Rotonda paese in festa in onore del Patrono Sant’Antonio da Padova e mentre nel borgo ci si prepara ad accogliere uno dei riti arborei più suggestivi del sud Italia, in montagna gli uomini procedono con i lavori necessari a tagliare e trasportare gli alberi in vista del grande giorno, ovvero il 12 giugno dove gli alberi arriveranno in paese. Il cammino è iniziato per il taglio della “Rocca” nei boschi del comune di Terranova di Pollino e quello della Pitu nei boschi del comune di In località “ Acquaspasa” per suggellare il matrimonio tra questi due alberi, un faggio e un abete che si giureranno amore e terno in un inno alla fertilità e alla vita.
Sacro e profano, uomo e natura. Un lavoro lento, meticoloso che si tramanda di padre in figlio che ha radici profonde proprio come quelle degli alberi in una melodia di zoccoli, canti e balli.
La “Pitu” viene tagliata con cura, squadrata pulita dalle fronde e lasciata in attesa di essere trainata domani, mentre la “Rocca” viene trasportata con l’ausilio di una coppia di buoi e tantissimi fedeli fino al campo base di Colle dell’Impiso. La sua chia preziosa verrà accuratamente legata e assicurata per farla giungere in paese bella e pronta al matrimonio.
Tra il 9 e il 10 tutti gli altri gruppi chiamati “porfiche”, come fossero i tanti invitati di questo matrimonio, tagliano una pianta e la fanno giungere, trainata da coppie di buoi attraverso il proprio “paricchio” in località Pedarreto.
Un rito che ha tanti protagonisti , ognuno necessario ed importante per portare avanti una tradizione secolare.
E il viaggio continua nella tradizione di donare sacrifici, lavoro, speranze e preghiere al Santo Protettore, .