Si è tenuta ieri pomeriggio una seduta straordinaria della Commissione Regionale Pari Opportunità con la Partecipazione dell’Assessora alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Basilicata Donatella Merra, e del Difensore Civico regionale Avvocata Antonia Fiordelisi, Difensore Civico della Regione Basilicata, organismo di garanzia del Consiglio regionale, come la stessa CRPO. All’ordine del giorno il tema del “ruolo delle donne nelle Istituzioni e il rispetto nell’uso del linguaggio e della comunicazione”. La CRPO aveva invitato anche l’Onorevole Giorgia Meloni, per ben due volte, senza ricevere, però, alcuna risposta, né cenno di interesse, da parte sua o della sua segreteria. A tal proposito la Presidente Margherita Perretti, nell’introdurre i lavori, ha evidenziato come, il silenzio stesso su tutta la vicenda Leone da parte dell’unica donna leader di un partito politico italiano sia un dato di cui occorre tener conto. Ha inoltre specificato come la grave offesa sessista, una vera e propria forma di violenza verbale, avvenuta durante i lavori della massima assise regionale, quindi in un contesto istituzionale, costituisce l’occasione per aprire questo dibattito che si intende proseguire in un Consiglio regionale dedicato.
Esiste quindi un tema etico e di rispetto delle Istituzioni e del ruolo delle donne al loro interno, della loro dignità. Esiste un tema della responsabilità della classe politica regionale. E se come CRPO lo ignorassimo, allora la nostra funzione sarebbe del tutto inutile. E’,invece, nostro preciso dovere contrastare questa cultura sessista e patriarcale, legata a pregiudizi circa l’immagine e il ruolo delle donne. Monitorare quotidianamente lo stato di salute delle pari opportunità in Basilicata.
Infatti, la realizzazione della democrazia paritaria sul territorio regionale in tutti i luoghi decisionali deve essere il nostro obiettivo primario, e deve partire proprio dal riequilibrio di genere nella politica, dalle assemblee elettive alle giunte, a tutti i livelli di governo. Per realizzarla, però, abbiamo bisogno di un contesto politico ed istituzionale eticamente elevato, che si ispiri ai valori del rispetto, della correttezza, dell’equità e dell’inclusione. Dobbiamo perseguire un modello di società migliore, in cui le donne abbiano la possibilità e le condizioni per competere. In Basilicata, purtroppo, siamo ancora lontani da questo modello e noi dobbiamo mettere insieme le nostre forze per intraprendere la strada giusta per poterci arrivare.
L’Avvocata Fiordelisi, Difensore Civico regionale, nel suo intervento ha evidenziato l’importanza di farsi promotori di una cultura civica, inclusiva e rispettosa delle persone più fragili. Gli organismi di garanzia, in quanto tali, sono rappresentanti di secondo grado della comunità lucana e devono mantenere, nella loro azione, un profilo elevato di lealtà e correttezza, avere la capacità di censurare un linguaggio e un comportamento scurrile. E ciò anche la fine di preservare l’esemplarità nel comportamento di chi riveste ruoli istituzionali, soprattutto agli occhi delle nuove generazioni. Occorre restituire alla Basilicata, sul piano nazionale, l’immagine di una Regione integra, pilota, dall’elevato profilo reputazionale, che l’ha sempre caratterizzata in passato. In chiusura del suo intervento l’Avvocata Fiordelisi ha proposto alla CRPO un protocollo di intesa per trovare forme di collaborazione tra i rispettivi uffici.
L’Assessora Donatella Merra ha manifestato le difficoltà di essere donna nelle Istituzioni, dell’agire quotidiano nel mondo della politica, il senso di solitudine che si prova nell’essere unica donna in Giunta regionale, alla guida di un Dipartimento prettamente maschile, molto importante e tecnicamente complesso. Esiste un problema etico e comportamentale, di approccio al ruolo. Ha quindi invitato la Commissione a portare avanti un approfondimento sul tema della presenza delle donne nella politica, dai partiti alle Istituzioni. Infatti, le difficoltà che una donna incontra quando cerca di intraprendere una carriera politica sono tali, da scoraggiare e allontanare tante giovani, e mantenere un predominio nettamente maschile di questo mondo.
Nel dibattito è emersa la proposta di suggerire delle modifiche all’art.59 del regolamento del Consiglio regionale, il tema del diritto delle donne a partecipare alla vita politica e del rispetto del ruolo della donna nelle Istituzioni, con un invito all’Assessora Merra ad una collaborazione e partecipazione in questo lavoro di approfondimento. Diverse regioni, anche nel Mezzogiorno, hanno adottato una legge sulla parità di genere, che comprende dalla parità retributiva al reddito di libertà, ed è necessario che anche la Basilicata si doti di una legge regionale in tal senso.
Occorre mettere insieme più azioni per realizzare una democrazia paritaria, che del resto è indispensabile per governare la transizione digitale ed ecologica, a beneficio di tutta la società e di ciascuna generazione. E’arrivato il momento che la parità di genere diventi una vera priorità per la nostra Regione, non solo a parole, ma nei fatti.