Si celebra il 29 maggio la 21^ Giornata Nazionale del Sollievo che chiama a raccolta tutti i centri di cura ospedalieri nazionali e che anche quest’anno è promossa dal Ministero della Salute e dalla Fondazione Nazionale “Gigi Ghirotti”. Una giornata dedicata alla promozione e alle testimonianze di quella che è la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale dei malati terminali che non posso più essere curati con finalità di guarigione” o di quei malati affetti da dolore cronico non collegato a neoplasie. L’iniziativa tende a promuovere la diffusione delle cure palliative e la lotta al dolore anche in relazione ai nuovi percorsi di cura introdotti dal DM 71/2022 su “Modelli e standard per lo svilupo dell’Assistenza Territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale”.
La Giornata Nazionale del Sollievo coinvolge anche l’Azienda Sanitaria di Potenza il cui bacino di utenza è pari ad oltre 360.000 cittadini dislocati sui cento comuni della provincia e che prevede nel suo organico anche l’effettuazione di cure palliative domiciliari che ogni anno interessano oltre mille nuovi pazienti.
Proprio in materia di cure palliative, l’Asp Basilicata guarda ai nuovi bisogni sanitari mediante una valutazione multidimensionale specifica che viene svolta con il sistema InterRAI, una “suite componibile di raccolta ed elaborazione dati” che comprende le necessità assistenziali dei pazienti cronici e terminali attraverso algoritmi con cui predispone un adeguato impianto logistico calibrato alla nuova popolazione sanitaria. Il sistema innovativo di cure palliative si lega a impianti venosi ecoguidati, terapia del dolore, terapie a sorveglianza medica, paracentesi, emotrasfusioni, gestione NAD, gestione delle lesioni croniche cutanee, sedazione terminale.
Per il Direttore del Dipartimento Post Acuzie di Venosa, Gianvito Corona, “le cure palliative rappresentano la complessità di tutti quegli interventi diagnostici terapeutici ed assistenziali che mettono al centro le persone con patologie croniche ed inguaribili. Si tratta di cure destinate a garantire dignità e migliore qualità della vita alla persona affetta da grave malattia e che non risponde più alle cure o che è sofferente per patologie croniche degenerative. Importanti, in ambito sanitario locale, le strutture di prossimità di cui la Basilicata si doterà grazie ad un impegno di fondi nazionali”
Per il Direttore Generale della Asp Giampaolo Stopazzolo, “fondamentale è il ruolo dell’Azienda Sanitaria locale del capoluogo che garantisce un’assistenza qualificata ed innovativa tenendo conto
del diritto di accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore per ciascun individuo, basandosi sul diritto alla salute che interessa la globalità e l’uguaglianza della persona. A livello territoriale sono interessati tutti gli ambiti assistenziali che permettono di affrontare la malattia con serietà e sistematicità”.
Per quanto attiene l’assistenza domiciliare, il Direttore Sanitario Luigi D’Angola ha ribadito l’importanza di “mettere al centro del sistema il paziente a cui deve essere garantito un ampliamento dell’offerta delle cure. La rete va certamente ancora ristrutturata e adeguata alle esigenze personali di ogni paziente e di ogni contesto familiare. Fondamentale il ruolo della Centrale Unica delle Dimissioni che risolverà la criticità data da quel vuoto assistenziale che intercorre tra la dimissione del paziente ela presa in carico da parte del sistema delle cure palliative. La centrale delle dimissioni dovrà andare quindi di pari passo con le COT (Centrali Operative Territoriali). Fondamentale in Basilicata anche la realizzazione di una rete di Telemedicina per i servizi oncologici e di assistenza territoriale che permetterà di riorganizzare i servizi e raccogliere i dati territoriali”. Alla Giornata del Sollievo la Asp farà seguire nel mese di giugno un convegno dedicato appositamente al tema.