Azioni e percorsi integrati finalizzati all’orientamento professionale, all’inserimento occupazionale e all’inclusione sociale delle categorie in condizione di svantaggio e vulnerabilità, con particolare attenzione alle persone con disabilità, ma anche ai migranti e ai nuovi poveri a causa della pandemia. Questo l’obiettivo del progetto LISA (Lavoro, Inclusione, Sviluppo, Autonomia) promosso da Croce Rossa Italiana, insieme al Ministero del Lavoro, con la collaborazione di Cia-Agricoltori Italiani. A Matera si è tracciato un primo bilancio in un incontro al quale hanno partecipato oltre a rappresentanti e volontari della Croce Rossa il presidente di Cia-Agricoltori Potenza-Matera Giannino Lorusso e Nicola Serio
“Stiamo con LISA, come recita lo slogan del progetto -spiega il presidente Lorusso – perché vogliamo dare un’opportunità di riscatto economico e sociale alle persone in condizione di fragilità, anche attraverso il settore primario rappresentato dalle nostre imprese agricole”.
Oltre un anno di pandemia, infatti, ha portato a uno scenario critico non solo dal punto di vista sanitario, ma anche economico e sociale, amplificando le vulnerabilità e le disuguaglianze e riducendo l’accessibilità ai servizi e alle opportunità. Il progetto LISA rappresenta proprio il passo in più che Croce Rossa Italiana vuole fare, insieme a tanti partner come Cia, nel percorso di assistenza a queste categorie. Con il duplice obiettivo di facilitare e migliorare l’inclusione socio-lavorativa delle persone più fragili e aumentare la consapevolezza delle comunità sull’importanza di coniugare produttività e inclusione.
Più in dettaglio, 21 Comitati territoriali, uno per Regione, diventano Presidi delle attività di accesso al lavoro e realizzeranno sul loro territorio gli interventi strutturati di inclusione lavorativa, garantendo un percorso di inserimento integrato, accompagnando la persona in condizione di svantaggio e vulnerabilità dal riconoscimento del bisogno, alla formazione, all’ingresso nel mercato del lavoro fino al sostegno nel mantenimento dell’occupazione, attraverso attività, sia individuali che di gruppo, grazie al lavoro dei volontari CRI formati sulle tematiche relative all’integrazione socio-lavorativa delle persone fragili. Gli interventi strutturati di inclusione lavorativa condotti nei Presidi, saranno accompagnati da attività di promozione dell’autonomia per le persone con disabilità, dallo sviluppo di reti nazionali e locali di collaborazione a supporto delle attività di inclusione lavorativa e sociale, da eventi di matching con il mondo del lavoro e infine, da una campagna di sensibilizzazione nazionale comprendente attività di promozione territoriale.