“Smart mobility” in mattinata e “Giornate dell’audiovisivo” nel pomeriggio. Questi i due focus scelti per i lavori della prima giornata di Matera Digital Week, evento organizzato dalla Casa delle Tecnologie Emergenti di Matera che fino a domenica 26 giugno si occupà sperimentazione delle tecnologie di frontiera, alla ricerca scientifica applicata e al trasferimento tecnologico.
In mattinata attenzione focalizzata sulla mobilità e sulla logistica del futuro con la seguente agenda:
Dopo i saluti Istituzionali del sindaco di Matera Domenico Bennardi e il videomessaggio della Sottosegretaria Anna Ascani (MISE) e di altri due rappresentanti del Ministero per lo Sviluppo Economico, Francesco Soro e Donatella Proto, il primo panel su “Le sfide per la mobilità nelle CTE” affidato a Giampiero Pepe della Casa delle Tecnologie Emergenti di Matera, moderato da Luca Rea (FUB) e Donatella Proto (MISE), ha coinvolto Michele Ruta (CTE Bari Open Innovation Hub). Stefano Ciurnelli (Comune di Matera), Stefano Caputo (CTE Prisma Prato), Fabrizio Arneodo (5T s.r.l., CTE NEXT). A seguire il panel su “Use case e opportunità per la mobilità futura”, moderato da Luca Rea (FUB) e Donatella Proto (MISE). Sono intervenuti Sergio Savaresi (Politecnico di Milano), Paolo Guerello (TIM), Gianluca Stefanini (Vodafone), Michele Cinque (Autostrade per L’Italia) e Gianmarco Carnovale (Scuter).
In sala tra gli altri l’assessore comunale all’innovazione Angelo Cotugno.
La giornata prosegue nel pomeriggio con un approfondimento sul mondo degli Audiovisivi in collaborazione con il MIA| Mercato internazionale Audiovisivo e il Ministero dello Sviluppo economico.
Dono i saluti istituzionali con un video messaggio di Francesco Rutelli (Presidente Anica) e di Giancarlo Leone (Presidente APA), Francesco Soro (MISE), Gaia Tridente (MIA) e Ugo Erra (CTE Matera) spazio alla prima Masterclass sul tema “Tra tecnologia e creatività. Le produzioni audiovisiva e la sfida del futuro”, affidata a Simone Arcagni (Università di Palermo).
Partiamo dal presupposto che le tecnologie digitali rappresentano, più che una minaccia, una sfida per le produzioni audiovisive. In questa masterclass, Simone Arcagni illustra il panorama delle produzioni internazionali che hanno saputo sfruttare le tecnologie emergenti come la AI, le piattaforme social, le tecnologie XR, per la creazione di nuovi contenuti. Nuovi contenuti che prevedono nuove esperienze di fruizione e di conseguenza anche nuovi pubblici. Ma che significano anche la sfida di nuove skill da parte delle produzioni. Un panorama ricco e stimolante che verrà mappato tramite una serie di esempi concreti.
Particomarmente interessante il “Case Study: Il Podcast come strumento di comunicazione per le aziende. Il
modello Hypercast”, Il podcast è uno degli ambiti più in crescita del settore digitale. Protagonisti di una crescita inarrestabile partita dagli Stati Uniti, i podcast hanno già raggiuntoin Italia 9,3 milioni di ascoltatori nel 2021 (fonte Ipsos, “Digital Audio Survey 2021”) con una crescita di oltre 1 milione di utenti in un anno, soprattutto giovani (under 35 per il 44%) e alto spendenti. Per questo motivo il podcast è diventato anche un valore aggiunto nelle strategie di comunicazione. In questo scenario nasce Hypercast, la nuova podcast services company specializzata in branded podcast, che punta a creare contenuti che siano di valore per l’ascoltatore e che mettano in risalto i brand protagonisti dei podcast. Alla guida della nuova società siede il Ceo Salvatore Tomasello mentre alle spalle del progetto c’è Andrea Febbraio, venture builder che annovera tra le sue exit, tra le altre, Teads, AdEspresso, Xingu, AtomikAd, Hej! e Sellbrite. A illustrare il progetto Hypercast in uno degli incontri organizzati dal MIA | Mercato Internazionale dell’Audiovisivo è Raffaele Costantino, Creative Director di Hypercast (oltre che conduttore radiofonico, podcaster, consulente, giornalista, direttore artistico e consulente per molti Festival Italiani, brand ed istituzioni). All’incontro partecipa anche Enzo Abbate (Founder Studio 33).
