Lo scrittore Georgios Katsantonis (greco di nascita e pisano di adozione), ha raggiunto nel pomeriggio gli ipogei Motta nei Sassi di Matera per presentare il suo libro “Anatomia del Potere” (Edizioni Metauro) con una conferenza presentata da Marina Sonzini e intitolata “Non ci sarà più traccia di cultura umanistica, domani”.
L’iniziativa rientra negli eventi dedicati alla figura di Pier Paolo Pasolini nell’ambito della grande mostra “Pasolini 1922-2022”, organizzata dal Circolo Culturale La Scaletta e curata da Marina Sonzini e Edoardo Delle Donne.
Il saggio di Katsantonis mette in risalto la concezione filosofica e il pensiero politico che si nascondono dietro le drammaturgie pasoliniane, per capire fino a che punto i connotati di quei poteri che hanno deviato l’essere umano verso una concezione del corpo come mero oggetto, siano riconducibili al nostro mondo contemporaneo.
Nel teatro, e se possibile ancor più che nel cinema di Pasolini , la “parola” e il “corpo” sono una coppia sinonimica. L’autore ci guiderà nella lettura dei riferimenti al corpo per meglio comprendere come esso si esprima e quali segnali cogliere, con dettagliati riferimenti comparatistici a Sade, Spinoza, Goffman, Calderón de la Barca, Strindberg, nonché alle teorie tardonovecentesche sul «divenire animale». E analizzando infine le forme espressive del rapporto vittima-carnefice, il ruolo della donna, l’orrore a cui arriva una sessualità divenuta unicamente atto di potere e sottomissione e molto altro ancora.
Un’occasione, quella offerta dal Circolo La Scaletta, per ascoltare uno tra i migliori e più preparati giovani saggisti e per riflettere ancora una volta sulla capacità di Pasolini, di leggere con grande anticipo i fenomeni di degradazione della società moderna.
La fotogallery dell’incontro con Georgios Katsantonis (foto www.SassiLive.it)