Interessante convegno su “Fondamenti della pace nella 3 religioni monoteiste (ebraica, cristiana e islamica)” si è tenuto nell’Aula Magna del Liceo Scientifico di Matera. Relatori la professoressa Crolina Santeramo docente emerita di Storia e Filosofia nei licei, don Pasquale Giordano, docente di Sacra Scrittura e Ali Samad, operatore culturale islamico. Presenti monsignor Salvatore Ligorio, il vicario Di Candia, il vice prefetto Vincenzo Gentile.
Il preside Zagaria ha introdotto i lavori dichiarando che: “La pace non è l’oggetto del desiderio. Se dovesse scoppiare la terza guerra mondiale tutta l’umanità andrebbe distrutta. Ci auguriamo che la giustizia sociale possa essere solida in tutti gli Stati. Le religioni possono ottenere la pace se c’è concordia tra le autorità stesse”. La dottoressa Santeramo sottolinea che non ci può essere giustizia senza uguaglianza. “Questo convegno spiega la Santeramo-. analizza i presupposti su cui le tre religioni dovrebbero intendersi perché si attui questo progetto di pace nel mondo. E’ storico per capire il percorso di ogni religione, che non sono in contrasto ma sono nate l’una sull’altra. Differenze ci sono ma dobbiamo puntare sulla concordia. L’argomento è in ogni caso di estrema delicatezza”. Il suo è un excursus per grandi linee (dagli Ebrei come religione monoteista, al Cristianesimo, dall’esodo a Hitler, al’illuminismo, all’immigrazione, alla Trinità e Creatività, alla cultura dell’accoglienza, all’individualismo e al totalitarismo, all’Umanesimo, al Cristianesimo e al ‘900 che tiene l’uditorio avvinto. La dottoressa conclude precisando che l’obiettivo è la convivenza di stili di vita e quindi di un’etica globale”.
Prezioso anche il contributo di Don Pasquale Giordano: “Il mio punto di partenza è la specificità nel Cristianesimo che affonda le radici in una relazione con Gesù Cristo che ispira le relazioni con altre persone vicine per affinità familiare, culturale e religiose in campo culturale, etico e epr quanto attiene il credo. La relazione è con chi è altro da se. Il punto di partenza è il concetto di Pace nell’Antico Testamento che può essere declinato in vita pienamente realizzata che passa attraverso una relazione equilibrata nella Triplice dimensione di Dio, di se stesso e degli altri. Questo si realizza pienamente in Gesù Cristo, definito da Paolo nella lettera agli Efesini la nostra Pace. La pace realizzata da Cristo è il ristabilimento delle nostre relazioni autentiche con Dio che si riverberano in relazioni con gli altri nella giustizia. Non ci può essere Pace senza Giustizia e non ci può essere Giustizia senza uguaglianza. Questa Pace realizzata da Gesù si riverbera nella vita quotidiana del Cristiano. La posizione della Chiesa soprattutto con Giovanni XXIII e Paolo VI si concentra sulla sensibilizzazione delle coscienze fuggendo il pericolo del ricorso alla sola diplomazia o allo spiritualismo”. Ali Samad ha detto che “l’Islam non è quello che viene descritto a noi ma è quello della Pace, della Concordia. Anche i Talebani sono dei Politici che strumentalizzano l’Islam e non è giusto accostare l’Islam ad Al Kaeda. L’occidente ci ha dato anche i vari Stalin, Hitler, la mafia. Come voi avete i vostri bubboni anche noi ne abbiamo. L’Islam vero è pacifico e tollerante”.