“Gli incidenti stradali degli ultimi giorni sulla S.P. 10, come accade da tempo sulla S.P. 122 e nel tratto Forenza-Maschito-Venosa, riconfermano la necessità non più rinviabile della messa in sicurezza ed adeguamento delle strade del comprensorio Vulture-Alto Bradano, le uniche strutture di mobilità per le comunità locali e per i turisti”. Lo scrive l’a.d. Terre di Aristeo Saverio Lamiranda in lettere al Presidente della Provincia di Potenza Guarino e ai sindaci di Forenza ed Acerenza.
“Le condizioni della S.P. 10 specialmente al chilometro 42 in frana, da sempre – aggiunge – sono drammaticamente peggiorate e tali da rendere la strada impercorribile e assolutamente insicura per l’incolumità delle persone che vi transitano. In attesa degli interventi definitivi e necessari sulle intere arterie, si sollecita un intervento urgentissimo (anche con qualche camion di misto) al fine di evitare incidenti e possibili danni alle persone, agli animali ed alle merci.
Il Distretto riceve quotidianamente sollecitazioni preoccupate da parte delle aziende produttive e turistiche esistenti nell’area. Si tratta di intervenire prima di tutto per l’incolumità delle persone, ma anche per attivare soluzioni idonee per combattere efficacemente lo spopolamento dell’area e sostenere quelle attività produttive che ancora resistono nella prospettiva di uno sviluppo effettivamente duraturo ed efficace. Aristeo, ha dimostrato e dimostra quotidianamente di dare il proprio attivo contributo, attraverso investimenti in fase di realizzazione nei Comuni di Acerenza, Forenza, Maschito e Venosa in attuazione del Progetto Pilota per il Ripopolamento e la Rigenerazione dei Borghi Lucani.
Affinchè l’azione di Aristeo e la disponibilità delle imprese coinvolte possa produrre gli effetti da tutti desiderati – evidenzia Lamiranda – rimane essenziale l’agibilità e la percorribilità in sicurezza delle strade di collegamento fra i Comuni dell’area, da noi definite di vicinato. Altrettanto essenziali sono i tempi di realizzazione delle opere necessarie che devono essere necessariamente brevi e, comunque, compatibili con l’entrata a regime degli investimenti programmati.
Il Distretto, le imprese e gli stessi Comuni hanno, da anni, rappresentato all’ Amministrazione Provinciale questa necessità senza ottenere, fino ad ora, riscontro”.