Sospensione attività chirurgiche all’Irccs Crob per carenza di anestesisti, Summa (Cgil Basilicata): Si intervenga immediatamente, anche con soluzioni tampone, per far ripartire gli interventi. La grave carenza di personale, soprattutto di medici, presso l’Irccs Crob, per risolvere la quale da tempo sollecitiamo interventi decisi e mirati, sta raggiungendo nuovamente punte insostenibili. Di seguito la nota integrale.
Cartina di tornasole lo stop che si sta verificando in queste ore di tutte le attività chirurgiche presso l’oncologico lucano per carenza di anestesisti.
Due delle unità in servizio si sono trasferite dopo aver vinto un concorso, un altro anestesista, prossimo al matrimonio, ha chiesto, legittimamente, ferie e congedo, e l’unica unità presente in servizio, ormai h24, è il direttore di struttura complessa che, pur cercando di coprire tutte le necessità, sottoponendosi a turni massacranti e non sostenibili, è impossibilitata a entrare in sala operatoria, non potendo in tal caso garantire eventuali emergenze che dovessero sopraggiungere.
Una situazione sulla quale chiediamo un immediato intervento della direzione strategica dell’Irccs Crob e dell’Assessore alla salute, al fine di trovare, nell’attesa di reperire nuovi anestesisti tramite le procedure concorsuali attivate, anche una soluzione tampone per scongiurare una sospensione dell’attività operatoria inammissibile. Si invita, pertanto, la direzione strategica dell’Irccs Crob ad attivarsi presso le altre aziende per stipulare nell’immediato una convenzione che permetta la subitanea riapertura delle attività chirugiche; non possiamo dimenticare che nel recente passato le attività di anestesia e rianimazione sono state già garantite grazie ad una convenzione con l’A.O.R. San Carlo e riteniamo si debbano anche oggi espletare tutti gli sforzi, anche da parte del Dipartimento regionale, affinché si possano utilizzare professionisti delle altre Aziende sanitarie regionali, al fine di evitare ripercussioni negative nell’ambito chirurgico, continuando a garantire nell’istituto oncologico lucano gli interventi, il risveglio e/o il ricovero protetto in ambito intensivo fino alla completa stabilizzazione delle condizioni cliniche dei pazienti. Si invita anche a valutare la possibilità di coinvolgere gli istituti della rete A.M.O.R.e, l’alleanza mediterranea oncologica in rete, al fine di scongiurare, con tutti i mezzi possibili, questa sospensione.
Dovrebbe essere superfluo ribadire che il Crob rivolge la sua attività a una tipologia di pazienti che non possono permettersi assolutamente il differimento di interventi, cure e terapie se non mettendo a rischio l’efficacia delle stesse e la loro riuscita.
Con la consapevolezza che le criticità non possono essere definitivamente risolte con interventi tampone, riteniamo, come continuiamo a ripetere da tempo, che vada fatto un investimento straordinario sul personale sanitario dopo anni di tagli e carenze. Ora le risorse e gli strumenti normativi ci sono e all’indomani dell’incremento del limite di spesa per le assunzioni approvato dalla regione Basilicata grazie alle possibilità introdotte dalla legge di bilancio 2022, bisogna accelerare tutte le procedure di reclutamento e programmare con estrema attenzione i piani dei fabbisogni di personale, per evitare di restare in futuro senza professionisti, trovando, al contempo, incentivi e creando un ambiente lavorativo che li invogli a tornare o venire nelle nostre strutture e rimanerci. I lucani non possono permettersi ulteriori ritardi e stop nell’accesso alle cure.