Nell’ambito del progetto nazionale Di.Agr.A.M.M.I. di Legalità al Sud Diritti in Agricoltura attraverso Approcci Multistakeholder e Multidisciplinari per l’Integrazione e il Lavoro giusto, è stato firmato questa mattina un protocollo per l’istituzione di un tavolo permanente sulla formazione in agricoltura. Sono firmatari Flai Cgil Basilicata, Regione Basilicata, Cestrim onlus, Consorzio Nova, associazione Terra, Inps Basilicata, Arlab, Itl Potenza, Coldiretti, Copabri, Cia, Confagricoltura.
Si tratta del primo protocollo sottoscritto in Italia nell’ambito del progetto che coinvolge 8 regioni del sud (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna) e allo stato attuale ha già una trentina di agricoltori destinatari.
L’obiettivo è mettere in atto interventi che prevedono il contrasto del fenomeno dello sfruttamento lavorativo nel comparto agro-alimentare. La creazione di una rete di partner e l’azione congiunta di più operatori mira a promuovere la cultura della legalità, a sviluppare politiche e azioni comuni per ridurre l’incidenza del lavoro sommerso in agricoltura e rafforzare pratiche e reti del lavoro agricolo di qualità. Attraverso un approccio olistico e integrato, che si concretizza in un insieme coordinato di interventi a supporto dell’integrazione (sociale, sanitaria, abitativa) e di politica attiva, si ha l’obiettivo di creare e sostenere percorsi individualizzati di accompagnamento all’autonomia e di integrazione socio-lavorativa rivolti alla popolazione immigrata da paesi terzi.
Il progetto Diagrammi Sud prevede la realizzazione di interventi di integrazione socio-lavorativa finalizzati alla prevenzione e al contrasto dello sfruttamento lavorativo e del caporalato in agricoltura e rappresenta una proposta di dignità e di qualità realizzata mediante il protagonismo dei soggetti istituzionali, delle parti sociali ed economiche e del Terzo settore.
Nello specifico, mediante la firma del protocollo in Basilicata, si mira ad attivare un tavolo interistituzionale, con il coinvolgimento degli attori istituzionali e delle parti datoriali, per attivare un processo finalizzato ad analizzare le esigenze del mercato del lavoro agricolo lucano, individuare i profili professionali maggiormente richiesti e favorire percorsi formativi coerenti. La firma del protocollo è anche uno strumento per promuovere processi di individuazione e definizione di meccanismi di premialità per le imprese che aderiscono alla Rete del Lavoro Agricolo di qualità: aziende del territorio che sono in grado di attivare processi trasparenti di incrocio tra domanda e offerta di lavoro (ricorso alle liste di prenotazione dei centri per l’impiego) e mettere in atto comportamenti orientati dalla trasparenza, legalità ed eticità nei rapporti di lavoro.