Proteste dializzati Chiaromonte, assessore regionale Cupparo: “Azioni sono già in campo”. Di seguito la nota integrale.
A seguito delle proteste dei dializzati di Chiaromonte, da rappresentante istituzionale di questo territorio, mi sono attivato per approfondire la questione sollevata raccogliendo informazioni dall’Assessore Fanelli, Asp, A.O. San Carlo. Dalle notizie ottenute, vorrei tranquillizzare i pazienti che non sono in alcun modo “abbandonati”. La convenzione con l’ASM Matera non scade alla fine di questo mese (maggio), ma a febbraio del prossimo anno. Per questo invito alla massima responsabilità, specie da parte del personale sanitario ospedaliero, evitando attraverso false notizie di alzare un polverone inutile e di denigrare un servizio che va garantito a pazienti fragili. Martedì 31 maggio è stato convocato un incontro con i direttori Asm (Pulvirenti) Asp (Stopazzolo) e Spera (A.O. San Carlo) per coinvolgere anche i nefrologi del San Carlo. Il problema della carenza dei nefrologi che non troviamo è purtroppo un problema non solo regionale. Comunque, ribadisco: non è arrivata alcuna formale comunicazione di recesso dalla Convenzione con Matera stipulata il 24/02/22. Da quanto ho ricostruito la realtà è più complessa di quanto i cittadini denunciano. La Regione e le Aziende non hanno responsabilità su quanto sta succedendo, addebitabile esclusivamente all’insufficiente numero di medici, ancor più specialisti, a livello nazionale. Il concorso per Nefrologia, fatto dal San Carlo, come tutti gli altri concorsi, non ha garantito l’assunzione di un numero sufficiente di nefrologi. In particolare, lo stesso medico operante a Chiaromonte, pur avendo accettato l’ASP a seguito del concorso, ha poi avuto la possibilità di tornare nella sua regione ed è andato via. Martedì, dunque, nell’incontro AOR-ASP-ASM, si cercherà di trovare una soluzione chiedendo, nell’ambito di una convenzione, ai medici di aumentare l’attività extraorario che, per la verità, già garantiscono. Quanto all’iniziativa che qualcuno ha annunciato di ricorrere al Ministro Speranza (Salute), siamo i primi a sottoscriverla perché in attesa delle misure previste dal Pnrr al Ministero spetta per primo garantire i servizi essenziali di tutela della salute (senza scaricare su Regioni e Aziende Sanitarie ed Ospedaliere) rispetto ai quali, come assicurano il Presidente Bardi e il collega assessore Fanelli, nessuno di noi è “”sordo o cieco””. E’ il caso di ricordare in proposito che solo una decina di giorni fa ho partecipato ad un incontro presso l’Ospedale di Chiaromonte con il direttore sanitario San Carlo D’Angola, il dirigente generale ASP Stopazzolo, medici e personale di Chiaromonte proprio per raccogliere le esigenze prioritarie della struttura ospedaliera secondo il principio che caratterizza il mio agire politico che da loro devono venire indicazioni a cui dare risposte.