regista italo americano Francis Ford Coppola, che ha trasformato la struttura in un Resort 5 Stelle.
Il grande regista e produttore italo-americano è sempre stato legato alla terra dei suoi avi, in particolare del “mitico” nonno Agostino. Il quale, nel 1904, emigrò negli Stati Uniti, dando vita a una famiglia di cineasti, musicisti e artisti di vario genere.
Ha avuto una carriera cinematografica strepitosa sin da giovane ed in particolare il successo mondiale è arrivato con il film “IL PADRINO” che oggi compie più di quaranta anni ed ha visto innumerevoli edizioni, tutte di gran successo.
ll padrino è una trilogia cinematografica diretta da Francis Ford Coppola e tratta dall’omonimo romanzo di Mario Puzo, è incentrata sulla storia di una potente famiglia mafiosa di New York: i Corleone. I personaggi vennero interpretati da famosi attori come Marlon Brando, James Caan, Robert Duvall, Al Pacino, Robert De Niro e Andy García. I film della serie si sviluppano in un arco di tempo di 96 anni, dal 1901 al 1997.
Nel 1969 venne pubblicato il primo romanzo, Il padrino.
Nel 1971 la Paramount Pictures ne acquistò i diritti per fare un film; per dirigere il film fu scelto Sam Peckinpah, ma venne licenziato dopo poco per divergenze con la produzione, così fu contattato il giovane Francis Ford Coppola il quale aveva bisogno di denaro per finanziare un film a cui stava lavorando da tempo. Albert S. Ruddy fu scelto per produrre la pellicola. Marlon Brando venne ingaggiato per la parte del protagonista Vito Corleone, nonostante avesse dovuto accettare un cachet molto basso per ragioni finanziarie. Successivamente la produzione prese anche James Caan e Robert Duvall per interpretare due dei figli del protagonista, rispettivamente Sonny e Tom, mentre Coppola puntò sullo sconosciuto Al Pacino per la parte di Michael Corleone, altro figlio e successore di Don Vito, nonostante i pareri contrari della produzione. Le riprese si svolsero per la maggior parte a New York, ma alcune scene vennero girate anche in Sicilia. Si svolsero in un arco di circa 80 giorni, sino all’agosto 1971. Il budget a disposizione, a causa di problemi finanziari, non fu molto alto ma comunque in grado di accontentare le spese di produzione. All’uscita negli USA il film fu una vera sorpresa per la casa di produzione, arrivando a incassare 86 milioni di dollari nei soli Stati Uniti, e circa 100.000.000 di dollari nel resto del mondo. Attualmente gli incassi mondiali de Il padrino ammontano a 1.144.234.000 $, senz’altro uno dei risultati più alti della storia del cinema.
Nel 1989 Francis Ford Coppola si trovò in una grave crisi finanziaria, causata dall’insuccesso di alcune sue pellicole precedenti, e fu questa la ragione che lo convinse ad accettare la richiesta della Paramount a realizzare il terzo film della saga, nonostante avesse precedentemente dichiarato che essa sarebbe terminata col secondo capitolo. Per la sceneggiatura venne riconfermato, oltre a Coppola, anche Mario Puzo, mentre per le musiche arrivò Carmine Coppola padre del regista.
Al Pacino venne riconfermato nel ruolo di Michael, e come lui tornarono nei loro rispettivi ruoli anche Diane Keaton e Talia Shire, mentre Robert Duvall, inizialmente previsto nella sceneggiatura, rifiutò di tornare per ragioni legate al compenso. Al suo posto arrivò Andy García che interpreta il figlio illegittimo di Sonny, fratello di Michael, che diventerà anche il nuovo padrino alla fine del film. Si aggiunsero al cast anche Sofia Coppola, figlia del regista, e Franc D’Ambrosio, entrambi nel ruolo dei rispettivi figli di Michael. Quest’ultimo capitolo è più incentrato verso i rapporti della mafia con la Chiesa Cattolica e la politica. Rispetto ai primi due film Il padrino – Parte III ricevette minori consensi da parte della critica, ma fu comunque un successo al botteghino, incassando in tutto il mondo 136,7 milioni di dollari.
Francis Ford Coppola è cittadino onorario di Bernalda
Francis Ford Coppola è cittadino onorario di Bernalda.. Molti i Premi Oscar del Cinema, tra cui lo stesso Francis, il padre Carmine, la figlia Sofia, il nipote Nicolas Cage. E proprio in Basilicata, nella sua “Bernaldabella”, come ama definirla, Francis ha investito, prendendo casa, con l’acquisto dello storico Palazzo signorile della famiglia Margherita, il cui Giardino interno, è, tuttora, patrimonio dei Beni Culturali e Ambientali Italiani. Coppola lo ha trasformato in un resort lusso a cinque stelle, con una clientela perlopiù internazionale, composta anche da personaggi del mondo del cinema, delle arti, della musica e dello sport. Civettuolo il bar ristorante, che il grande cineasta ha aperto anche alla fruizione della comunità locale, intitolandolo, non a caso, “Cinecittà”.
