“Between Sand and Sea” è il titolo evocativo scelto per la mostra collettiva internazionale che coinvolge la parigina Solenne Fabre e Marilyn Sonneveld, olandese di Amsterdam.
La collettiva è stata inaugurata nel pomeriggio nella galleria Alessandro Albanese in via XX Settembre 25 a Matera. La mostra, a cura di Valeria Schäfer, resterà aperta fino al 18 agosto 2022.
Al vernissage in galleria ha partecipato Marilyn Sonneveld, una delle due artistiche coinvolte nella mostra allestita a Matera.
Michele Capolupo
Di seguito i particolari dell’evento culturale.
Tra il Mar Tirreno, l’Adriatico e lo Ionio, si trova Matera, una città unica, fatta di abitazioni rupestri scavate nell’antico canyon attraversato dal torrente Gravina. Una città apparentemente calma ma ricca di storia e cultura. Un ambiente unico, tra il mare e la roccia, che ospita la mostra Between Sand and Sea, raccontando la storia di due artiste e il loro approccio alla pittura, alle forme ed ai colori.
Solenne Fabre (*1995, Francia) ha studiato all’Ecole des Beaux-Arts di Parigi nella masterclass di Tim Eitel. Abbastanza sorprendente poiché Tim Eitel è noto per il suo realismo figurativo e la pittura di Solenne è lontana da qualsiasi tipo di figurazione. Le sue composizioni astratte di colore e forma esplorano un universo vegetale. Fiori che sbocciano, paesaggi aridi: bianco, marrone, ocra, verde e marmorizzazione si mescolano a esplosioni di colore brillante, spesse pennellate dominano il suo stile. L’astrazione di Solenne ha una componente figurativa forte ma morbida e i suoi dipinti sono la versione contemporanea del plein air francese.
Marilyn Sonneveld (*1990, Paesi Bassi) ha studiato alla Willem de Kooning Academy e apre nel 2023 una mostra alla Kunsthal di Rotterdam. Per il suo debutto in Italia, una nuova serie di olii su tela ed una scultura in vetro verranno esposti. La palette dei colori di Marilyn è coerente come Solenne, ma in toni completamente diversi: Blu e verde sono i colori dominanti e il suo stile oscilla tra figurazione e astrazione. Le sue tele sono piene di parti del corpo: mani, gambe, braccia che si intrecciano. I suoi personaggi senza genere e senza volto ci trascinano nella tela, cosa sta succedendo? a chi appartiene la mano? chi ci volta le spalle? stanno litigando, ballando, amandosi?
La mostra cerca di accostare lo stile di queste due giovani artiste che mettono in discussione le idee di astrazione e figurazione nella pittura contemporanea. Ma è una via di mezzo ciò che la mostra cerca di esplorare. Quando la figurazione diventa astrazione, quando l’immaginazione si sovrappone al presente. In qualche modo come in estate, quando “the blinking stars are dancing on the whitecaps”. (le stelle lampeggianti, danzano sui cappucci bianchi).
CLICCA QUI PER LA VIDEO-INTERVISTA A MARILYN SONNEVELD A CURA DI MICHELE CAPOLUPO
La fotogallery della mostra “Between Sand and Sea” (foto www.SassiLive.it)