Questa mattina in piazza Vittorio Veneto a Matera si è svolta per il 76° anniversario della festa della Repubblica. Dopo il raduno in piazzetta Pascoli le Autorità e le Associazioni Combattentistiche e d’Arma hanno raggiunto in corteo piazza Vittorio Veneto per dare vita alla cerimonia istituzionale.
Gli onori alla massima Autorità, il Prefetto di Matera Sante Copponi, l’alzabandiera e la deposizione di una corona di alloro al Monumento dei Caduti sono stati i momenti topici che hanno preceduto gli Interventi: del Prefetto della Provincia di Matera, che ha letto il messaggio del Capo dello Stato;Sergio Mattarella, del Presidente della Consulta Provinciale Studentesca, Stefano Melodia, del Presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese e del Sindaco di Matera Domenico Bennardi, Hanno partecipato alla cerimonia il Picchetto Armato Interforze e la banda musicale dell’Associazione Culturale Musicale “Nunzio Vincenzo Paolicelli” Città di Matera.
Michele Capolupo
Festa della Repubblica, intervento di Piero Marrese, presidente Provincia di Matera
E “Il 2 giugno festeggiamo il compleanno dell’Italia repubblicana ma anche la celebrazione di una vittoria, quella della dignità umana e della libertà. La guerra in Ucraina ci conferma che la libertà non è acquisita una volta per sempre e che, per essa, occorre sapersi impegnare senza riserve”. E’ uno dei passaggi del discorso che pronuncerà oggi il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, in occasione delle celebrazioni del 2 giugno.
“Oggi, 2 giugno 2022 – è il pensiero diMarrese – ricorre il 77 ° anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana che, il 2 e 3 giugno 1946, dopo un’estenuante guerra e una lunga dittatura si dava una nuova forma di governo con un referendum aperto a tutti, in cui prevalse per scelta popolare con oltre due milioni di voti la forma repubblicana su quella monarchica.
È un po’ quindi il compleanno dell’Italia repubblicana, di un’Italia già da tempo unita ma che solo allora, dopo due guerre mondiali e la caduta del fascismo, seppe risorgere con uno slancio d’orgoglio e riprendere con decisione e con forza le redini del proprio destino dandosi una moderna e rinnovata forma di governo che è garanzia ancora ai nostri giorni di democrazia. Fu infatti questo un risultato così grande e una conquista così importante per la storia d’Italia che i Padri costituenti lo vollero consolidare fermamente nella Carta costituzionale introducendo l’ultimo articolo, il 139°, il quale recita che la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione.
La Festa della Repubblica è la celebrazione di una vittoria. Quella della democrazia su cui si fonda la nostra storia costituzionale dal 1946. Con essa si intende commemorare un successo, l’affermazione della dignità umana e della libertà come orizzonte del nuovo ordinamento.
Il 2 giugno si celebra una giornata dal profondo valore civico, che si caratterizza per la solennità e la voglia di partecipazione. Quest’anno la manifestazione assume particolare valore, poiché si svolge dopo due anni di fermo imposto dal Covid, nel pieno della crisi internazionale causata dalla guerra in Ucraina che ci conferma che la libertà non è acquisita una volta per sempre e che, per essa, occorre sapersi impegnare senza riserve. Questo impegno vale ovunque. In Europa come in Italia.
Per questo oggi la festa della Repubblica assume un significato ancora più profondo e partecipato.
L’Italia di oggi sta svolgendo un ruolo determinante e attivo in termini di accoglienza e inclusione dei profughi dell’Ucraina, facendosi carico di servizi di assistenza nei territori del Paese.L’Italia di oggi vuole definitivamente rialzarsi dopo un’emergenza che è stata prima sanitaria e poi economico sociale. Dopo due anni di chiusura forzata, le attività stanno gradualmente riaprendo e con grandi sacrifici ci apprestiamo a tornare ad una nuova normalità. La speranza è che questo sia proprio l’inizio di un futuro più sereno per tutti, con nuove consapevolezze e più attenzioni verso l’altro.
Il 2 giugno non è solo la Festa della Repubblica come commemorazione del suo passato ma anche esaltazione del suo presente e del suo futuro. Partire dal 2 giugno significa ripartire dalla Costituzione, da questo luogo di memoria che si fa futuro!
