Sono 29.875 i nuovi casi Covid registrati in Italia nelle ultime 24 ore, contro i 9.820 di ieri ma soprattutto i 44.489 contagi di martedì scorso, a conferma di un trend settimanale in costante calo. Anche se al dato odierno manca l’Emilia Romagna, che a causa di un aggiornamento informatico non ha comunicato i numeri di oggi. I tamponi processati sono 269.971 (ieri 93.813) con il tasso di positività che sale dal 10,5% all’11,1%.
I decessi sono 95 (ieri 80). Le vittime totali da inizio pandemia salgono a 166.127. Ancora in calo i ricoveri: i pazienti in terapia intensiva sono 1 in meno (come ieri), con 29 ingressi giornalieri, e sono 290 in tutto, mentre nei reparti ordinari sono 131 in meno (ieri -12), 6.257 in tutto. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
Federfarma, “Per la nuova campagna, fino a 15mila presidi e 35mila farmacisti”
“Oggi ci sono circa 9mila farmacie, praticamente la metà, dove ci si può vaccinare e ci sono oltre 35mila farmacisti che hanno già fatto il corso per diventare vaccinatori. Finora sono state oltre 3 milioni e mezzo le somministrazioni contro il Covid, ma credo che nell’autunno potranno salire e diventare molte di più perché penso che possa essere un obiettivo raggiungibile arrivare ad almeno 25mila farmacie, sulle quasi 20mila totali, dove ci si potrà immunizzare non solo contro il Covid ma anche contro l’influenza”. Lo spiega Marco Cossolo presidente di Federfama, la Federazione che riunisce i titolari di farmacia.
Inail, assenza di quasi un mese per ogni contagiato sul lavoro
L’inabilità temporanea riconosciuta per ogni tipo di indennizzo per contagi Covid sul lavoro ha superato complessivamente i quattro milioni di giornate, con un numero medio di giorni di assenza dal lavoro, compresi i tre di franchigia, pari a 27. In media, dunque, ogni infortunato da Covid-19 si assenta dal proprio posto per quasi un mese. Emerge dal 27esimo report nazionale sulle infezioni di origine professionale da nuovo coronavirus dell’Inail.
Per la prima volta identificata la sottovariante ‘Omicron 5’ in Romagna
Identificata per la prima volta in Emilia Romagna dal Laboratorio di Pievesestina (Forlì-Cesena) la sottovariante Omicron ‘BA.5’ del virus Sars-Cov-2, comunemente nota come ‘Omicron 5’: il tampone su cui, a random, è stato eseguito il sequenziamento genomico, era stato effettuato nel drive through della Fiera di Forlì su un cittadino del 1984 con sintomi respiratori lievi, ora in isolamento domiciliare. Attualmente, secondo le indicazioni ministeriali, sono due le tipologie di sequenziamento che vengono eseguite dal Laboratorio di Pievesestina: una riguarda i casi considerati particolari e rilevanti per motivi epidemiologici (ad esempio relativi a infezioni particolarmente severe), che vengono sequenziati tutti. Il secondo tipo è invece casuale: vengono sequenziati circa 25 campioni due volte alla settimana, quindi una cinquantina ogni sette giorni, senza alcuna selezione; l’unica condizione è che si tratti di una prima infezione e che abbiano una carica virale sufficiente per poter effettuare l’analisi.