Il Consiglio regionale della Basilicata, riunitosi oggi in seduta straordinaria, ha preso atto (10 voti favorevoli quelli di Lega, Idea, FI, FdI, Gm,e 6 astensioni quelle di Iv, M5s, Pd e Pl) dell’esito dei sorteggi e, per l’effetto, ha nominato componenti del Collegio dei revisori dei conti della Regione. Monaldo Andreozzi, Anna Rosa Barbuzzi e Salvatore Romanazzi.
La nomina dei revisori decorre dalla prima seduta del Collegio, nella quale dovrà essere eletto il Presidente del Collegio dei revisori della Regione.
Prima della votazione sono intervenuti i consiglieri Braia, Sileo, Cifarelli, Perrino e Baldassarre.
“Da troppi mesi c’è una maggioranza che si recupera all’occorrenza – ha dichiarato il consigliere Braia (Iv). Una maggioranza che ha portato a casa risultati grazie al nostro contributo (la giornata di oggi è un’ulteriore conferma), che tratta argomenti importanti come il gas ai lucani senza il coinvolgimento di tutta l’Aula o che consegna la programmazione dei fondi strutturali all’Europa senza neanche convocare il tavolo di partenariato. Siamo ad un punto di non ritorno. Spero che Bardi martedì prossimo trovi il tempo per dare una spiegazione a quanto sta accadendo”.
La consigliera Sileo (Gm), una dei cinque consiglieri che hanno chiesto la convocazione della seduta straordinaria del Consiglio regionale, ha evidenziato che “Le assenze tra i banchi della maggioranza non fanno bene alla Regione e tanto meno alla società lucana. Oggi era necessario essere presenti in Aula per licenziare un atto utile al buon funzionamento della macchina amministrativa”.
“Assistiamo ad una fase particolare, con diverse sedute del Consiglio regionale assicurate dalla presenza in Aula della minoranza”. Così il consigliere Cifarelli (Pd) che ha sottolineato: “Siamo qui per un atto importante, quello della presa d’atto della nomina del Collegio dei Revisori della Regione Basilicata, necessario per far sì che la macchina amministrativa vada avanti”. Cifarelli ha anche fatto riferimento ai numerosi temi rilevanti per la Basilicata che “dovrebbero avere la dignità di essere affrontati in questa Aula e che, invece, sono decisi al chiuso delle stanze e non si sa neanche con che grado di coinvolgimento dei consiglieri della maggioranza”.
Perrino (M5s) nel concordare con quanto detto dai consiglieri di minoranza che lo hanno preceduto hastigmatizzato l’assenza del presidente Bardi, “il quale – ha affermato – prima di essere Presidente è un consigliere regionale. Si prenda atto che la minoranza non dice no a prescindere, ma è capace di presentare proposte, ne abbiamo presentate diverse e che se prese in considerazione potrebbero avere un valore per la maggioranza e per l’intera comunità regionale. Se dovesse continuare questo tipo di atteggiamento da parte della maggioranza non siamo più disposti a garantire il numero legale.
“Prima che da politico, parlo da cittadino- ha dichiarato Trerotola (Pl)-. Bene questo dialogo è ciò che serve. I cittadini vogliono risposte concrete. Si proceda insieme nel rispetto delle individualità. Insieme non significa mischiarsi”.
“Quanto dico vuole essere un appello al Presidente Bardi affinché prenda visione dell’evidenza dello stato delle cose”. Così il consigliere Baldassarre (Idea) per il quale il Governo ‘Bardi Ter’ è nato male, sulla base di una serie di ricatti. “E’ nel potere del Presidente trarre le conclusioni e cambiare le cose. Le crisi ci sono sempre state nelle diverse consiliature, l’invito che rivolgo a Bardi è di recuperare il ruolo del Consiglio regionale e della capacità amministrativa di questa Regione”.