Grande partecipazione della Cgil Basilicata alla manifestazione nazionale “Pace, lavoro, giustizia sociale, democrazia” indetta dalla Cgil a Roma oggi 18 giugno. Dalla regione sono partiti dieci pullman alla volta della capitale. “Continueremo la nostra lotta fino a quando il governo centrale non ci darà ascolto – commenta il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa – è necessario aumentare i salari, combattere la precarietà e l’evasione fiscale, avviare una seria riforma delle pensioni e del fisco, nel rispetto dei diritti di tutte e tutti. È questo il tempo delle scelte per il futuro del Paese, del Sud e della nostra regione. In Basilicata le percentuali di contratti instabili e precari sono quasi il doppio rispetto ai dati registrati su scala nazionale. Il mercato del lavoro è precario e volatile. Mancano certezze e questo non favorisce né gli investimenti né l’aumento dei consumi. Una situazione drammatica se si aggiunge al problema della povertà e dello spopolamento. Servono scelte e governi lungimiranti, anche sui territori”.
La Cgil è scesa in piazza per la pace, per chiedere il cessate il fuoco immediato in Ucraina e l’apertura di un negoziato, nel quale l’Europa deve svolgere una vera azione diplomatica. Ancora, per il lavoro, per mettere fine alla precarietà dilagante, al finto lavoro autonomo, al lavoro povero e sommerso. Il sindacato chiede al governo nazionale investimenti in buona occupazione stabile, il rinnovo dei contratti collettivi nazionali e l’aumento dei salari, la legge per la rappresentanza e la validità dei contratti nazionali per tutte e tutti, un piano straordinario di assunzioni (donne, giovani e Mezzogiorno), un investimento per la salute e la sicurezza e il diritto alla formazione permanente. Tra le motivazioni della manifestazione anche la giustizia sociale e la democrazia. La Cgil chiede sostegni strutturali per i redditi più bassi (200 euro di bonus non bastano), l’aumento del netto in busta paga e la diminuzione del carico fiscale per lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, l’aumento del valore e della platea della quattordicesima, un contributo di solidarietà straordinario sulle grandi ricchezze, servizi pubblici efficienti e a disposizione del cittadino, un aumento dei finanziamenti per sanità, scuola, università e ricerca pubbliche, una legge sulla non autosufficienza, l’istituzione della pensione di garanzia per precari, lavoratori discontinui e il superamento della legge Fornero.