All’incontro moderato da Federico Ferrazza (Direttore Wired Italia) hanno partecipato Raffaele Costantino (Hypercast) ed Enzo Abbate (Studio 33).
La prima giornata di Matera Digital Week giornata si è conclusa con il panel su “ La realtà virtuale e l’industria italiana”, moderato da Manuela Cacciamani (Unione Editori e Creators Digitali – ANICA). Da anni l’industria italiana è coinvolta nello sviluppo e nella produzione di esperienze VR in diversi ambiti: dalla scienza alla comunicazione, dall’entertainment alla moda, dal marketing all’architettura, all’automotive, alla medicina ecc. Una realtà significativa a cui l’improvvisa fama del Metaverso ha dato nuovi stimoli e opportunità. Diventa fondamentale a questo punto osservare le occasioni di incontro tra produttori e sviluppatori di VR e mondo della creatività, e inoltre dare nuovo impulso e gettare nuove basi per ulteriori sviluppi. Un incontro per far dialogare le realtà produttive per capire cosa hanno realizzato e come con l’idea che nel nostro paese esiste un mercato, un’offerta, un pubblico e delle professionalità da far crescere.
All’incontro hanno partecipato Gennaro Coppola (Direct2 Brain), Federico Giuseppini (Twice Out), Francesco Madeo (Dreamcatchers Entertaiment), Omar Rashid (Gold Enterprise), Domenico De Gaetano (Museo Del Cinema Di Torino), Carlo Rodomonti (RAI Cinema).
La prima giornata si è conclusa in Piazza San Francesco con una installazione digitale. Un’esperienza immersiva attraverso visori VR grazie ai quali il pubblico potrà accedere, a titolo gratuito, a contenuti di intrattenimento, tra i quali quelli dell’App VR di Rai Cinema VR Channel. Un modo innovativo e sorprendente per vivere esperienze come quella dell’essere su un tappeto rosso con le più grandi star italiane e internazionali o immergersi in un film a 360°.
Nel foyer dell’auditorium Gervasio, negli ipogei di piazza San Francesco, è allestito anche un corner del Matera Film Festival con la presenza di Dario Toma, Geo Coretti e Nando Irene.
ETT, industria digitale e creativa genovese del Gruppo SCAI alla prima edizione di Matera Digital Week
Vivere in prima persona l’esperienza di Dante nella Divina Commedia facendo perno su Realtà Virtuale a 3D, immedesimarsi in Neil Armstrong, primo uomo sulla Luna il 20 luglio 1969, al comando della navicella spaziale Apollo 11, immergersi nelle nuove tendenze dello storytelling digitale oppure, attraverso la piattaforma tecnologica per la gestione del mercato del lavoro lucano, consentire, tra le varie attività, l’attuazione degli interventi per il sostegno di cittadini e imprese previsti dal PNRR. Sono alcuni dei contenuti della narrazione che ETT, industria digitale e creativa genovese del Gruppo SCAI, porterà alla prima edizione della Digital Week di Matera, ai blocchi di partenza nella giornata di domani 22 giugno fino a domenica 26 giugno
ETT, in particolare, condividerà all’interno dell’HUB San Rocco, snodo nevralgico e open innovation system della città costituito nel 2019, gli spazi di SCAI Lab, società specializzata in Blockchain e Cybersecurity del Gruppo SCAI, che si propone di combinare le tecnologie IoT, calcolo cognitivo, Big Data e Machine Learning per agevolare la fruizione degli spazi culturali attraverso l’utilizzo della realtà virtuale e aumentata.
Esperienze immersive in VR (Realtà Virtuale), esempi di AR (Realtà Aumentata) e momenti/opportunità di confronto e conoscenza sulla Blockchain saranno le opportunità offerte da ETT ai visitatori dell’Hub San Rocco, rappresentati per lo più da partner pubblici e privati per condividere iniziative progettuali valorizzando giovani ricercatori e innovatori.
L’HUB di via San Rocco 1, parallelamente, è sede anche del primo Centro Interdipartimentale del CNR e, nello stesso tempo, di CTE – Casa delle Tecnologie Emergenti (IoT, 5G, Blockchain, Robotica e AI), il progetto messo a terra dal MISE che nel marzo 2019 scelse Matera come prima città per la sperimentazione, la ricerca applicata e il trasferimento tecnologico, cui seguirono Torino, Roma, Bari, Prato e l’Aquila.