Compito delle nostre Istituzioni è proprio quello di assicurare nel presente e nel futuro la democrazia e la libertà e pari dignità di tutti. Noi uomini delle Istituzioni dobbiamo impegnarci, utilizzando le risorse oggi offerte dal piano europeo di ripresa, ad attivare riforme che possano incidere positivamente e in modo duraturo sulla vita dei cittadini.
Il tricolore che ci ha accompagnati in tanti momenti di sofferenza, ci ricorda di essere un popolo unito da una storia, una cultura e un insieme di valori che sono le basi per garantire un futuro migliore ai nostri meravigliosi giovani.
Esorto soprattutto i giovani ad amare la Costituzione, a metterla in pratica, a fare in modo che il suo rispetto stia scritto, oltre che nei suoi articoli, nelle vostre coscienze e nei vostri comportamenti.
Viva la Costituzione, viva la Repubblica, viva l’Italia!”
Festa della Repubblica, intervento di Stefano Melodia, presidente Consulta Provinciale Studentesca provincia di Matera
Buongiorno a tutti. Da parte della Consulta Provinciale degli Studenti e della dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, la dott.ssa Angela Tiziana Di Noia, ringrazio le autorità civili, militari e religiose per avermi dato ancora una volta l’opportunità di portare in questa piazza il saluto di tutti gli studenti della nostra Provincia. Una piazza che ancora una volta è addobbata a festa, dove il tricolore sventola fiero per festeggiare la nostra Repubblica.
Settantasei anni fa, in questa giornata, il popolo italiano si svegliava con una grande notizia: si era conclusa l’esperienza del Regno d’Italia e si apprestava ad iniziarne un’altra, quella della Repubblica Italiana. Quella stessa mattina veniva venduto un giornale la cui prima pagina è, ancora oggi, quella più riconosciuta nel nostro Paese. Tra quelle righe del Corriere, ad un tratto, si legge “La Repubblica è stata voluta e affermata, ma ora bisogna farla questa Repubblica e, soprattutto, bisogna fare questi repubblicani. Il nostro compito, ricordiamocelo, non è finito, ma è appena cominciato.”
Invito più vero e sincero di questo non poteva essere diffuso da quella prima pagina. Sono l’educazione, la formazione e l’esperienza di una persona a renderla consapevole di ciò che sta vivendo e nel lontano 1946 i nostri compatrioti italiani si lasciavano da pochissimo alle spalle la tragica esperienza del regime fascista. Durante il Ventennio erano state educate e formate presso le scuole fasciste milioni di giovani italiani che da quel momento avrebbero dovuto iniziare a percepire il loro Paese come una comunità democratica, repubblicana. Allo stesso tempo era necessario costruire e diffondere nel popolo italiano una coscienza altrettanto democratica. Compito non facile.
Un compito che ancora oggi, nonostante siano trascorso Settantasei anni, possiamo considerare non concluso. Perché il bello delle Istituzioni democratiche è proprio questo: il continuo rinnovamento, il continuo adeguamento alle esigenze che popolo manifesta di volta in volta.
Un ruolo di fondamentale importanza, in questo, lo ha sicuramente la scuola. La scuola è il luogo entro il quale ciascuno di noi conserva i propri più bei ricordi; è il luogo in cui passiamo quasi i primi venti anni della nostra vita ed è, dopo la Famiglia, l’altra grande istituzione educativa con la quale interagiamo. Alla scuola dunque è stato affidato il compito di educare ciascuno di noi secondo quelli che sono i principi scanditi nella nostra Costituzione. Essa, ci insegnano tra i banchi, è la carta di identità della nostra Repubblica, la Carta entro la quale sono garantiti i nostri diritti e i nostri doveri in qualità di cittadini. E questo è un altro aspetto del tutto positivo della forma repubblicana: l’educazione del cittadino ad avere delle responsabilità civili nei confronti di se stesso e della propria comunità. Chi manca dunque di rispetto ad un altro cittadino o ad una Istituzione, manca di rispetto a in realtà alla Repubblica, e di riflesso, all’intera comunità nazionale.
