Giornata mondiale della sicurezza alimentare, intervento Consigliere regionale Leggeri (M5s). Di seguito la nota integrale.
Aumentare la consapevolezza dell’importanza della sicurezza alimentare e proteggere la salute dei consumatori, è questo l’obiettivo della Giornata mondiale della sicurezza del cibo (World Food Safety Day) proclamata dall’Onu per sensibilizzare l’opinione pubblica. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità una persona su dieci, ogni anno, si ammala per aver ingerito alimenti contaminati e deteriorati. L’OMS stima che gli alimenti contaminati siano responsabili di oltre 200 malattie, mettendo così a dura prova il sistema sanitario pubblico e privato.
In Italia, vengono sequestrate, ogni anno, migliaia di tonnellate di prodotti scaduti o contraffatti; in particolare, in Basilicata
non sono mancati i casi di falsa etichettatura di prodotti, come anche i reati per il mancato rispetto delle norme di tipo igienico-sanitario e altre anomalie nella conservazione di prodotti lattiero-caseari destinati al mercato locale. Le frodi e le sofisticazioni colpiscono sempre più il settore agroalimentare e, pertanto, occorre valorizzare il Made in Basilicata.
Ultimamente è aumentata la consapevolezza nei confronti della salute alimentare sia nei cittadini che nei produttori, garantendo così la produzione e il consumo di prodotti di qualità. Sulle nostre tavole arrivano prodotti provenienti anche da Paesi la cui legislazione in materia non è così severa come in Italia. Il potenziamento dei controlli e la valorizzazione dei prodotti di qualità a chilometro zero andranno a stabilire quel legame fra territorio e consuetudini alimentari, rafforzando il ruolo e l’identità delle comunità locali. In Basilicata, solo per fare un esempio, si potrebbe realizzare un marchio di qualità quale brand di riconoscimento per valorizzare il nostro sistema agroalimentare a tutto vantaggio dell’economia regionale.
In materia di sicurezza alimentare la Regione Basilicata, con l’approvazione della legge n. 27 del 2008, successivamente modificata ed integrata, ha istituito, presso i vari Comuni, i Centri di educazione e sicurezza alimentare che si avvalgono della consulenza scientifica dell’Università degli Studi della Basilicata e di altri istituti scientifici. Spetta poi a ciascun cittadino/consumatore riconoscere i rischi alimentari e assumere comportamenti adeguati.