La terza Commissione Consiliare Permanente, presieduta da Piergiorgio Quarto (FdI), riunitasi nella mattinata di oggi, presso il Parlamentino del Consiglio regionale, ha audito l’Assessore all’ambiente, territorio ed energia, Cosimo Latronico e il Direttore Generale della Direzione Generale dell’ambiente, del territorio e dell’energia, Roberto Tricomi, sulla proposta di legge, d’iniziativa dei consiglieri Perrino, Carlucci e Leggieri (M5s) riguardante “Introduzione del reddito energetico Regione Basilicata”. “La pdl – come ha sottolineato la firmataria Carlucci (M5s) – nasce dell’esperienza positiva maturata nel 2018 presso il Comune di Porto Torres in Sardegna e nel 2019 in terra pugliese. Una misura attuale e di grande importanza, quella prevista dalla pdl che, dato il momento storico che stiamo vivendo, con costi dell’energia schizzati alle stelle e le difficoltà nel cogliere a pieno le misure previste dal 110 per cento, rappresenta un’opportunità da sfruttare. Uno strumento legislativo che va incontro alle esigenze di cittadini che vivono situazioni disagiate e si traduce in maggiori benefici ambientali per l’intera comunità”.
La pdl tende a diffondere, tramite il reddito energetico rivolto a soggetti economicamente deboli con basso reddito Isee e a categorie svantaggiate come giovani coppie, famiglie numerose, disabili e anziani, l’utilizzo delle energie rinnovabili tra i cittadini. Si prevede la concessione di contributi statali o regionali per l’acquisto di impianti di energia rinnovabile. A carico degli utenti che beneficiano del contributo l’obbligo di sottoscrivere una convenzione con il gestore servizi energetici (Gse), attivando il servizio di scambio sul posto dell’energia prodotta dagli impianti, con l’impegno di cedere alla Regione o all’ente emettente del bando gli eventuali crediti maturati verso il Gse.
“Una iniziativa lodevole e da sostenere e che immagino come uno strumento che possa affrontare l’impatto immediato del caro prezzi in tema energetico ma che possa durare nel tempo”. Così l’assessore Latronico nel suo intervento che si è detto pronto a lavorare per valorizzare al massimo la filosofia alla base della proposta di legge. “Un tema già preso in esame nella manovra di bilancio e che continuerà ad avere la giusta attenzione. Attenzione che sarà rivolta in egual misura al tema delle comunità energetiche, modello che, basandosi sulla collaborazione sinergica tra diversi soggetti, centra l’obiettivo del risparmio economico e della tutela ambientale. Un modello che, dopo l’approvazione della legge in Consiglio regionale, si appresta a divenire realtà con il finanziamento della prima Comunità energetica in Basilicata che vede insieme più di 30 Comuni lucani”.
Giudizio altrettanto positivo sulla pdl che porta la firma dei consiglieri pentastellati, anche dal direttore generale Tricomi. “Una proposta che affronta un tema di grande attualità, il caro bollette e rivolta a famiglie con basso livello di reddito Isee, e a nuclei svantaggiati. Un argomento sul quale il dipartimento Ambiente è impegnato, come è impegnato sul tema dell’eolico che, nella prima fase di sviluppo, ha visto la proliferazione di impianti che erano anche pochi efficienti, parlo delle pale ad uso delle famiglie e, quindi, con piccola produzione di energia elettrica e che, a volte, sono andati in contrasto con le caratteristiche dei luoghi. Da qui l’esigenza di una maggiore attenzione sulla selva di situazioni di micro energia e maggiore rispetto verso i nostri centri abitati”.
“Bandiere di principio quella del M5s e la mia rivolta alla creazione di comunità energetiche, che vedono i cittadini come soggetti autonomi, e sposano un approccio green”, così la consigliera Sileo che ha espresso, poi, grande soddisfazione in merito alla notizia data dall’assessore Latronico sull’avvio della prima comunità energetica in Basilicata. “La norma mi piace e vorrei sostenerla” – ha affermato il consigliere Braia – che ha parlato della necessità di prevedere una disponibilità finanziaria più ampia e di comprendere il raggio di azione della proposta. “Tutti i tetti sono utilizzabili? Tutti i condomini possono usufruirne? E le aree sottoposte a vincolo?”.
