“Le enteriti infettive e le proctocoliti: cause e meccanismi d’azione”. E’ il tema scelto dal dottor Nicola D’Imperio, gastroenterologo materano di chiara fama, per il 64° appuntamento del nostro studio medico virtuale all’interno di SassiLive.
Le diarree di origine infettiva sono una delle maggiori cause di malattie nel mondo e sono la prima o seconda causa di malattia nei paesi sottosviluppati, in particolare tra i neonati e i bambini. Nei paesi in via di sviluppo il tasso di prevalenza della diarrea infettiva è da due a tre volte più alto che nei paesi occidentali. La diarrea infettiva è tra le cause che più frequentemente comportano una perdita di giornate lavorative e scolastiche, negli USA ogni anno 8.2 milioni di pazienti si rivolgono al loro medico curante per episodi di diarrea. Una lunga lista di complicazioni può accompagnare la diarrea infettiva, alcune di queste possono mettere in pericolo la vita del paziente. Sempre negli USA i costi relativi alle cure mediche e a quelli della perdita in giornate lavorative sono superiori ai 23 miliardi di dollari all’anno..Negli ultimi 20 anni le nostre conoscenze tra queste patologie sono cresciute esponenzialmente.
L’acquisizione di una enterite batterica è il risultato di una interazione tra i fattori difensivi dell’ospite che proteggono contro le infezioni e la virulenza dei fattori aggressivi microbici o virali.
Le difese dell’intestino
La prima difesa contro l’ingresso dei batteri è proprio l’acido cloridrico che si ritrova nello stomaco, che, con un Ph inferiore a 4 elimina la maggior parte dei germi che si ingeriscono per via orale, in particolare con cibi contaminati. Alcuni esperimenti hanno dimostrato che il Vibrione del colera a bassa concentrazione microbica non sviluppa la malattia chesi sviluppa invece se si assumono i germi insieme ad un antiacido che fa alzare il pH.
I batteri eventualmente ingeriti e che hanno resistito all’acidità dello stomaco entrano nel piccolo intestino dove la normale attività peristaltica motoria tende ad espellerli, i Clostridi e lo stesso Escherichia Choli producono delle tossine che riducono la motilità intestinale e così diminuisce sensibilmente il cleaning rappresentato dalla peristalsi.
La microflora intestinale normale, specialmente quella del colon, contrasta la colonizzazione dei batteri nemici apportatori di malattia. L’alterazione della microflora batterica, ad esempio, con alcuni antibiotici, favorisce la colonizzazione da parte degli agenti patogeni.
Il muco normalmente prodotto dalla parete interna dell’intestino rappresenta una valida barriera fisica alla penetrazione degli aggressori.
Anche il sistema immunologico locale, cioè a livello dell’intestino e sistemico, con la produzione di anticorpi specifici che si oppongono all’ingresso dei germi, sono un’ottima arma di difesa di cui disponiamo.
Le armi dei batteri
La principale è la capacità del batterio di aderire alla superficie delle cellule, producendo delle sostanze che favoriscono una adesione più o meno stretta tra le cellule dell’ospite ed il batterio. Inoltre molti di questi batteri che hanno le capacità di aderire alla parete intestinale, producono anche delle sostanze tossiche, chiamate enterotossine, che passano nelle cellule e di qui nel sangue, che hanno quindi un’azione molto dannosa sia a livello locale che generale.
Un’altra arma dei batteri è rappresentata dalle enterotossine da essi prodotte che alterano l’assorbimento degli elettroliti e dell’acqua senza arrecare però danni diretti alle cellule. Tra questi batteri ricordiamo il Vibrione del Colera, la Shigella e addirittura alcune varietà di Escherichia Choli (che è un ospite normale del colon dell’uomo e vive in una specie di simbiosi utile sia all’uomo che al batterio).
Altre armi, queste letali per le cellule dell’intestino, sono le citotossine, che causano un grave danno cellulare, infiammazione, secrezione intestinale di acqua, elettroliti, muco e una cascata di processi che determinano la morte cellulare.
L’ultima delle armi più importanti che hanno i batteri per danneggiare l’organismo è l’invasione cellulare; in pratica miliardi di germi si insinuano tra le cellule del piccolo e grande intestino causando una loro alterazione che può concludersi con la morte cellulare. A difendere le cellule interviene l’esercito delle cellule del sistema immunitario sia locale che generale (cioè afferente da altri distretti di difesa immunitaria), i globuli bianchi, le plasmacellule, ecc., il risultato, spesso, è la formazione di ulcerazioni, che rappresentano aree in cui le cellule sono morte, e che, a volte, sanguinano a causa della rottura dei vasi sanguigni che irrorano la parete intestinale. E così la diarrea ematica, cioè con sangue. E’ questo il caso delle infezioni da Shigella, Salmonella, Yersinia.
Le enteriti infettive acute si classificano in base al meccanismo d’azione offensiva del batterio responsabile, abbiamo quindi: a) le tossigeniche, in cui le entetotossine rappresentano il maggiore, se non l’unico meccanismo patologico, con normalità delle cellule dell’intestino b) le citotossiche, in cui la citotossina prodotta dal batterio colpisce direttamente le cellule intestinali con loro grave danno e spesso morte, c) le invasive, in cui i batteri invadono massivamente la parete, D) le aderenti, in cui i batteri aderiscono strettamente alle cellule intestinali sino a provocarne, nei casi più gravi, anche la morte. Nel prossimo capitolo farò cenno ad alcune delle più frequenti infezioni intestinali e del modo per prevenirle, lasciando sempre ai medici ilcompito di fare diagnosi e di istaurare un’idonea terapia.
Biografia di Nicola d’Imperio
Titoli di carriera
Laureato in medicina e chirurgia nel 1972 con 110 e lode
Specializzato in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva nel 1978 con 110 e lode
Assistente presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1974 al 1987
Aiuto presso il Servizio di Gastroenterologia dell’ospedale Bellaria di Bologna dal 1988 al 1998
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Morgagni di Forlì dal 1998 al 2001
Professore presso la scuola di specialità di Gastroenterologia di Bologna dal 1998 al 2006
Primario presso l’UOC di Gastroenterologia dell’ospedale Maggiore di Bologna dal 2001 al 2012
Libero professionista in Gastroenterologia dal 2013 a tutt’oggi presso la Clinica Villalba di Bologna, la Clinica Anthea e la Clinica Santa Maria di Bari e presso il suo studio a Matera.
Titoli scientifici
Direttore della Rivista Italiana di Gastroenterologia organo ufficiale dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Segretario per l’Emilia Romagna dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri
Presidente per l’Emilia Romagna della Società Italiana di Endoscopia Digestiva
Presidente della Associazione Italiana Malattie dell’Apparato Digerente
Pubblicazioni scientifiche:su riviste straniere 78 e su riviste italiane 124 libri di gastroenterologia ed endoscopia digestiva 12
Indirizzo sito: www.nicoladimperio.it