Nei giorni scorsi, gli uomini del Comando Stazione del Corpo Forestale di Matera, in seguito a segnalazione di un cittadino, hanno rinvenuto in agro di Matera un sofisticato congegno ai fini venatori collocato abusivamente in un terreno boschivo all’interno del Parco Regionale della Murgia Materana.
Il dispositivo era stato predisposto per la cattura abusiva di ungulati. Sono stati infatti avvistati nei dintorni circa 30 cinghiali (Sus scrofa).
La collocazione della trappola è stata rilevata tramite l’impiego di sofisticate tecnologie basate sul sistema SIM (Sistema Informativo della Montagna) e con il GPS (Global Position System) e tramite dettagliati rilievi fotografici.
Il dispositivo abusivo per la cattura dei cinghiali era installato in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico ed idrogeologico di particolare valenza naturalistico-ambientale che rientra all’interno delle aree SIC e ZPS, Siti di Interesse Comunitario e Zone di Protezione Speciale,istituite nell’ambito della rete Natura 2000, proprio per la significativa presenza sul territorio di habitat e specie animali e vegetali protette.
Si era già verificato un analogo episodio lo scorso maggio, quando era stata rinvenuta, dagli Agenti del Corpo Forestale dello Stato, una trappola con analoghe caratteristiche all’interno del Parco Regionale della Murgia Materana.
Gli autori, una volta identificati, dovranno rispondere di attività venatoria illecita mediante tecniche e mezzi non consentiti all’interno di un’area protetta quale il Parco Regionale della Murgia Materana.
L’eccessiva presenza di cinghiali nel Parco Regionale della Murgia è sovente oggetto di argomentazioni e proteste da parte di agricoltori ed allevatori che ne denunciano la sovrapopolazione che causa sul territorio urgenti danni alle culture agricole.
Al fine di garantire una popolazione sostenibile di questo animale sul territorio materano ed assicurare un’adeguata tutela per gli operatori agricoli l’Ente di Gestione del Parco Regionale della Murgia sta fronteggiando il fenomeno tramite un progetto di gestione della popolazione di cinghiali grazie all’installazione e l’impiego di un sistema di strutture denominate “chiusini” per ridurre la presenza degli animali nell’area e i danni nei confronti degli agricoltori.
Proprio nei giorni scorsi era stata denunciata da parte dell’Ente la manomissione ed il danneggiamento dei suddetti manufatti impedendo così la cattura degli ungulati in eccesso.
Il Comando Provinciale del CFS di Matera è costantemente impegnato con tutto l’apparato territoriale ad incrementare i controlli preventivi e repressivi in danno alla fauna omeoterma.