“Al blocco delle derrate alimentari stoccate, l’escalation di guerra portata avanti da Putin in Ucraina punta ad affossare anche le vie di comunicazione, i mezzi e la logistica necessaria allo spostamento del grano e degli altri cereali. L’Holodomor, ossia la carestia e la fame indotte, diventa sempre più un’arma di guerra proprio come ai tempi sovietici di Stalin. Oggi il grano rappresenta un elemento di forza da utilizzare e piegare ai propri fini in un’ottica globale”. Lo dichiara il deputato Luciano Cillis, esponente M5S in commissione Agricoltura, e primo firmatario della mozione sulla sicurezza alimentare a fronte del conflitto bellico in Ucraina.
Se la situazione dovesse procedere in questo modo e non si verificherà una inversione di rotta – aggiunge – anche i campi prossimi alla mietitura sul territorio ucraino potrebbero configurarsi come obiettivo militare per la campagna bellica russa”.
“La strategia – spiega Cillis -, come da noi denunciato in Parlamento con atti e mozioni, è quella di piegare non solo la resistenza ucraina ma soprattutto di utilizzare come ‘arma’ la migrazione delle popolazioni di quei Paesi fortemente importatori di cereali (Maghreb, Africa SubSahariana) che sarebbero costrette a riversarsi in Europa”.
“È necessario invertire la rotta prima di scatenare una catastrofe globale e che le ripercussioni economiche di questi sbalzi di mercato si ripercuotano anche sui nostri agricoltori e trasformatori” conclude.