Il sindaco del Comune di Tito Graziano Scavone ha inviato una lettera all’assessore regionale alle Attività Produttive Alessandro Galella per chiedere la convocazione con urgenza di un tavolo tecnico sulle problematiche dell’area industriale di Tito
Questa mattina il sindaco del Comune di Tito Graziano Scavone ha inviato una lettera al neo- assessore regionale alle Attività Produttive Alessandro Galella. Oggetto della missiva l’urgente necessità di convocare un tavolo tecnico sulle problematiche dell’area industriale di Tito.
“Gli sforzi messi in campo dai soggetti competenti – sottolinea il sindaco Scavone nella lettera –, ad oggi, non hanno ancora restituito un assetto stabile, efficiente ed efficace di governo del territorio”.
“D’intesa con l’assessorato regionale alle Attività Produttive ed Apibas – rammenta il primo cittadino titese –, nel mese di febbraio promuovemmo un confronto con le associazioni datoriali e le imprese del territorio finalizzato ad affrontare le questioni principali legate all’infrastrutturazione del polo produttivo, agli interventi urgenti sulla viabilità consortile e al nuovo modello di governance dell’area industriale”.
“A distanza di mesi da quell’incontro – si rammarica Scavone – spiace constatare che alcuni degli impegni assunti nei confronti delle imprese e del territorio, ritardano a trovare punti di soluzione”. “In quella occasione – aggiunge il vertice dell’amministrazione titese –, d’intesa con il Presidente di Confindustria Basilicata, con cui condividiamo le preoccupazioni espresse nella nota, lanciammo la proposta di istituire un tavolo tecnico per l’area industriale di Tito attraverso il quale costruire adeguate soluzioni non solo alle problematiche di gestione dei processi amministrativi, acuiti a causa di una ormai troppo lunga fase di transizione, che il passaggio di competenze dal Consorzio Industriale di Potenza alla società Apibas sta trascinando senza alcuna previsione di definizione, ma anche per una mappatura puntuale degli effettivi bisogni delle imprese insediate sul territorio”. “Ad oggi – evidenzia Scavone –, continuano a permanere confusione di competenze, ad esempio nel rilascio dei titoli autorizzativi per i nuovi insediamenti, una problematica seria che rischia di far sfuggire occasioni di investimento e di rilancio dell’area industriale. Così come, purtroppo, continuano a permanere forti criticità sulla viabilità dell’area, situazioni che mettono in pericolo la pubblica e privata incolumità”.
“Tanto che – seguita a dire il sindaco di Tito – ho emesso giusta ordinanza sindacale nei confronti del Consorzio imponendo il ripristino delle condizioni di sicurezza del manto stradale, auspicando che non si risolva con ‘tappare’ qualche buca, come avvenuto fino ad oggi, ma che si intervenga con lavori strutturali e definitivi”.
“Mi preme, altresì, ricordare – ammonisce il primo cittadino titese – che durante l’incontro il dipartimento accolse con favore la proposta di istituire un tavolo tecnico con i soggetti competenti in materia di gestione dell’area industriale e le forze sociali, oltre ad annunciare, per il tramite dell’allora assessore al ramo, lo stanziamento di adeguate risorse finanziare per affrontare le emergenze sulla viabilità. Oggi come allora, il Comune di Tito ribadisce la propria disponibilità ad attuare gli interventi ritenuti più urgenti, previo trasferimento delle risorse finanziarie”.
“Credo, infine – conclude il sindaco Scavone –, che non bisogna disperdere l’approccio costruttivo che ha caratterizzato in questi mesi il rapporto tra gli enti territorialmente competenti, un modello concertativo e sinergico che ha ben funzionato ad esempio nella elaborazione del progetto preliminare di infrastrutturazione dell’area Zes di Tito ma che non può ritenersi esaurito ed esaustivo considerato appunto che ad oggi continuano a permanere confusione di competenze.
Ritengo, altresì, non più prorogabile la definizione ed il trasferimento di competenze amministrative in merito alla gestione di aree industriali che, per la complessità della situazione produttiva ed occupazionale, richiede un supplemento di impegno da parte di tutti gli attori coinvolti, affinché si restituisca in tempi celeri una governance chiara e funzionante, capace di recuperare un modello efficiente di gestione ordinaria e di promuovere e supportare lo sviluppo produttivo di un territorio strategico per l’intera regione, obiettivi che credo fossero alla base della avvenuta riforma del Consorzio Industriale di Potenza promossa dal Governo Regionale”.