“La diarrea tropicale o del viaggiatore”. E’ il tema scelto dal dottor Nicola D’Imperio, gastroenterologo materano di chiara fama, per il 63° appuntamento del nostro studio medico virtuale all’interno di SassiLive.
La diarrea tropicale o del viaggiatore
Questo argomento è attuale in particolare in questo periodo dell’anno in cui molti hanno pianificato le loro vacanze e, alcuni, attratti dal loro fascino esotico, nei paesi tropicali. Coloro che allora hanno deciso di trascorrere una parte delle loro ferie nei paesi tropicali è bene che abbiano le opportune informazioni e questo non per fare del terrorismo o dissuaderli dal godere il loro meritato riposo in località che hanno sempre sognato, ma perché, con la conoscenza di qualche problema a cui potrebbero andare incontro, imparino a prevenirli e, nel caso, malaugurato che insorgano, sappiano anche come affrontare almeno quelli più semplici. Ritengo opportuno dare le seguenti informazioni ai futuri visitatori dei paesi tropicali perché la percentuale di occidentali che possono sviluppare la diarrea tropicale è alta e, ovviamente, dipende dai paesi meta delle loro vacanze.
I paesi più incriminati sono: in Asia l’India, l’Indonesia, la Cambogia, il Laos, la Malaysia, le Maldive, Singapore, Sri Lanka, Thailandia, Filippine; in centro America il Messico, Panama, i Caraibi, Cuba, Costarica, Haiti, Puerto Rico, il Venezuela, la parte settentrionale del Brasile; in Africa il Benin, il Burkina Faso, Capo Verde, Costa d’Avorio, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissan, Nigeria, Senegal, Sierra Leone, Togo; sempre in Africa alcuni paesi a rischio sono anche il Sud Africa, il Monzambico, il delta del Nilo. Comunque è da tenere presente che la diarrea del viaggiatore si po’ contrarre non solo nei paesi citati, dove è più frequente per condizioni infettive endemiche, ma in qualsiasi altro posto della terra con clima caldo-umido e scarse condizioni igienico-ambientali che favoriscono la proliferazione dei microrganismi responsabili..
Anche i residenti in tali paesi sono infettati da questi microrganismi in una percentuale che raggiunge il 15 %, ma, a causa delle ripetute infezioni sviluppano gli anticorpi per cui sono asintomatici, ma possono trasmettere l’infezione. I visitatori possono essere colpiti in percentuali che superano il 55% e sviluppano i sintomi in maniera acuta, o durante il loro periodo di soggiorno, oppure subito dopo il loro ritorno a casa.In un importante studio eseguito su 17.353 persone di ritorno da paesi tropicali il 22% presentava una diarrea acuta e l’11% una diarrea cronica.
I microrganismi responsabili sono batteri, virus, elminti (vermi), protozoi. Ne elenco solo alcuni: tra i batteri alcune specie di Salmonella, di Escherichia choli, di Shigella, di Yersinia e lo stesso vibrione del colera; tra gli elminti la Fasciola, lo Strongiloides, lo Schistosoma; tra i protozoi al primo posto è la Giardia Lamblia seguita dalla Entameba istolitica e poi da una numerosa corte di cui non faccio nome; tra i virus ricordiamo gli Adenovirus, gli Astrovirus, i virus della immunodeficienza umana, e tanti altri ancora. Un cenno al colera che è endemico, con puntate epidemiche, nel subcontinente indiano, nel sud-est asiatico, in Indonesia, nelle Filippine e in America Latina, che, se trascurato, porta rapidamente a morte per disidratazione e deficit di elettroliti. Un discorso a se stante merita la Sprue tropicale, che può colpire viaggiatori che siano stati almeno per due o tre mesi nei paesi tropicali e che si presenta con diarrea, malassorbimento, glossite, ulcere della bocca, cecità notturna e un vasto corteo di sintomi, dovuti appunto al malassorbimento,a causa di una compromissione di organi tale da comportare, nei casi trascurati, anche la morte. Una causa specifica della Sprue non è stata ancora riscontrata, pur ipotizzandosi tossine prodotte da batteri coliformi quali l’Escherichia, l’Enterobacter, la Klebsiella.
