Istituire le Comunità Energetiche a Potenza: interrogazione del Consigliere Falconeri (M5S).
Di seguito il testo integrale.
Occorre favorire l’ istituzione delle “Comunità Energetiche Rinnovabili: Potenza non ha dato attuazione al D.L. 162/2019 per la realizzazione di questo modello innovativo per la produzione, la distribuzione e il consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili.
Di seguito il testo integrale dell’interrogazione
Oggetto: istituzione comunità energetiche
premesso che l’evoluzione tecnologica apre la strada a modelli innovativi di gestione dell’energia che punta alla centralità del cittadino consumatore/produttore (prosumer), al quale deve essere garantito un accesso più equo e sostenibile al mercato dell’energia elettrica;
entro il 2050, la Commissione Europea stima 100GW di potenza installata dalle comunità energetiche europee ed in ricezione dell’impegno comunitario, l’Italia promuove il Green New Deal attraverso il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) 2030;
al centro di tale evoluzione sono presenti le “Comunità Energetiche”, il cui obiettivo è di permettere alle pubbliche amministrazioni ed ai cittadini di creare forme innovative di aggregazione e di governance nel campo dell’energia per creare vantaggi per i singoli e la comunità – sia economici sia di qualità della vita e di erogare servizi sul territorio;
le comunità energetiche rappresentano un modello innovativo per la produzione, la distribuzione e il consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili: sono costituite da un insieme di persone che condividono energia rinnovabile e pulita, in uno scambio tra pari puntando a ridurre lo spreco energetico e a condividere energia a un prezzo concorrenziale;
in tale contesto, il ruolo del Comune è centrale, come soggetto che facilita la comunicazione ed il coinvolgimento dei cittadini;
con l’art. 42bis del D.L. 162/2019 “Milleproroghe”,
il Governo italiano ha deciso di recepire in anticipo la Direttiva 2018/2001,
consentendo (sia pur a specifiche condizioni) ai consumatori di energia elettrica di associarsi per realizzare “Comunità di Energia Rinnovabile” (CER);
l’art. 42 bis del Decreto Milleproroghe prevede un ruolo attivo per i Comuni (che possono partecipare come soci alle CER), nonché una serie di incentivi ventennali per l’energia autoconsumata;
le CER generano benefici diretti sui costi in bolletta dei Comuni e dei cittadini con maggiore disagio economico, favorendo l’aggregazione di utenze
per la installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili;
pertanto tanto premesso si interrogano il Sindaco e l’Assessore competente per sapere
se siano state messe in campo attività volte a favorire e promuovere la progettazione partecipata e coordinata con istituzioni e associazioni delle “Comunità Energetiche Rinnovabili.