Referenti territoriali della Lega di Venosa, Matera, Rionero e Policoro in una nota difendono il consigliere regionale della Lega Massimo Zullino a seguito delle polemiche scaturite in occasione della scelta di astenersi da parte di Zullino durante la votazione in Consiglio regionale per il “Salva Potenza”. Di seguito la nota integrale.
Altro che dimissioni, l’attività politica del nostro Vice Coordinatore è encomiabile.
Alcuni bene farebbero a seguirne l’esempio.
Sentiamo, in qualità di referenti sul territorio lucano nei diversi comuni dove la LEGA è presente, la necessità di puntualizzare ed esprimere la nostra opinione su alcune dichiarazioni (ad esempio quelle dell’Assessore allo sport del Comune di Potenza Gianmarco Blasi) avvenute a mezzo stampa che concludevano con le dimissioni da Vice Coordinatore del Consigliere Regionale leghista Massimo Zullino a cui va tutta la nostra massima solidarietà e vicinanza.
Anzitutto, troviamo quantomai grottesca questa richiesta che temporalmente ha preceduto le elezioni comunali di Potenza (e non il contrario come loro affermano) e che, di conseguenza, lui sì che ha contribuito a creare le condizioni politiche con la Lega, per l’elezione del Sindaco Guarente, riuscita solo grazie a Matteo Salvini.
Apprendiamo con piacere, la ritrovata identità culturale leghista del gruppo potentino, auspicando che sia davvero mutata rispetto a quella del passato dove proprio il Sindaco Guarente offendeva su Facebook con epiteti irripetibili, Matteo Salvini e tutti i presenti sul pratone di Pontida. In quegli anni alcuni di noi, Zullino in primis, erano già lì a sostenere il nostro Capitano e la Lega tutta a riprova di quella identità che i “leghisti” di Potenza pare abbiano ritrovato solo ora.
Aggiungiamo inoltre che lo stesso Guarente durante la sua audizione in Commissione Regionale ha affermato che gli esponenti di questo Governo Nazionale (quindi anche la Lega) “ hanno fatto solo chiacchiere”, preannunciando inoltre con tono minatorio che se non avesse ricevuto i 40 milioni di euro per Potenza avrebbe messo i “dazi doganali” all’ingresso della Città scaturendo l’ira di quasi tutti i Consiglieri.
A seguito di questi episodi del Guarente che per sua natura comportamentale risulta spesso irruente e divisivo , ci chiediamo se forse non sia il caso che lo stesso Sindaco chieda scusa al Consiglio Regionale, ai lucani in generale ma sopratutto al suo stesso partito? Non capiamo, inoltre, il perché di questo livore nei confronti del Vice Segretario Zullino che per amore di partito ha sempre consentito ad altri di fare un passo avanti negli incarichi, nelle nomine, nei ruoli istituzionali lavorando a pancia in giù per amore di partito risultando quindi inclusivo e conciliante facendo
gioco di squadra come il Capitano ci insegna. Anche l’intervento in Consiglio della Consigliera Sileo che pubblicamente dichiarava che la classe dirigente nazionale compresa la Lega, “ha fallito l’azione di governo”, risulta fuori luogo, perché sappiamo con assoluta certezza che Matteo Salvini si è speso e si sta spendendo e non solo per Potenza. Per cui per tornare al tema delle dimissioni ci viene un dubbio: tanto l’intervento di Guarente & company quanto quello della Sileo, stanti le loro dichiarazioni , volevano forse chiedere le dimissioni del Senatore Pepe sbagliando nome indicando Zullino?
Se proprio si vuole trovare qualcuno da additare a livello locale, non è responsabilità di un capogruppo tenere il gruppo unito? Se si punta a spostare la questione sul piano politico, non è forse il Segretario Marti il responsabile dell’azione politica Regionale? Ci fa piacere che finalmente il gruppo potentino riconosca Zullino quale Vice Segretario Regionale e quindi ci chiediamo: perché Guarente con ben 6 Consiglieri Regionali della Lega fa presentare l’emendamento “Salva Potenza” all’unico Consigliere di Forza Italia? Perché non si è rivolto al suo gruppo consiliare? Facciamo notare come Guarente e i suoi adepti abbiano prima snobbato il gruppo della Lega e poi preteso il voto favorevole. L’epilogo è che tre consiglieri su cinque non hanno espresso voto favorevole e gli altri due hanno comunque mal digerito l’azione politica di Guarente. Inoltre tutti i partiti sia di maggioranza che di minoranza ne sono usciti male, per es. aver barattato il voto favorevole di Mario Polese (Itala Viva) con i 300.000 euro al Comune di Melfi pena il suo voto contrario, non è stato certo un bel segnale politico di identità culturale. Così anche il non voto del Consigliere Cifarelli (Pd) che ha agevolato l’approvazione del “Salva Potenza” unitamente al voto favorevole del candidato presidente del Centro Sinistra Carlo Trerotola non sono stati proprio un bell’esempio. A tutte queste riflessioni, visti i precedenti con Cappiello, poi Vizziello, poi Coviello, poi Mecca. si aggiunge un dubbio: non è che la triade Pepe, Fanelli e Guarente abbia dato avvio ad una lotta fratricida al suo stesso interno in vista delle prossime elezioni politiche nazionali? Strana coincidenza ! Zullino quindi, se così fosse, risulterebbe solo lo strumento e/o il pretesto per avviare altre valutazioni politiche? Tra l’altro, a sentire l’intervento di Zullino non ci sembra, come dicono
loro, abbia parlato male di Potenza.. al contrario, ha fatto una precisa disamina di quello che è un sentire comune di tutta la Regione, ovvero che le casse della Regione Basilicata non possono essere considerate un bancomat da cui attingere senza neppure rendicontare, come dice giustamente anche il nostro referente Regionale degli Enti Locali Amedeo Cicala.
L’intervento di Zullino quindi, mirava a coglierne l’occasione per inserire un sano principio: quello della buona amministrazione, inserendo dei nuovi criteri per accedere all’istituendo fondo destinato a tutti i Comuni, basato sull’autonomia federalista che tanto sta a cuore alla Lega. In questo modo, con l’azione di mediazione di Zullino che il suo ruolo gli impone e che è stata apprezzata dai territori, ha voluto lanciare un chiaro messaggio: la Lega non lavora “pro domo sua” ma si impegna a tutelare “tutti” i territori. Se questa corretta azione politica del nostro Vice Segretario Regionale Zullino debba essere strumentalizzata per chissà quali fini, saremo noi a chiedere al
Segretario Federale Matteo Salvini quale classe dirigente politica intende costruire in questo partito in Basilicata.
Pertanto, non bisogna sbattere nuovamente in prima pagina il nostro partito per questioni spiacevoli
e, questa volta, con una motivazione addirittura inesistente di certo non edificante per la Lega stessa, in cui anche qui ci chiediamo se fosse il caso in questo momento di campagna elettorale di sferrare irresponsabilmente un altro duro colpo alla Lega! Quindi invitiamo gli amici di Potenza a concentrarsi più sulle tematiche che interessano i cittadini e a lavorare con i gazebo, a sostegno del SI nella campagna referendaria del prossimo 12 Giugno e a cessare una volta per tutte questo clima divisivo che il Capoluogo alimenta nella Lega.