Quella di venerdì 24 giugno è una giornata speciale per la Scuola di Alta Formazione e Studio per la Conservazione e il Restauro “Michele D’Elia”, sita nel settecentesco convento di Santa Lucia al Piano e realtà che si integra sempre più nel tessuto socio-culturale di Matera e del territorio. Infatti, sotto la direzione dell’Architetto Giorgio Sobrà e dei Vice Direttori Francesca Capanna e Marco Bartolini, supportati da qualificatissimi docenti (Rorro, Malintoppi, Di Gaetano, Cinelli, Minoja, Iafrate, Gioventù, Rubino, Borrelli, Moro, Mezzadri, Giani, Romalli, Sottile, Amoruso e altri ancora), e dal personale non docente (Carmela Ditella e Giuseppe Agulli), cinque studenti, a fronte di sacrifici e passione, discuteranno la tesi di laurea. Pertanto, Francesca Bulferi di Pescara, Luigi Druda di Ferrandina, Valentina Gaudio di Bari, Elena Russo di Roma ed Elena Zichichi di Palermo, andranno ad aggiungersi ai dieci restauratori che si sono laureati, i primi, lo scorso anno. L’Istituto Centrale per il Restauro, dal 24 febbraio 2021 diretto dall’Architetto Alessandra Marino, fu fondato nel 1939 da Carlo Giulio Argan e fu diretto, dai suoi inizi fino al 1959, da Cesare Brandi. E’ una scuola in cui convivono storici dell’arte, architetti, archeologi, fisici ed esperti nei controlli ambientali, chimici e biologi nonché restauratori delle diverse tipologie di materiali costitutivi dei manufatti di interesse storico e culturale (dipinti, tessuti, opere d’arte su carta, metalli, ceramiche, pietre, cuoio, legno ecc.). Ovviamente un grosso in bocca al lupo ai futuri restauratori.