La diarrea tropicale, che alcuni definiscono anche diarrea del viaggiatore, ha la seguente sintomatologia: scariche diarroiche che superano le 10 in un giorno, meteorismo, dolori addominali, non sempre febbre, borborigmi.I sintomi più importantisono legati alla disidratazione e alla perdita di elettroliti con quadri clinici più o meno gravi. La terapia è quindi mirata a correggere la pericolosa disidratazione e gli squilibri elettrolitici ed oggi, per le forme medio-moderate, ci sono anche delle soluzioni elettrolitiche e reidratanti che si possono assumere per via orale, senza dovere necessariamente ricorrere alle infusioni per via endovenosa, che sono riservate solo ai casi più gravi.Ovviamente utile la terapia antibiotica che è compito del medico e di cui non parliamo.
Consigli per i viaggiatori nei paesi tropicali.
Innanzitutto la prevenzione: si deve tener conto che le infezioni avvengono per via orale coi cibi e con le bevande, difficilmente per rapporti interpersonali diretti. Quindi bere solo liquidi che sono contenuti in bottiglie ermeticamente chiuse, il the o il caffè preparati con acqua bollita e consumati ancora caldi sono sicuri, evitare insalate o verdure crude o frutta lavati, preferire i cibi cotti e consumati ancora caldi, non mangiare cibi venduti da venditori di strada. Ovviamente bisogna avere la massima igiene delle mani lavandosele spesso nel corso della giornata e sempre prima di mangiare qualsiasi cosa, i denti vanno lavati con acqua minerale, non di rubinetto.
Anche se abbiamo detto che non parliamo di terapia perché è di pertinenza medica, ritengo che possa essere utile mettere nel proprio bagaglio di viaggio alcuni farmaci che, a volte, si farebbe fatica a reperire in alcune località, come si farebbe fatica a trovare anche un medico, quindi ritengo utili alcuni consigli di self-curing.
Tra i molti antibiotici utili per la diarrea del viaggiatore consiglierei la Rifaximina da assumere alla dose di 400 mg dopo colazione e dopo cena per una settimana, questo farmaco, poiché non è assorbito dall’intestino e quindi non va in circolo, ha pochi effetti collaterali. Si può portare con se anche della Ciprofloxacina in compresse da 500 mg., che, avendo uno spetto ampio di azione (vie urinarie, biliari, respiratorie ed altro ancora) può essere utilizzato anche per patologie extradigestive, per la diarrea del viaggiatore va usato solo in caso di mancata risposta alla Rifaximina al dosaggio di una compressa dopo colazione e una dopo cena per una settimana. Utile anche portare con se della Loperamide in compresse, che è un sintomatico e diminuisce il numero delle scariche, non superare le tre compresse al giorno. Utile ancora del Butilbromuro di ioscina in cp da 10 mg, da usare se i dolori addominali sono intollerabili e anche della Metoclopramide in cp da 10 mg, o in sciroppo (10 ml. equivalgono a 10 mg), in caso di vomito. Infine si consiglia di avere in valigia alcune bustine di potassio e magnesio. Si ricorda che, in caso di diarrea, è necessario bere abbondantemente e mettere a riposo l’intestino mangiando solo cibi liquidi o semiliquidi come brodini di carne, pastina o riso in brodo, the zuccherato, centrifugati di frutta e così via.
Alcune volte, se si va in un posto ad alto rischio, oppure se si hanno patologie cardio-circolatorie o nefrologiche, può essere utile una prevenzione farmacologica, durante il periodo di soggiorno, con Rifaximina 200 mg al giorno, cioè una compressa.
Biografia di Nicola d’Imperio
Titoli di carriera
Laureato in medicina e chirurgia nel 1972 con 110 e lode
Specializzato in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva nel 1978 con 110 e lode
Assistente presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1974 al 1987
Aiuto presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1988 al 1998
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Morgagni di Forlì dal 1998 al 2001
Professore presso la scuola di specialità di Gastroenterologia di Bologna dal 1998 al 2006
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Maggiore di Bologna dal 2001 al 2012
Libero professionista in Gastroenterologia dal 2013 a tutt’oggi presso la Clinica Villalba di Bologna, la Clinica Anthea e la Clinica Santa Maria di Bari e presso il suo studio a Matera.
Titoli scientifici
Direttore della Rivista Italiana di Gastroenterologia organo ufficiale dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Segretario per l’Emilia Romagna dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Presidente per l’Emilia Romagna della Società Italiana di Endoscopia Digestiva
Presidente della Associazione Italiana Malattie dell’Apparato Digerente
Pubblicazioni scientifiche:su riviste straniere 78 e su riviste italiane 124 libri di gastroenterologia ed endoscopia digestiva 12
Indirizzo sito: www.nicoladimperio.it