Recentemente, l’attore e regista bernaldese Michele Salfi Russo ha realizzato un docufilm “Il fischio di famiglia” (The family whistle), che racconta, attraverso immagini inedite, fotografie e interviste esclusive alle diverse generazioni dei Coppola, la storia di una famiglia dai risvolti epici. Il lavoro cinematografico ha vinto anche il Premio per la Fotografia al Festival cinematografico di Boston ed è stato proiettato, alla presenza dello stesso Russo, accolto in pompa magna, anche al Festival del Cinema di Cannes. Peccato che l’idea di Coppola, fatta propria dai fratelli Gaetano e Michele, procugini di Francis, di creare nel Castello Torremare di Metaponto un contenitore internazionale di arti visive, non abbia trovato il supporto politico e strategico adeguato; che avrebbe potuto dare ben altra visibilità e attenzione alla storica struttura, che Francis ama definire “Masseria culturale fortificata”.
COSA MANGIARE A BERNALDA
Se si arriva a Bernalda non si può non notare il profumo agrumato dei frutteti che ne caratterizzano il territorio, srigionando nel periodo di maggio giugno un forte profumo di zagara” dai fiori dele piante di agrumi.Frutta e ortaggi freschi colorano e caratterizzano questo piccolo gioiello lucano. Altre tipicità sono i lambascioni sottolio o gli “gnummruìdd”, involtini di interiora di fegato o polmone: non possono mancare sulla tavola di chi ama i sapori forti, accompagnati da un immancabile bicchiere di vino.
IL BORGO DI METAPONTO
Nel VII secolo a.C. nel sud Italia arrivarono gli Achei, popolo greco che fondò molte colonie nell’Italia del Sud, tra le quali l’antica Metapontum, oggi frazione della cittadina di Bernalda, costruita tra i fiumi Basento e Brandano. La città, dove peraltro il matematico Pitagora si rifugiò dopo la cacciata da Crotone, divenne ben presto il centro della Magna Grecia, anche se l’appoggio a Pirro prima e ad Annibale poi, la portarono verso un inesorabile declino. Il simbolo del sito archeologico sono le Tavole Palatine, ossia i resti dell’antico tempio dorico dedicato a Hera risalente al VI secolo a.C. Si scorgono ancora l’area sacra con le vestigia dei templi dorici di Atena e Apollo e quelle del tempio ionico consacrato ad Afrodite, l’agorà e un teatro con tanto di cavea semicircolare, precursore dei futuri anfiteatri romani. Nel quartiere dei ceramisti, il kerameicos, si possono osservare i resti delle fornaci dove si producevano le prime ceramiche dipinte con figure rosse su sfondo nero.
FLORA E FAUNA
Se si arriva nella costa metapontina, non può mancare un itinerario a contatto con la natura nella Riserva di Metaponto, un’area naturale protetta istituita nel 1972 che occupa 240 ettari lungo la costa ionica lucana, tra le foci dei fiumi Bradano e Basento, incluse nella Rete Natura 2000 come Siti di Importanza Comunitaria (SIC), nel comune di Bernalda, dove è possibile ammirare la migrazione di cicogne e fenicotteri o i bellissimi aironi cenerini stanziali. Giunti al mare, quando si è fortunati si può avvistare la specie protetta di tartarughe marine “Caretta Caretta”.
Per rispettare queste specie e la natura incontaminata di questi luoghi, l’ingresso nella riserva naturale è consentito solo a piedi o in bici. E’ possibile prenotare delle visite guidate con i volontari del centro ambientale CEA.
I PROGETTI SLOW TRIP DI BERNALDA
SULLE ORME DI PITAGORA
“Sulle orme di Pitagora è un viaggio esperienziale tra natura e cultura, che trae spunto dalla filosofia pitagorica per cui tutto è numero….ipse dixit”. Il viaggio segue le orme di Pitagora, filosofo e matematico greco, che ha vissuto proprio a Metaponto gli ultimi anni della sua vita.
Attorno alle “Tavole Palatine”, tra i resti della sua scuola, ci sono i campi dove si coltivano tanti ortaggi. In riva al mare, ascoltando le stelle sarà possibile percepire la sua presenza. Cercare “simbolicamente la tomba di Pitagora ancora ignota per gli accademici e gli archeologi.
Prenotazioni da aprile a settembre/reservations from april to september; Durata 3 notti/duration 3 nigthsInfo e prenotazioni/For info and reservation
CEA Bernalda – Metaponto; wwwceabernaldametaponto.it; cell.+393294194411