Presso il polo riabilitativo “Don Gnocchi” di Tricarico saranno attivati nuovi servizi e saranno implementati i percorsi riabilitativi già esistenti. Lo hanno stabilito il direttore generale dell’Azienda sanitaria di Matera, Sabrina Pulvirenti e il direttore dell’Area territoriale Centro-Sud della Fondazione Don Gnocchi, Giampaolo Pierini, che ieri hanno riunito il tavolo bilaterale istituito a seguito di un provvedimento della Regione per la gestione della struttura.
Le iniziative concordate riguardano in particolare: l’implementazione di nuovi percorsi riabilitativi a supporto del turnover degli ospedali per acuti; l’attivazione di una palestra robotica per neuro riabilitazione; l’attivazione di percorsi innovativi di riabilitazione robotica e in tele riabilitazione delle donne operate di tumore alla mammella con modello hub and spoke Matera – Tricarico, in forte sinergia tra ASM e Don Gnocchi; l’attivazione di percorsi riabilitativi per disordini del movimento con effettuazione di infiltrazioni con tossina botulinica; l’implementazione di attività ambulatoriali per adulti ed età evolutiva ex Art.26 e ex Art.25 per l’abbattimento delle liste di attesa della popolazione del distretto di Tricarico, anche in tele riabilitazione; l’attivazione di un progetto innovativo per pazienti affetti da lombalgia basato su tecnologie avanzate.
“Con l’implementazione dei servizi del polo riabilitativo Don Gnocchi di Tricarico – afferma l’assessore regionale alla Salute e alle Politiche sociali Francesco Fanelli – si rafforza l’offerta riabilitativa e assistenziale a servizio della comunità regionale. Le strutture gestite dalla Fondazione Don Gnocchi assicurano servizi riabilitativi di grande qualità, in grado di attrarre pazienti anche da altre regioni. L’assistenza riabilitativa specialistica è un’attività essenziale per qualificare un servizio sanitario che deve essere in grado di offrire in tutti i territori risposte sempre più adeguate ai bisogni di salute dei cittadini. È una sfida importante, che intendiamo portare avanti anche con gli investimenti rilevanti recentemente finanziati dal PNRR per le strutture e la telemedicina e con gli interventi per ampliare e qualificare il personale sanitario dei nostri presidi”.