Un documento contenente proposte di modifica ed integrazione della Legge Nazionale 106/2014 (Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo che istituisce i Distretti) è stato approvato all’unanimità dall’assemblea generale dell’Associazione Nazionale Distretti Turistici (oltre 60 in Italia) che costituiscono modalità innovativa di governance territoriale utile per il processo sociale ed economico delle Comunità locali, per il ripopolamento e la rigenerazione dei borghi e delle aree più svantaggiate. Ne dà notizia il segretario generale dell’Associazione Saverio Lamiranda (a.d. Terre di Aristeo) confermato alla carica al termine dell’assemblea insieme al presidente Claudio Ucci (Distretto Gran Sasso Abruzzo) e vice presidente Antonio Ferrarelli (Venezia Orientale). Il documento – spiega Lamiranda – rappresenta un contributo per il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia che di recente ha disposto l’istituzione di una Commissione con il compito di approfondire gli aspetti della disciplina dei Distretti Turistici ed elaborare le proposte anche normative di intervento in materia.
Abbiamo individuato – sottolinea il documento – le azioni prioritarie riconducibili ai progetti pilota, indicando i prevalenti ambiti e modalità operative anche nel rapporto con le diverse Amministrazioni ed Agenzia Pubbliche interessate, le priorità riconoscibili alle imprese aderenti e quant’altro ritenuto utile alla promozione e allo sviluppo delle imprese del territorio, specialmente per il ripopolamento e la rigenerazione dei Borghi e delle aree più svantaggiate. Per questo abbiamo richiesto che sia privilegiato e maggiormente sostenuto l’utilizzo complementare e integrato delle diverse risorse ed agevolazioni esistenti ai diversi livelli di competenza e necessarie allo scopo, nonché l’attivazione di strumenti e metodologie di maggiore coinvolgimento dei privati, come la finanza di progetto e i fondi di investimento. Inoltre chiediamo al Ministro del Turismo di definire e liquidare, annualmente, sulla base delle disponibilità del bilancio di competenza, il contributo disponibile da corrispondere ai Distretti, o loro organismi di rappresentanza a livello regionale, specificamente destinato alla realizzazione delle attività di animazione, promozione, studio, indagine, programmazione e progettazione di cui agli articoli precedenti; Assicurare una efficace azione di raccordo e coordinamento per i rapporti con le Regioni e i diversi Ministeri, Enti, Agenzie ed Amministrazioni Pubbliche coinvolte, nonché con l’Unione Europea nelle sue diverse articolazioni, finalizzate al miglior conseguimento degli obiettivi della Legge; Istituire un gruppo di lavoro permanente fra i delegati del Ministero e dei Distretti, o loro Organismo di Rappresentanza a livello nazionale, e delle altre Amministrazioni coinvolte per lo svolgimento di una azione di monitoraggio della Legge, al fine di valutare i risultati della stessa, anche a livello territoriale, per l’eventuale adozione dei provvedimenti conseguenti. In sintonia con la strategia definita dal Ministro Garavaglia che riconoscere che “l’istituzione dei distretti favorisce la tutela e la promozione del territorio, la sostenibilità, l’imprenditorialità, la crescita del reddito e lo sviluppo culturale”, l’Associazione – conclude Lamiranda – sta svolgendo una forte azione di animazione territoriale ed assicura un’ efficace attività di supporto istituzionale per questa nuova fase che riguarda i progetti di recupero dei borghi. Nell’ambito dei Distretti, infatti, sono realizzati progetti pilota, come Terre di Aristeo, anche al fine di aumentare l’attrattività turistica del territorio, la competitività e resilienza delle imprese, favorire gli investimenti e creare o implementare, anche attraverso interventi di semplificazione amministrativa, aree favorevoli agli investimenti, sostenere azioni per la riqualificazione delle aree del Distretto, per la realizzazione di opere infrastrutturali, per l’animazione, la formazione la comunicazione, la promozione, le nuove tecnologie e quant’altro necessario allo sviluppo integrato delle Comunità locali proponenti I progetti pilota con un volume di azioni ed investimenti integrati per un importo complessivo non inferiore a 50 milioni di euro sono riconosciuti di particolare rilevanza strategica ed interesse Nazionale e saranno realizzati anche mediante l’utilizzo complementare ed integrato delle risorse ed agevolazioni esistenti ai diversi livelli di competenza necessari allo scopo.