Un incontro urgente con l’Assessore Regionale alla Salute Fanelli per affrontare problematiche e criticità delle strutture di riabilitazione ex art. 26. E’ la richiesta dell’Associazione Sanità Futura, in sintonia con quelli che sono i diritti di rappresentanza a tutela delle strutture ad esse aderenti, in qualità di associazione che registra tra i propri iscritti anche strutture sanitarie di riabilitazione ex art. 26 L. 833/78.
Nel corso dell’ultimo anno – sottolinea Sanità Futura – si sono tenuti tavoli tecnici ed incontri e si sono prodotti, per conseguenza, atti normativi, senza aver convocato e quindi consultato tutte le associazioni di categoria. In questo modo si sono configurati atti lesivi del diritto di rappresentanza dell’Associazione Sanità Futura ma soprattutto non si è tenuto conto di una parte rilevante delle criticità del settore, lasciando queste irrisolte.
Non è più possibile indugiare su alcune questioni che riguardano direttamente le imprese sanitarie e la salute dei cittadini lucani, in particolar modo il settore della riabilitazione estensiva che in Regione Basilicata è rappresentata quasi esclusivamente da centri privati accreditati.
Le prestazioni riabilitative, che – si legge nella nota – ricordiamo essere rivolte a persone affette da gravi disabilità, sono garantite da strutture per lo più in regime ambulatoriale e domiciliare che aderiscono all’Associazione Sanità Futura che erogano prestazioni riabilitative di elevata qualità e garantiscono centinaia di posti di lavoro impiegando risorse di alta specializzazione. Per tali importanti ragioni non possono quindi rimanere inascoltate.
Sono molteplici le criticità che tormentano il settore della riabilitazione in Basilicata, ed è scaduto il tempo entro cui gli Enti preposti e la Regione in primis devono farsi carico di risolverle assumendosi tutte le responsabilità.
A partire dalla precarietà dei rapporti contrattuali in essere tra le strutture e le AASSLL (scaduti nel 2018/2019 e in prorogatio di anno in anno fino al 31/12/2021) che non permettono alcun tipo di programmazione per le imprese che hanno la responsabilità del buon andamento della gestione economica e finanziaria per tutelare anche dei posti di lavoro.
Per non parlare poi delle lungaggini burocratiche e amministrative, o ancora peggio dello scaricabarile di responsabilità tra gli enti regionali e le Aziende Sanitarie che non permettono di dare seguito ad atti normativi definiti già tempo.
Ancora una volta è la trasparenza della pubblica amministrazione ad essere in gioco e di fronte a questa condizione non è più possibile restare pigri e inoperosi.
E’ per queste ragioni che l’associazione Sanità Futura chiede un incontro con l’Assessore alla Sanità Fanelli teso ad una chiara e corretta programmazione sanitaria del settore della riabilitazione evitando che, così come ormai accade da anni, le strutture si rivolgano alla giustizia amministrativa aumentando il rischio di ennesime bocciature ai danni della Regione e delle conseguenti responsabilità.