Gal Start 2020: Grassano, il paese dei Cavalieri di Malta. Di seguito la scheda di promozione territoriale di Grassano.
Grassano ha cinquemila abitanti. È qualcosa di più che un paese ma un po’ meno di una città. Grassano è ricca di cultura ed è, soprattutto, l’insediamento dei Cavalieri di Malta più importante della Basilicata. In assoluto il più importante. I “guerrieri” vestiti con il mantello con la croce sul petto arrivarono da queste parti fra il Duecento e il Trecento e la resero la Commenda più prestigiosa. Quando sono venuta a visitare Grassano (spinta dal mio amore per lo scrittore Carlo Levi), ho scoperto tutta questa storia medievale che non conoscevo. Qui i Cavalieri di Malta hanno fondato l’Ordine San Giovanni di Gerusalemme della Commenda di Grassano mutando in positivo il volto di questo paese a cominciare dalla fortezza. Il Castello medievale aveva la sua torre d’angolo, che oggi è rimasta solo in una piccola parte, e custodiva al suo interno delle stalle molto grandI e, come ogni buon castello che si rispetti, aveva anche le prigioni. Con la crisi dell’Ordine dei Cavalieri di Malta iniziano anche i problemi alla struttura. A metà dell’Ottocento ci sono diversi crolli e il castello passò al clero che decise di abbatterlo e costruire il campanile e parte della navata di sinistra della bellissima chiesa madre dove dentro ho potuto vedere un bellissimo organo del Settecento ancora tenuto in ottime condizioni.
Superati i ruderi del Castello medievale, si possono vedere i cinti. Che cosa sono i cinti? Anche questo l’ho scoperto nella mia visita a Grassano. I cinti sono una sorta di cantine scavate nelle colline formate da una navata con delle volte a forma di botte che finiscono in questa sacrestia, che poi è una sorta di abside. Qui veniva conservato il vino migliore del territorio. Usciti fuori da questa zona e rientrata verso il centro abitato ho potuto rendermi conto che è vero ciò che raccontava il mio scrittore preferito Carlo Levi.
Grassano, dove tornò a coltivare la passione per la pittura, è un posto dove “la maggiore vivacità della gente, il diverso dialetto, con i suoi rapidi suoni pugliesi, mi davano l’impressione di essere quasi in una città piena di vita”. Questo troppo amore per la comunità lo costrinse, dal prefetto fasciste negli anni Trenta, ad essere trasferito nella più “solitaria” Aliano. Ma il ricordo di Levi qui è ancora vivissimo.
Il Comune di Grassano conta una popolazione pari a 5.791 abitanti ed è posto ad una altitudine di 525 metri.
Il nome deriva dal gentilizio romano Grassus o da Crassia, con riferimento al dialettale grassili, termine con cui venivano designati i terreni fertili.
Grassano nasce probabilmente come casale, posto su un punto di transito di un ramo della via Appia.
Adagiato sul colle Sella Mortella il paese fu trasformato in centro agricolo modello dall’ordine dei cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme. Il nome di Graciano compare per la prima volta nel XV secolo.
Nel 1415 in quanto pertinenza di Tricarico, fu infeudata da Sforza Attendolo.
Tra il 1585 e il 1648 i gerosolimitani lasciarono l’amministrazione civile e l’università ebbe l’autonomia amministrativa, limitandosi il governatore di Malta a controllare il solo sviluppo della città.
Ai contadini venne così concesso di coltivare liberamente le loro terre, dietro corresponsione di un tenue canone annuale.
Tutto ciò favorì un notevole sviluppo dell’attività agricola.
Dalla prima metà del XVIII secolo fino ai primi del XIX fu investita al duca di Salandra appartenente al ramo cadetto degli Orsini.
Nel 1810 il duca perse tutti i beni che riacquistò con il ritorno dei Borboni, per poi anche perderli definitivamente nel 1836, quando furono espropriati e messi all’asta.
Il territorio boscoso di Grassano, nell’Ottocento fu la base di numerose bande di briganti. Nel secondo dopoguerra la cittadina ha conosciuto un lungo periodo di arretratezza e di abbandono.
Negli anni Sessanta del Novecento, grazie all’industrializzazione della Val Basento si insediò qualche importante azienda.
La crisi dei decenni successivi è stata la causa di nuove ondate migratorie dei giovani verso altre regioni italiane.
Per le vie del paese si possono ammirare antichi palazzi come il palazzo municipale ex convento dei frati minori, nel cui interno sono custoditi alcuni affreschi del 1700, il palazzo Materi, del XVII secolo, caratterizzato da cornicioni in stile barocco.
Di interesse artistico è la chiesa madre di San Giovanni Battista del XVII secolo in stile barocco e la chiesa della Madonna del carmine in prossimitàà della chiesa di San Giovanni Battista.
UN ESEMPIO DI AGGREGAZIONE SOCIALE
Un gruppo di giovani grassanesi si sono messi insieme condividendo ideali e speranze per il riscatto ed il rilancio turistico di Grassano. Il gruppo, che non è nè un’associazione nè un movimento politico ha solo un grande amore per la propria terra e sogna per Grassano un futuro migliore.
Questo gruppo (Vox populi vox dei) sta a significare “voce del popolo sentenza di Dio”, ovvero vuole spronare i grassanesi e tutti coloro che credono nella comunità locale a fare qualcosa, perchè la forza di un Paese sta nei suoi Cittadini.
La “mission” del gruppo è rivolta a sensibilizzare le associazioni del territorio e la popolazione tutta, secondo il motto: “Non chiederti cosa il tuo paese può fare per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese”. Il nostro obiettivo, ci dice la presidente è quello di creare momenti di aggregazione e crescita culturale, valorizzando tutte le risorse presenti sul nostro territorio.
Spesso sentiamo dire che le cose vanno male, è vero, ma ora abbiamo l’opportunità di metterci in gioco per cercare di cambiarle.
Maggiori informazioni https://vox-populi-vox-dei3.webnode.it/chi-siamo/
DALLA CUCINA TRADIZIONALE ALLA SCUOLA DI CUCINA
Un contributo al Progetto Slow Trip
L’iniziativa della scuola di cucina è organizzata in collaborazione con l’unione cuochi materani che consente di poter partecipare a lezioni di cucina tipica con ricette rivisitate.
La scuola di cucina sarà organizzata in lezioni: da 3 ore giornaliere per quanto riguarda la cucina e 4 ore giornaliere per quanto riguarda la pasticceria. I corsi si terranno presso strutture ricettive delle diverse aree territoriali con possibilità di pernottamento.
Prenotazioni da aprile a settembre/reservations from april to september;
Durata 3 notti/duration 3 nigths
Info e prenotazioni/For info and reservation
CEA Bernalda – Metaponto; wwwceabernaldametaponto.it; cell.+393294194411
1935 ECHI DI UN PASSATO – GRASSANO
Altra lodevole iniziativa di rievocazione storica nell’ambito dei prodotti Slow Trip è rappresentata dalla narrazione della vita di Carlo Levi durante la sua permanenza a Grassano.
Infatti proprio il paese nel 1935 fu luogo di confino di Carlo Levi. La sua permanenza è testimoniata in molti passi del libro Cristo si è fermato a Eboli ed in molti dipinti dell’epoca. Facendo rivivere i personaggi ed evocando le ambientazioni si vuole proporre un suggestivo e coinvolgente viaggio nel tempo, capace di riaccendere l’interesse per la cultura, le tradizioni e la storia locale.
Info e prenotazioni: tutto l’anno/For info and reservation: all year round
Durata 2 giorni/duration 2 days;
Crassanum APS +39 3396403277