Un nuovo incendio, il terzo negli ultimi sette giorni, quasi sicuramente di natura dolosa, è stato appiccato la notte scorsa a Scanzano Jonico, in provincia di Matera: le fiamme hanno causato danni ingenti a un’azienda ortofrutticola, la Suriano.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e le Forze dell’ordine che stanno facendo accertamenti.
Nelle scorse settimane, incendi dolosi avevano distrutto due stabilimenti balneari della cittadina jonica lucana.
Intorno alla mezzanotte, i Vigili del fuoco sono intervenuti per l’incendio partito da alcune pedane nel piazzale dell’azienda ortofrutticola. Le fiamme hanno distrutto le stesse pedane, cassette di plastica e un cella frigorifera esterna.
L’incendio è stato definitivamente spento dopo circa sei ore.
Incendio impresa agricola a Scanzano Jonico, Romano (Fai Cisl): “È in corso attacco allo Stato, contrastare la paura con la speranza”
“Il quarto attentato incendiario a Scanzano, questa volta a danno di un’impresa agricola, sembra non lasciare dubbi sulla matrice criminale di questi episodi”. Lo ha detto in mattinata il segretario generale della Fai Cisl Basilicata Giuseppe Romano commentano l’incendio che nella notte ha distrutto il magazzino di un’azienda ortofrutticola a Scanzano Jonico. Nei giorni scorsi altri roghi avevano interessato due stabilimenti balneari della zona. “Lo stillicidio di attentati che sta funestando questo territorio sono un plateale attacco allo Stato e all’intera comunità di Scanzano. Non si può rimanere inermi o rassegnati dinanzi alla barbarie e alla volontà dei gruppi criminali di prevaricare le leggi e imporre il proprio codice di violenza. È chiaro che la recente costituzione della Dia e l’opera di contrasto sempre più incisiva delle forze dell’ordine ha indotto la criminalità organizzata a giocare il tutto per tutto confidando nella capacità di generare paura nella comunità con una vera e propria escalation di violenza. Per questo la risposta alla strategia criminale deve essere una sana ribellione democratica della società civile perché la battaglia contro la malavita si combatte anche facendo attecchire la cultura della legalità e contrastando la paura con la speranza. Noi come sindacato – ha concluso il segretario della Fai Cisl – siamo ancora più determinati a continuare il nostro lavoro contro ogni sopruso e per tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sul valore della legalità e della convivenza civile”.