La Commissione ha audito, poi, l’assessore Roberta Varasano del Comune di Novasiri, e il sindaco di Maratea, Daniele Stoppelli, sula pdl n. 138/2022 “Premialità e valorizzazione per i comuni insigniti della Bandiera Blu” d’iniziativa del Consigliere Cariello. Entrambi gli amministratori nel parlare dell’assegnazione della Bandiera Blu, hanno parlato degli sforzi compiuti dai Comuni e hanno ricordato i criteri che portano all’assegnazione di tale importante vessillo che non riguardano soltanto l’incontaminazione delle acque di balneazione ma tutta una serie di servizi da assicurare che vanno dall’efficienza della depurazione, gestione dei rifiuti, servizi in spiaggia, abbattimento delle barriere architettoniche, corsi d’educazione ambientale, ai servizi d’utilità pubblica sanitaria. “La bandiera blu può essere revocata, come successo in tanti comuni italiani e il suo mantenimento ha – sottolineato il sindaco di Maratea – ha dei costi, per cui abbiamo bisogno della vicinanza della Regione e occorrono più fondi. E’ doveroso sottolineare poi che assicurare alcuni servizi, come l’abbattimento delle barriere architettoniche è questione di civiltà”.
Analisi condivisa dalla consigliere Sileo in merito all’attribuzione della bandiera blu. “Tanto vuol dire il contesto ambientale ma altrettanto importante è il livello dei servizi offerti. E’ importante prevedere una forma di intervento per i comuni costieri che hanno ricevuto bandiera blu. La consigliera ha sollevato la necessità di audire i direttore sanitari di Asp e Asm in merito ai servizi sanitari da offrire durante il periodo estivo nei luoghi di mare.
Anche Braia si è soffermato sul valore di un simile riconoscimento che ha un sicuro ritorno di immagine in termini turistici ed economici e che ha sicuramente dei costi, da qui la proposta di prevedere un contributo in proporzione ai chilometri di spiaggia. “Aspettiamo un vostro contributo in termini di idee e suggerimenti – ha affermato il presidente Quarto. Vi invieremo la proposta di legge che può diventare migliorativa grazie ad un lavoro sinergico”.
Rispetto alla proposta di Regolamento di gestione e dismissione dei beni di riforma fondiaria, il presidente Quarto dopo aver ricordato gli emendamenti giunti da parte delle organizzazioni datoriali, dal collegio notarile di Potenza e Matera e dalla Coldiretti, ha comunicato che l’argomento sarà oggetto di ulteriore approfondimento durante la prossima seduta della Commissione. In merito sono intervenuti la consigliera Sileo e il consigliere Braia.
Il commissario liquidatore del Consorzio per lo Sviluppo industriale di Potenza, Giuseppe Fiengo, la cui audizione è stata richiesta dalla consigliera Sileo, ha relazionato sullo stato di liquidazione dell’ente, soffermandosi sulla complessità e delicatezza dell’intero processo. Diverse e di grado differente le difficoltà affrontate e da affrontare. “Situazioni di difficoltà nate in passato e non oggi, con un grande dramma vissuto dal Consorzio: quello di non poter far spese perché non vi era liquidità. Non basta dismettere e liquidare, è un mondo da continuare a monitorare affinché si possa operare in maniera giusta. Stiamo lavorando con serenità e voglia di affrontare i problemi così da andare verso la direzione giusta: abbiamo fatto un quadro contabile al 28 maggio, abbiamo affidato ad una società il compito di creare un archivio in maniera tale che ci sia un minino di continuità documentale e le priorità le abbiamo assicurate: gli stipendi e il Tfr”. Sull’argomento sono intervenuti i consiglieri Sileo, Braia e Bellettieri.
Ai lavori, oltre al presidente Quarto, erano presenti i consiglieri Trerotola (Pl), Braia (Iv), Sileo (Gm), Baldassarre (Idea), Cifarelli (Pd), Carlucci (M5s), Bellettieri (FI).