La Commissione Regionale Pari Opportunità in una lettera all’Assessore alla Salute Francesco Fanelli esprime profonda preoccupazione per la situazione in essere all’IRCCS CROB di Rionero, dovuta alla carenza di oncologi ed anestesisti ed all’ assenza, di fatto, di una direzione generale operativa. Di seguito la nota integrale inviata da Margherita Perretti, Presidente Commissione Regionale Pari Opportunità.
E’ allarmante la notizia di interventi chirurgici sospesi all’ultimo momento, con pazienti oncologici ricoverati, con tamponi effettuati, in attesa di essere portati in sala operatoria, a cui all’ultimo momento è stato comunicato che il loro interventoera rinviato a data da destinarsi. Parliamo di pazienti che si sono sottoposti a mesi di trattamenti chemioterapici per poter ridurre la massa tumorale ed essere finalmente operati. Parliamo di interventi chirurgici decisivi per salvare vite umane. Ormai da mesi si registrano scene di lunghissime e faticose attese di pazienti oncologici già provati dalle sedute di chemioterapia, che devono aspettare ore, appoggiati alle pareti o seduti sulle scale, per una visita spesso troppo rapida. E questo a causa della carenza dei medici oncologi, problema del resto ben conosciuto da tempo.
Il personale medico ed infermieristico attualmente in servizio, molto preparato ed efficiente, che riesce ad abbinare professionalità a una profonda umanità, è adesso costretto a lavorare in condizioni estremamente stressanti e faticose.
Il CROB ha da sempre rappresentato un’eccellenza nell’ambito della sanità lucana, un fiore all’occhiello, in grado di attrarre numerosi pazienti anche da fuori Regioni, con un’organizzazione ineccepibile dalla prevenzione alla diagnostica fino alla parte operatoria, e il nostro timore è che l’attuale situazione possa incidere sulla sua reputazione e sulla sua capacità di erogare prestazioni adeguate.
La Commissione Regionale Pari Opportunità chiede un intervento immediato dell’Assessore Fanelli e di tutto il governo regionale, prima che la situazione si aggravi ulteriormente, perché il sistema sanitario lucano non merita questa deriva, perché è dovere del governo regionale tutelare il diritto alla salute delle cittadine e dei cittadini lucani ed il diritto alla cura ed al rispetto della dignità dei malati oncologici lucani.