Gabriele Propati Referente Lega Salvini Premier Montalbano Jonico: “Gli urlatori di piazza farebbero meglio a tacere”. Di seguito la nota integrale.
Da qualche giorno a Montalbano Jonico si respira un clima da campagna elettorale con comizi in ogni angolo della città.
A comiziare è soltanto fratelli d’Italia e qualche consigliere di minoranza i quali cercano di mettere in difficoltà l’Amministrazione Comunale sulla situazione economico finanziaria del nostro Comune. Ma chi è che parla? Chi vuole cercare di ergersi a paladino del popolo? Chi pensa di avere verginità politica sulle gestioni del bilancio comunale pregresse? Chi oggi scende in piazza prima di puntare il dito dovrebbe fare mea culpa e chiedere scusa ai montalbanesi. Tutto ciò per un semplice e banalissimo motivo; poiché sono proprio gli “urlatori di piazza” ad aver governato più a lungo negli ultimi 25 anni. Ne consegue che neanche loro sono immuni da responsabilità perché nessuno dimentica il loro continuo attingere a mutui e prestiti che hanno ulteriormente indebitato il nostro ente fino al 2042 o come dimenticare gli affidamenti diretti, da loro elargiti, che hanno ricoperto d’oro alcuni loro amici avvocati ed imprese riconducibili a chi tutti sappiamo. Con quale faccia tosta si presentano in piazza a parlare di bilancio coloro che sono in consiglio comunale dal 1980? Che hanno ricoperto ruoli importanti come assessori, sindaci per diversi mandati? La Lega Salvini Premier di Montalbano ritiene che simili atteggiamenti tragicomici, che sfiorano il ridicolo, rappresentino un serio ostacolo per la formazione di una nuova classe dirigente del centro destra montalbanese. La Lega non sarà mai al fianco di quelle persone livorose e piene di odio che alle scorse elezioni comunali hanno remato contro l’unica lista ufficiale del centro destra delegittimando, in ogni angolo del paese, l’allora candidato sindaco ed ogni singolo componente della lista “Montalbano la città che vogliamo”. Sia pur restando fermamente nell’alveo del centro destra crediamo che in questo particolare momento storico sia molto più utile avere un atteggiamento responsabile e costruttivo cercando tutti insieme, senza distinzioni di appartenenza, di risollevare le sorti della nostra città. Siamo pronti anche ad ammainare la nostra bandiera se questo può servire a creare opportunità di sviluppo e di crescita alla nostra città, Salvini docet.