Un team locale, all’interno dell’HUB a trazione digitale, curerà i progetti di ETT legati alle nuove tecnologie nel mondo della cultura nel periodo successivo alla Digital week.
Venendo al programma della cinque giorni lucana, il ruolo giocato da ETT risulterà essere trasversale ai contenuti messi a tema di volta in volta nel corso della fitta rete di appuntamenti, compresi tra keynote speech, tavole rotonde, case studies, panel, masterclass.
È infatti iscritto nel DNA di ETT l’approccio olistico alla realtà, così da generare unitarietà anche tra fattori eterogenei della stessa.
Commentando l’evento lucano Giovanni Verreschi ha dichiarato: “Dalla scienza alla comunicazione, dall’entertainment alla moda, dal marketing all’architettura, all’automotive, alla medicina, alle branche della ricerca come a quelle del manufacturing. Non esiste settore, e in questi giorni è evidente qui a Matera, che non solo non venga lambito, ma piuttosto intersecato dai nuovi linguaggi della VR e della AI. La Digital Week è un esempio virtuoso di come tra produttori e sviluppatori di VR da una parte e mondo della creatività dall’altra sono stati superati i rigidi steccati di storia recente, innestandosi invece all’interno della business community una volontà sincera e costruttiva di dialogo e scambio di best case. In altri termini, si è compreso che il digitale non è tanto un comparto a sé quanto una curvatura che sottende l’intero mondo della produzione a tutti i livelli, ovvero una modalità di approccio diversa e maggiormente performante nell’affronto delle problematiche.
Adele Magnelli, international project manager di ETT da parte sua ha dichiarato: “Sono felice di avere contribuito alla “nascita” e di avere gettato le basi di una sicura stabilità e permanenza di ETT nel corso degli anni ad un evento come quello della digital week di Matera. È proprio in contesti come questo che è possibile comprendere che ormai la digital disruption non coinvolge solo la parte tecnologica dei processi, ma altresì i nostri immaginari, nella misura in cui i nostri schermi sono stati invasi da video di natura diversa, che parlano un linguaggio non più riconducibile alla sola televisione o al cinema, bensì ne sono una costante ibridazione. Ci troviamo cioè davanti a semantiche nuove, che devono essere assimilate quando facciamo esperienza dei video e della videoarte, del videogaming, nelle esperienze immersive con la VR e la AR, oppure sulle piattaforme dei social. I primi ad avere intercettato questo nuovo mercato, di questo si tratta, sono stati i giovani di Gen Z e dunque occorre che questo target venga coinvolto non tanto come passivo fruitore di un nuovo mondo, quello del digitale, ma anche come soggetto interno a una logica decisionale, perché può esserci d’aiuto nella fase delle dinamiche inedite che regolano i meccanismi della socializzazione, di gran lunga al di là degli schemi condivisi da un pubblico fatto di soli adulti”.
Ciò risalta fin dalle battute iniziali della Kermesse dell’innovazione materana. Dopo la sessione di apertura dedicata alla Smart Mobility del Futuro, infatti, nel corso delle prime due giornate verrà messo a tema un approfondimento a 360° del settore dell’audiovisivo, in collaborazione con MIA Mercato Internazionale Audiovisivo, ANICA Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Digitali e MISE Ministero dello Sviluppo Economico. Simone Arcagni, Professore Associato presso l’Università di Palermo, studioso di cinema, media, nuovi media e nuove tecnologie, per introdurre la riflessione farà una panoramica sulle produzioni internazionali che hanno saputo sfruttare le tecnologie emergenti come la AI, le piattaforme social, le tecnologie XR, per la creazione di nuovi contenuti.
È a partire da tali articolate premesse che il giorno 23 alle ore 10.30, nell’Auditorium Raffaele Gervasio in Piazza del Sedile, porterà il proprio contributo ai lavori Adele Magnelli, international project manager di ETT, all’interno del panel Storytelling Digitale, con una carrellata delle principali esperienze di ETT nell’ambito della XR (Extended Reality), che tocca una vasta gamma di possibilità, dal mondo del patrimonio culturale a quello più tecnico e applicativo. Protagonista dei nuovi linguaggi, la VR (Realtà Virtuale) è in grado di creare ambienti immersivi sempre più efficaci e realistici, contemplando sia la visita virtuale di luoghi reali fino, viceversa, all’esplorazione di spazi immaginari ricreati in computer grafica. Nell’esperienza di ETT quello della Realtà Virtuale si configura come un “viaggio”, che congiunge realtà e invenzione, rappresentazione e ideazione.
