Quando si parla di legalità, si fa riferimento a un obiettivo da perseguire, così come a un concetto che assume diverse sfumature, in base all’ambito in cui viene calato. In questo caso, nell’ambito sportivo, il fine della legalità è perseguito tramite un accordo diretto tra ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) e FIGC (Federazione Italiana Giuoco del Calcio).
Il terreno comune
L’ADM e la FIGC hanno in comune un territorio di intervento, che è quello legato a tutto quel sistema parallelo al gioco del calcio, e che si concretizza, tra le altre forme, anche nel ramo delle scommesse, condotte online e offline. Come si può facilmente immaginare, spesso e volentieri i tifosi, in vista delle principali partite, cercano le scommesse vincenti e si lasciano andare a comportamenti che, a lungo andare, possono sfociare nel patologico. Il tutto, dunque, comporta una sorta di tradimento dello spirito sportivo, che nell’accordo ADM e FIGC vuole essere rilanciato, unitamente al concetto di legalità, da applicare al gioco e a tutte le sue declinazioni.
In questo senso, il coinvolgimento della Federazione Italiana Calcio e delle Nazionali azzurre si rivela simbolico e significativo per la corretta sensibilizzazione del grande pubblico, che segue il calcio e ha diritto a vivere in un contesto di gioco legale e leale. Questo coinvolgimento, dunque, mira alla crescita e alla protezione dei cittadini, nel pieno rispetto del concetto di gioco responsabile, da promuovere in tutti i modi, soprattutto tramite azioni significative condotte dai rappresentanti del mondo del pallone.
Che ci sia un collegamento tra calcio e scommesse è più che ovvio, ma l’apertura di un varco in questo ambito, grazie all’accordo ADM FIGC, può rappresentare un momento interessante per l’opera di regolamentazione condotta dall’Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli su tutte le sale giochi che cadono nel territorio fisico e digitale italiano. Infatti, l’ADM, tra i suoi campi di intervento, annovera proprio la promozione del gioco responsabile, con conseguente lotta a tutti quei comportamenti illegali che caratterizzano le sale da gioco non munite di licenza.
La sinergia tra ADM e FICG
L’accordo tra Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Federazione italiana calcio ha già portato a un primo frutto concreto. Il riferimento va al match tra Italia e Germania: durante l’intervallo, infatti, è stata comunicato il vincitore della lotteria degli scontrini, promossa proprio da ADM. Il vincitore è stato premiato con 5 milioni di euro, a fronte del milione versato all’esercente che ha rilasciato lo scontrino vincitore.
In questo senso, il match giocato dalla Nazionale Azzurra ha dato enorme visibilità a un momento centrale nella politica dell’ADM, che è volta a supportare il programma Cashless: questo programma vuole sostenere l’uso di sistemi di pagamento elettronici, in un’ottica di miglioramento della condizione tecnologica del Paese. Velocità, trasparenza e digitalizzazione sono le parole chiave di questo obiettivo, che ADM ha perseguito prima autonomamente, e poi grazie alla promozione durante la partita della Nazionale, con l’aiuto di FICG.
Come si può intuire, il progetto cashless è soltanto uno dei passi della collaborazione che interesserà ADM e FICG nel prossimo periodo. Di certo, il presidente della Federazione, Gabriele Gravina, si aspetta molto da questa sinergia, fondata su una comunione di idee e di responsabilità che interessano non soltanto le due istituzioni, ma anche e soprattutto i cittadini cui entrambe si rivolgono. Il calcio, dunque, può attirare l’attenzione su temi caldi e progetti innovativi, dalla lotteria ADM al tema delle scommesse e della legalità.
Delle potenzialità di questo accordo nell’ambito della legalità è ben consapevole anche il direttore dell’ADM, Marcello Minenna. L’accordo tra tutti i consumatori che si sono rivolti al progetto cashback indetto dall’Agenzia, lo Stato e gli esercenti al momento si è concretizzato nella lotteria per gli scontrini. Tuttavia, com’è chiaro, i progetti di ADM vanno molto oltre, contemplando anche la lotta agli illeciti nel gioco, soprattutto in quello che non passa per la regolamentazione dell’Agenzia e che dunque si conferma fuori dall’alveo della legalità.