E questo dovremmo ricordarcelo sempre partendo dalle parole del Presidente Pertini che disse “Dietro ogni articolo della Costituzione ci sono centinaia di giovani morti nella Resistenza. Quindi la Repubblica è una conquista nostra e dobbiamo difenderla, costi quel che costi.”
Noi giovani di oggi abbiamo il dovere morale di ricordare queste parole, di rispettare la nostra Costituzione e di onorare, ogni giorno attraverso il più piccolo dei gesti, la nostra Repubblica.
Quindi, Viva la Repubblica
Viva l’Italia
Festa della Repubblica, intervento Giordano (Ugl): “Momento di riaffermazione e diffusione degli altissimi valori”
“Anche per quest’anno il difficile momento economico e sociale che il Paese sta attraversando, causa Covid-19 e della guerra in atto, impone un clima di particolare sobrietà nelle celebrazioni istituzionali. L’Ugl Matera in ricorrenza al 76° Anniversario della Festa della Repubblica Italiana, dedica un’attenzione speciale al tricolore e ai suoi significati. La Festa della Repubblica come punto di partenza per preservare ed esaltare concetti e principi basilari per un Paese democratico, repubblicano e unito attraverso la sua carta costituzionale: il verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni così come definito dall’articolo 12 della Costituzione della Repubblica Italiana del 27 dicembre 1947, che simboleggia, con i suoi colori, i valori fondanti dello Stato e ricorda gli episodi storici che hanno plasmato il nostro Paese”.
E’ quanto sostenuto da Pino Giordano dell’Ugl Matera a margine delle celebrazioni per il quale, “la Festa sia sempre più vicina al materano e alla cittadinanza del meridione d’Italia. Si voglia ricordare ciò che lega il nostro territorio, il popolo Italiano, la nostra bandiera, ch’è come un ‘bignami’ della storia italiana: in essa sono riassunti e condensati due secoli importantissimi che hanno portato alla creazione della Repubblica. Sono tanti i modi per riscoprire le nostre radici e sono tutti validi se ci ricordano l’opportunità e le responsabilità derivanti dall’essere cittadini italiani in special modo nei giovani di oggi: il giorno del 2 giugno – continua Giordano – per l’Ugl deve sempre far comprendere che, solo attraverso le opportune e mirate forme partecipative e di sensibilizzazione, si può apprezzare il senso profondo e l’altissimo valore etico e storico di una ricorrenza non solo celebrativa, ma intesa quale momento di riaffermazione e diffusione degli altissimi valori di cui la nostra Costituzione e’ portatrice. Oggi più che mai, la celebrazione della Festa della Repubblica Italiana ha un chiarissimo significato simbolico: quest’anno la manifestazione assume particolare valore, poiché si svolge dopo due anni di fermo imposto dal Covid, nel pieno della crisi internazionale causata dalla guerra in Ucraina che ci conferma che la libertà non è acquisita una volta per sempre e che, per essa, occorre sapersi impegnare senza riserve. Questo impegno vale ovunque. In Europa come in Italia: per questo oggi la festa della Repubblica assume un significato ancora più profondo e partecipato. Un ringraziamento particolare dall’Ugl và al Prefetto di Matera Sante Copponi per il gradito invito fatto a partecipare all’evento, e dove l’Ugl ha altamente apprezzato il discorso di alto valore istituzionale. Una festa bellissima con l’alzabandiera e la deposizione di una corona di alloro al Monumento dei Caduti che sono stati i momenti più toccanti e importanti della cerimonia. Il Prefetto della Provincia di Matera ha letto il messaggio del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Riflessioni da parte del Presidente della Consulta Provinciale Studentesca, Stefano Melodia, del Presidente della Provincia di Matera, Avv. Piero Marrese e del sindaco di Matera Domenico Bennardi. Una bellissima manifestazione a cui l’Ugl Matera è stata presente e dove hanno preso parte le Istituzioni, le Autorità locali, le scuole e tantissimi cittadini, parte del cuore pulsante della nostra Costituzione. Un 2 giugno che – conclude Giordano – l’Ugl Matera ritiene essere caratterizzato dal Tricolore che idealmente abbraccia, partendo da Matera, tutti gli italiani”.
La fotogallery della cerimonia per la Festa della Repubblica 2022: report e foto