Tra gli esempi di suggestività realizzati nel campo dell’audiovisivo Magnelli richiamerà l’attenzione su quella che può dirsi la prima realizzazione interna di ETT di stampo cinematografico in Realtà Virtuale, ovvero “La Divina Commedia VR: l’Inferno, un viaggio immersivo”, accompagnata dai versi originali del Poeta ripercorsi dalla voce di Francesco Pannofino, attraverso le ambientazioni infernali descritte da Dante stesso. Simultaneamente, per approfondire l’angolatura dell’extended reality giocata nell’audiovisivo, si parlerà anche della case history del Tempio del Brunello, un modo per raccontare un vino, ma anche una cultura e un territorio, quello delle colline e dei vigneti della Val d’Orcia, che fanno da sfondo costante alla degustazione del vino famoso nel mondo.
Altri progetti prendono forma, sottolineerà nel suo intervento Magnelli, quando la VR è pensata al servizio della formazione e si lega ad altre tecnologie, come l’AR (realtà aumentata), l’intelligenza artificiale e il Digital Twin (Gemello digitale). È il caso, quest’ultimo, di STEP (Smart education Platform), uno strumento innovativo a supporto dell’addestramento dei giovani dell’Accademia della Marina Mercantile, avvalendosi della multipiattaforma in (VR) e (AR) nel corso delle operazioni di rilascio a mare delle lance di salvataggio, che comportano rischi e pericoli elevati se svolte in dimensione fisica.
Per ETT, d’altra parte, la partecipazione alla Digital Week costituisce anche un’opportunità per consolidare una presenza già testata con successo precedentemente, quando la società genovese fu protagonista della progettazione di opere per una fruizione smart e inclusiva dei beni culturali.
In concomitanza con la designazione di Matera a Capitale europea della cultura si colloca, infatti, Ars Excavandi, la grande mostra internazionale che, ospitata nel Museo Ridola, ha rappresentato un’indagine immersiva nell’arte e le pratiche di scavo che danno luogo ad architetture, civiltà e paesaggi rupestri attraverso i secoli. Giochi interattivi, monitor touch, video e proiezioni rendono accessibile semplificandolo un tema spesso risultato complesso se avvicinato con le tecniche conoscitive tradizionali e, nello stesso tempo, hanno portato luoghi come gli ipogei (la Matera sotterranea) verso persone con problemi di motorietà.
Un’ulteriore traccia di ETT a Matera è quella del Vicinato a Pozzo, rivisitazione della lettura, in chiave urbanistica, sociologica e psicologica delle vicende di cui la città è stata protagonista negli anni ’50. Studiato con particolare riferimento al mondo contadino e al vicinato, costituisce il primo tassello del “Parco della Civiltà Contadina” che, a sua volta, rientra nel più ampio progetto “Parco della Storia dell’Uomo”, un contenitore storico, archeologico e naturalistico che racconterà la presenza umana, sul territorio materano, dalla preistoria all’esplorazione dello spazio. Dallo studio degli spazi abitativi e dei rapporti sociali che si sviluppavano al loro interno, Adriano Olivetti aveva tratto materiale di studio per le sue teorie sul concetto di comunità, che trasferì nel progetto del Borgo rurale di La Martella.
Per mettere in luce le diverse sfumature della socialità magnogreca attraverso lo straordinario patrimonio iconografico delle collezioni e potenziando il ruolo inclusivo e partecipativo dei luoghi della cultura, è stato studiato, inoltre, il nuovo percorso espositivo del Museo Nazionale di Matera – Sede Ridola
Infine, dal punto di vista della collaborazione tra Ett e Regione Basilicata dal punto di vista dello Smart Government, prosegue e si sta evolvendo l’architettura del Sistema Informativo Lavoro BASIL, la piattaforma tecnologica per la gestione del mercato del lavoro che consentirà, tra le varie attività, l’attuazione degli interventi per il sostegno di cittadini ed imprese previsti dal PNRR.
La fotogallery della prima giornata di Matera Digital Week (foto www.SassiLive.it)