Sale ancora la curva epidemica in Italia. Sono 36.573 i nuovi casi Covid nelle ultime 24 ore, contro i 31.885 di ieri ma soprattutto i 23.042 di giovedì scorso.
I tamponi processati sono 194.676 (ieri 195.439) con il tasso di positività che vola dal 16,4% al 18,8%.
I decessi sono 64 (ieri 48). Le vittime totali da inizio pandemia salgono così a 167.617.
In risalita le ospedalizzazioni: le terapie intensive sono 3 in più (ieri +6) con 20 ingressi giornalieri, e sono in tutto 192, mentre nei reparti ordinari si contano 85 pazienti in più (ieri +19), per un totale di 4.303. È quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
La regione con il maggior numero di casi odierni è la Lombardia con 5.438 contagi, seguita da Lazio (+4.636), Emilia-Romagna (+3.673) Veneto (+3.322) e Campania (+2.983).
I casi totali dall’inizio della pandemia arrivano a 17.773.764. I dimessi/guariti delle ultime 24 ore sono 40.108 (ieri 32.758) per un totale che sale a 17.005.366. Gli attualmente positivi sono 3.104 in meno (ieri +3) per un totale che scende a 600.781. Di questi, 596.286 sono in isolamento domiciliare.
Gimbe: la curva rialza la testa
Si inverte la curva pandemica e i casi di contagio tornano ad aumentare: negli ultimi 7 giorni l’incremento è stato del 32,1%. È quanto emerge dal monitoraggio della Fondazione Gimbe, relativo alla settimana 8-14 giugno. In termini numerici, nel periodo preso in considerazione i nuovi casi sono stati 160.751 a fronte dei 121.726 della settimana precedente. “Inverte la tendenza la curva dei nuovi casi settimanali (+32,1% rispetto alla settimana precedente) – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – che si attestano intorno a 160 mila con una media mobile a 7 giorni che sfiora quota 23 mila casi giornalieri”. Nella settimana 8-14 giugno l’incremento percentuale dei nuovi casi si registra in tutte le Regioni ad eccezione della Calabria: dal +17,4% della Basilicata al +91,5% della Provincia Autonoma di Bolzano (tabella 1). Rispetto alla settimana precedente, in 8 Province si registra una riduzione percentuale dei nuovi casi (dal -1,3% di Asti al -36,3% di Reggio di Calabria); salgono da 22 a 99 le Province in cui si rileva un aumento (dal +1,3% di Trapani al +104,1% di Pordenone). Solo la Provincia di Cagliari registra un’incidenza superiore ai 500 casi per 100.000 abitanti (532)
Aumentano i decessi settimanali
Aumentano i decessi negli ultimi 7 giorni: l’incremento è stato del 6,1%. È quanto emerge dal monitoraggio della Fondazione Gimbe, relativo alla settimana 8-14 giugno. In termini numerici, nel periodo preso in considerazione, sono stati 416 i decessi a fronte dei 392 della rilevazione precedente. In calo i casi attualmente positivi (603.882 a fronte dei 628.977), le persone in isolamento domiciliare (599.500 rispetto a 624.416).
Calano i ricoveri ordinari e le intensive negli utlimi 7 giorni
Sono in calo i ricoveri negli ospedali italiani, legati al Covid: negli ultimi 7 giorni, la diminuzione è stata del 3,3% per i reparti ordinari, -16,4% per le terapie intensive. È quanto emerge dal monitoraggio della Fondazione Gimbe, relativo alla settimana 8-14 giugno. “Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, direttore operativo della fondazione Gimbe – prosegue il calo del numero dei posti letto occupati da pazienti covid sia in terapia intensiva (-16,4%) sia in area medica (-3,3%)”. In dettaglio, i posti letto occupati al 7 giugno sono 183 in area critica e 4.199 in area medica. Al 14 giugno il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti covid è del 6,5% in area medica (dal 3% del Veneto al 16,1% della Calabria) e del 2% in area critica (dallo 0% dell’Umbria al 7,7% della Valle D’Aosta). “In lieve aumento gli ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Mosti – con una media mobile a 7 giorni di 20 ingressi/die rispetto ai 15 della settimana precedente”.
Senza vaccino
Sono 6,86 milioni i non vaccinati, di cui 2,84 milioni di guariti protetti solo temporaneamente. É quanto emerge dal monitoraggio della Fondazione Gimbe. Sono 8,03 milioni le persone che non hanno ancora ricevuto la terza dose, di cui 2,6 milioni di guariti che non possono riceverla nell’immediato. Nette differenze regionali per la copertura con quarte dosi degli immunocompromessi (dall’8,2% della Calabria al 100% del Piemonte) e degli altri fragili (dal 5,1% della Calabria al 38,6% del Piemonte). Al 15 giugno (aggiornamento ore 06.16) l’88,1% della platea (n. 50.793.615) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+4.388 rispetto alla settimana precedente) e l’86,6% (n. 49.914.497) ha completato il ciclo vaccinale (+6.789 rispetto alla settimana precedente).